Il Consiglio comunale ratifica il testo per la promozione del patrimonio culturale
(Cittadino e Provincia ) - Castiglione del Lago, 31 dicembre ‘20 – È stata ufficialmente sottoscritta dal Consiglio Comunale di Castiglione del Lago, in data 29 dicembre 2020, la Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società. Castiglione del Lago è così il primo Comune in Italia ad aver ratificato con un atto ufficiale l’adesione alla convenzione.
«Diamo vita a un percorso che, ispirandosi ai principi della Convenzione di Faro, punta a un processo partecipativo di valorizzazione dell’eredità culturale – ha dichiarato la Vicesindaco Andrea Sacco – che deve fondarsi sulla sinergia fra istituzioni pubbliche, cittadini privati e associazioni. Per questo, il Comune di Castiglione del Lago intende ispirare la propria azione amministrativa ai principi esposti nella Convenzione: in particolare, la Convenzione promuove il diritto dell'individuo a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità ed è dovere di chi amministra creare le condizioni di accessibilità al patrimonio culturale». «La vera svolta nella Convenzione di Faro – ha proseguito Sacco – è data dal punto di vista con cui si guarda al patrimonio culturale: si passa infatti dal “cosa dobbiamo salvaguardare?” al “a beneficio di chi dobbiamo salvaguardare i beni culturali?”. Cultura e bene culturale non sono più visti solo nell’ottica della loro conservazione e della fruibilità, ma in quanto patrimonio da tutelare e tramandare: diventa quindi fondamentale il concetto di comunità patrimoniale».
«Un caso di buona prassi, esempio da seguire in Italia e forse in Europa»: così è stato definito l’atto da parte della direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Luisella Pavan-Woolfe. «Un caso che sottolinea – ha affermato la direttrice - l’impegno anche dell’istituzione comunale a sposare e mettere in opera i principi della Convenzione di Faro. Del resto, una delle peculiarità di questo testo è che cerca di promuovere la tutela del patrimonio e la sua messa a valore anche attraverso la cooperazione tra società civile e istituzioni. La società civile da sola non può farcela e ha bisogno dell’apporto delle istituzioni territoriali. Quello che sta facendo il Trasimeno, anche se da poco tempo ma con grande impegno, sta già diventando per altri un esempio da seguire».
Il percorso sancito dalla ratifica da parte dell’Amministrazione Comunale è stato concretamente già avviato dalla recente nascita dell’associazione Faro Trasimeno, creata da un gruppo di cittadini dei comuni di Castiglione del Lago, Paciano e Piegaro con l’intento di attivare una serie di azioni per promuovere quanto contenuto nella Convenzione di Faro e favorirne l’attuazione. Il progetto intende diffondere una più ampia comprensione del patrimonio come bene comune, ponendo al centro le persone e le comunità del territorio del Trasimeno e Valnestore, coinvolgendole e incoraggiando l’innovazione sociale per aumentare la partecipazione civica e migliorare l’accesso all’eredità culturale in cui si identificano. Promuovere la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturale in tutti suoi aspetti e, in particolare, secondo la definizione che ne viene data nella Convenzione di Faro, sostenere l’idea che «la conoscenza e l’uso del patrimonio rientrino nel diritto di partecipazione dei cittadini così come definito dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo».
CASTIGLIONE20029.ET
(Cittadino e Provincia ) - Castiglione del Lago, 31 dicembre ‘20 – È stata ufficialmente sottoscritta dal Consiglio Comunale di Castiglione del Lago, in data 29 dicembre 2020, la Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società. Castiglione del Lago è così il primo Comune in Italia ad aver ratificato con un atto ufficiale l’adesione alla convenzione.
«Diamo vita a un percorso che, ispirandosi ai principi della Convenzione di Faro, punta a un processo partecipativo di valorizzazione dell’eredità culturale – ha dichiarato la Vicesindaco Andrea Sacco – che deve fondarsi sulla sinergia fra istituzioni pubbliche, cittadini privati e associazioni. Per questo, il Comune di Castiglione del Lago intende ispirare la propria azione amministrativa ai principi esposti nella Convenzione: in particolare, la Convenzione promuove il diritto dell'individuo a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità ed è dovere di chi amministra creare le condizioni di accessibilità al patrimonio culturale». «La vera svolta nella Convenzione di Faro – ha proseguito Sacco – è data dal punto di vista con cui si guarda al patrimonio culturale: si passa infatti dal “cosa dobbiamo salvaguardare?” al “a beneficio di chi dobbiamo salvaguardare i beni culturali?”. Cultura e bene culturale non sono più visti solo nell’ottica della loro conservazione e della fruibilità, ma in quanto patrimonio da tutelare e tramandare: diventa quindi fondamentale il concetto di comunità patrimoniale».
«Un caso di buona prassi, esempio da seguire in Italia e forse in Europa»: così è stato definito l’atto da parte della direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Luisella Pavan-Woolfe. «Un caso che sottolinea – ha affermato la direttrice - l’impegno anche dell’istituzione comunale a sposare e mettere in opera i principi della Convenzione di Faro. Del resto, una delle peculiarità di questo testo è che cerca di promuovere la tutela del patrimonio e la sua messa a valore anche attraverso la cooperazione tra società civile e istituzioni. La società civile da sola non può farcela e ha bisogno dell’apporto delle istituzioni territoriali. Quello che sta facendo il Trasimeno, anche se da poco tempo ma con grande impegno, sta già diventando per altri un esempio da seguire».
Il percorso sancito dalla ratifica da parte dell’Amministrazione Comunale è stato concretamente già avviato dalla recente nascita dell’associazione Faro Trasimeno, creata da un gruppo di cittadini dei comuni di Castiglione del Lago, Paciano e Piegaro con l’intento di attivare una serie di azioni per promuovere quanto contenuto nella Convenzione di Faro e favorirne l’attuazione. Il progetto intende diffondere una più ampia comprensione del patrimonio come bene comune, ponendo al centro le persone e le comunità del territorio del Trasimeno e Valnestore, coinvolgendole e incoraggiando l’innovazione sociale per aumentare la partecipazione civica e migliorare l’accesso all’eredità culturale in cui si identificano. Promuovere la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturale in tutti suoi aspetti e, in particolare, secondo la definizione che ne viene data nella Convenzione di Faro, sostenere l’idea che «la conoscenza e l’uso del patrimonio rientrino nel diritto di partecipazione dei cittadini così come definito dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo».
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