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Guasticchi "Inaccettabili gli attacchi alla nostra unità. I secessionisti non possono far tacere la stragrande maggioranza che ha nel cuore un vero orgoglio nazionale"
(Cittadino e Provincia – Perugia 18 marzo 2011) – In un’atmosfera risorgimentale (diversi ragazzi erano in costume d’epoca) si è svolta la solenne e straordinaria seduta dell’assise provinciale che ha celebrato il 150esimo anniversario della prima convocazione del Consiglio provinciale dell’Umbria. Ha aperto i lavori il presidente del Consiglio Luciano Bacchetta: “Queste settimane di celebrazioni hanno segnato un vero punto di svolta. Io ero scettico riguardo alla partecipazione popolare, invece ho avuto il piacere di vedere centinaio di persone, di opinioni politiche diverse, che hanno festeggiato la nascita del nostro Stato. Questo spazza via un’opinione molto diffusa, quella che vuole la gente lontana dalla vita politico-sociale del nostro Paese”. Il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha poi, nel suo discorso, detto di essere “molto emozionato, come rappresentante delle istituzioni, di poter vivere i 150 anni della storia d’Italia. C’è un grande sentimento nazionale che in questi giorni sta venendo fuori: far credere che esiste la Padania, il Regno delle Due Sicilie o un nuovo Stato Pontificio è oggi un’eresia. Ancora: c’è qualcuno che vuole parlare in maniera negativa di un grande eroe come Garibaldi. Finalmente però abbiamo l’occasione di esprimere il nostro sentire per coloro che credettero a un sogno: quello di un progetto unitario. Voi ragazzi presenti siete nell’età degli ideali. Pensate a quello che i giovani della vostra età potevano sentire prima dell’Unità D’Italia: quei vostri coetanei crebbero nel sogno di poter vivere in uno stato libero. Voglio ricordare i tanti martiri che hanno dato la vita per raggiungere questo sogno. Inaccettabili quindi gli attacchi alla nostra unità, i secessionisti non possono ora far tacere coloro che, la stragrande maggioranza, hanno nel cuore un vero orgoglio nazionale”. Il presidente Guasticchi ha poi presentato il libro curato dall’Ente nell’ambito delle celebrazioni: “Eredi dell’Unità, i discorsi ufficiali dei presidenti della Provincia nel 1911 e nel 1961”. Domenico Petruzzo dell’Ufficio scolastico regionale ha poi spiegato il perché della presenza in aula di tanti ragazzi delle scuole medie superiori: “Oggi si sta svolgendo un evento di grande originalità. 150 anni fa lo stato unitario doveva combattere, dal punto di vista scolastico, la piaga dell’analfabetismo. E’ nata quindi una grande collaborazione tra mondo della scuola ed enti locali. Anche oggi, e la presenza dei giovani in aula lo testimonia, ci sono tante sfide da vincere, come quella del rapporto con il mondo del lavoro, ed è ancora importantissimo il rapporto con le istituzioni”. C’è stato poi un momento molto sentito, nel quale dieci ragazzi degli istituti del territorio hanno letto brani di uomini politici risorgimentali divenuti amministratori della Provincia di Perugia. Intanto sugli scranni erano seduti 50 ragazzi, lo stesso numero dei consiglieri eletti nel 1861. E’stato così idealmente ricomposta la prima assemblea provinciale. Erano presenti giovani del Capitini di Perugia, del Da Vinci di Umbertide, del Ciuffelli di Todi, del Franchetti di Città di Castello, del G.Bruno di Perugia, del Da Vinci di Foligno, del Mazzatinti di Gubbio, dell’Alessi e del Pieralli di Perugia. Sono poi intervenuti i consiglieri provinciali. Franco Asciutti ha invitato i ragazzi a recuperare i grandi valori, Franco Granocchia ha ringraziato i giovani che con il cuore e la passione hanno partecipato in tanti e ha ricordato il presidente della Repubblica Napolitano perché ha voluto questa festa dell’Italia. Giampiero Rasimelli ha messo l’accento sulle scelta degli italiani, che in un momento difficile come questo hanno voluto riappropriarsi della propria storia. Anche Maurizio Ronconi ha voluto ricordare il difficile momento internazionale attuale e ha aggiunto che, se non saremo uniti, difficilmente vinceremo queste sfide. Luca Baldelli ha detto che è il momento di dire un deciso no ai secessionismi “chi non si riconosce nello Stato nazionale non può rappresentare nessuno” ha concluso. Il consigliere Piero Sorcini ha manifestato la sua gioia per essere presente “A spegnere le candeline della torta dell’Italia” e ha ricordato “un altro dei nostri grandi valori: la famiglia”. Giampiero Fugnanesi ha infine ricordato che l’Unità di Italia è nata grazie ad un impegno giovanile. “Noi consiglieri dobbiamo venire dietro a voi”, ha aggiunto. Il conclusione della mattinata, l’assessore Donatella Porzi ha spiegato che questi festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia e della nascita della Provincia sono riusciti grazie all’apporto del comitato scientifico dell’Ente e alla collaborazione con le istituzioni scolastiche. “Queste letture che si sono svolte questa mattina – ha spiegato l’assessore – sono infatti state precedute da un’attenta preparazione da parte degli insegnanti”. “A voi ragazzi – ha conclusola la Porzi - ora consegniamo il testimone, voi sicuramente festeggerete i 200 anni dell’Unità d’Italia”.
Oi.11195MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 18 marzo 2011) – In un’atmosfera risorgimentale (diversi ragazzi erano in costume d’epoca) si è svolta la solenne e straordinaria seduta dell’assise provinciale che ha celebrato il 150esimo anniversario della prima convocazione del Consiglio provinciale dell’Umbria. Ha aperto i lavori il presidente del Consiglio Luciano Bacchetta: “Queste settimane di celebrazioni hanno segnato un vero punto di svolta. Io ero scettico riguardo alla partecipazione popolare, invece ho avuto il piacere di vedere centinaio di persone, di opinioni politiche diverse, che hanno festeggiato la nascita del nostro Stato. Questo spazza via un’opinione molto diffusa, quella che vuole la gente lontana dalla vita politico-sociale del nostro Paese”. Il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha poi, nel suo discorso, detto di essere “molto emozionato, come rappresentante delle istituzioni, di poter vivere i 150 anni della storia d’Italia. C’è un grande sentimento nazionale che in questi giorni sta venendo fuori: far credere che esiste la Padania, il Regno delle Due Sicilie o un nuovo Stato Pontificio è oggi un’eresia. Ancora: c’è qualcuno che vuole parlare in maniera negativa di un grande eroe come Garibaldi. Finalmente però abbiamo l’occasione di esprimere il nostro sentire per coloro che credettero a un sogno: quello di un progetto unitario. Voi ragazzi presenti siete nell’età degli ideali. Pensate a quello che i giovani della vostra età potevano sentire prima dell’Unità D’Italia: quei vostri coetanei crebbero nel sogno di poter vivere in uno stato libero. Voglio ricordare i tanti martiri che hanno dato la vita per raggiungere questo sogno. Inaccettabili quindi gli attacchi alla nostra unità, i secessionisti non possono ora far tacere coloro che, la stragrande maggioranza, hanno nel cuore un vero orgoglio nazionale”. Il presidente Guasticchi ha poi presentato il libro curato dall’Ente nell’ambito delle celebrazioni: “Eredi dell’Unità, i discorsi ufficiali dei presidenti della Provincia nel 1911 e nel 1961”. Domenico Petruzzo dell’Ufficio scolastico regionale ha poi spiegato il perché della presenza in aula di tanti ragazzi delle scuole medie superiori: “Oggi si sta svolgendo un evento di grande originalità. 150 anni fa lo stato unitario doveva combattere, dal punto di vista scolastico, la piaga dell’analfabetismo. E’ nata quindi una grande collaborazione tra mondo della scuola ed enti locali. Anche oggi, e la presenza dei giovani in aula lo testimonia, ci sono tante sfide da vincere, come quella del rapporto con il mondo del lavoro, ed è ancora importantissimo il rapporto con le istituzioni”. C’è stato poi un momento molto sentito, nel quale dieci ragazzi degli istituti del territorio hanno letto brani di uomini politici risorgimentali divenuti amministratori della Provincia di Perugia. Intanto sugli scranni erano seduti 50 ragazzi, lo stesso numero dei consiglieri eletti nel 1861. E’stato così idealmente ricomposta la prima assemblea provinciale. Erano presenti giovani del Capitini di Perugia, del Da Vinci di Umbertide, del Ciuffelli di Todi, del Franchetti di Città di Castello, del G.Bruno di Perugia, del Da Vinci di Foligno, del Mazzatinti di Gubbio, dell’Alessi e del Pieralli di Perugia. Sono poi intervenuti i consiglieri provinciali. Franco Asciutti ha invitato i ragazzi a recuperare i grandi valori, Franco Granocchia ha ringraziato i giovani che con il cuore e la passione hanno partecipato in tanti e ha ricordato il presidente della Repubblica Napolitano perché ha voluto questa festa dell’Italia. Giampiero Rasimelli ha messo l’accento sulle scelta degli italiani, che in un momento difficile come questo hanno voluto riappropriarsi della propria storia. Anche Maurizio Ronconi ha voluto ricordare il difficile momento internazionale attuale e ha aggiunto che, se non saremo uniti, difficilmente vinceremo queste sfide. Luca Baldelli ha detto che è il momento di dire un deciso no ai secessionismi “chi non si riconosce nello Stato nazionale non può rappresentare nessuno” ha concluso. Il consigliere Piero Sorcini ha manifestato la sua gioia per essere presente “A spegnere le candeline della torta dell’Italia” e ha ricordato “un altro dei nostri grandi valori: la famiglia”. Giampiero Fugnanesi ha infine ricordato che l’Unità di Italia è nata grazie ad un impegno giovanile. “Noi consiglieri dobbiamo venire dietro a voi”, ha aggiunto. Il conclusione della mattinata, l’assessore Donatella Porzi ha spiegato che questi festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia e della nascita della Provincia sono riusciti grazie all’apporto del comitato scientifico dell’Ente e alla collaborazione con le istituzioni scolastiche. “Queste letture che si sono svolte questa mattina – ha spiegato l’assessore – sono infatti state precedute da un’attenta preparazione da parte degli insegnanti”. “A voi ragazzi – ha conclusola la Porzi - ora consegniamo il testimone, voi sicuramente festeggerete i 200 anni dell’Unità d’Italia”.
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