Guasticchi: "La Provincia considera la cultura un settore fondamentale per la crescita di una società che va sostenuto"
(Cittadino e Provincia – Perugia 15 maggio 2013) – Durante lo scorso Consiglio provinciale è stata approvata la convenzione per la costituzione di una centrale unica di committenza per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture ai sensi dell’articolo 33 del decreto 163 del 2006. In pratica, come ha spiegato l’assessore competente Domenico De Marinis, con questa convenzione la Provincia fornirà il suo know how, le sue competenze e capacità ai Comuni che lo richiederanno e che ne avranno la necessità, considerando anche che secondo disposizioni di legge a breve i piccoli centri non potranno più indire bandi e gare. “Con questo vogliamo continuare ad affermare che la Provincia è come sempre vicino ai problemi del territorio, secondo la sua vocazione di ente ad area vasta”, ha concluso De Marinis. Il consigliere Maurizio Ronconi, capogruppo dell’Udc, ha espresso il suo parere sfavorevole alla proposta: “Ho i miei dubbi che la cosa si possa fare, siamo agli ultimi mesi di vita della Provincia e si tratta quindi di un maldestro tentativo di crearsi dei compiti che poi però non si potranno assolvere”. Di parere diverso Il capogruppo del Prc Luca Baldelli, che ha spiegato: “Ben venga la spalla della Provincia che possa aiutare i Comuni, comunque vada la parte politica dell’Ente, il presidio rimarrà al servizio dei cittadini”. Anche per Franco Asciutti della lista omonima i servizi, comunque sia, non salteranno, la convenzione sarà utile per i piccoli Comuni che si dovranno consorziare ma che non hanno le strutture adatte. Il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli ha aggiunto: “Non possiamo stare qui ad aspettare che ‘venga Godot’ , l’importante è non compiere atti contrari alla semplificazione, e questo non è un atto del genere, anzi, è molto utile ai cittadini”. Per il capogruppo del Pdci Giampiero Fugnanesi la Provincia deve ascoltare le necessità dei Comuni, mentre il capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli ha ricordato le disposizioni ministeriali che prevedono funzioni associate tra i piccoli Comuni. Infine Giampiero Panfili del Pdl ha aggiunto: “Non bisogna dare la stura a chi vuole che la provincia passi la mano, dobbiamo invece affermare che l’Ente esiste ancora”.
Oi13203.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 15 maggio 2013) – Durante lo scorso Consiglio provinciale è stata approvata la convenzione per la costituzione di una centrale unica di committenza per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture ai sensi dell’articolo 33 del decreto 163 del 2006. In pratica, come ha spiegato l’assessore competente Domenico De Marinis, con questa convenzione la Provincia fornirà il suo know how, le sue competenze e capacità ai Comuni che lo richiederanno e che ne avranno la necessità, considerando anche che secondo disposizioni di legge a breve i piccoli centri non potranno più indire bandi e gare. “Con questo vogliamo continuare ad affermare che la Provincia è come sempre vicino ai problemi del territorio, secondo la sua vocazione di ente ad area vasta”, ha concluso De Marinis. Il consigliere Maurizio Ronconi, capogruppo dell’Udc, ha espresso il suo parere sfavorevole alla proposta: “Ho i miei dubbi che la cosa si possa fare, siamo agli ultimi mesi di vita della Provincia e si tratta quindi di un maldestro tentativo di crearsi dei compiti che poi però non si potranno assolvere”. Di parere diverso Il capogruppo del Prc Luca Baldelli, che ha spiegato: “Ben venga la spalla della Provincia che possa aiutare i Comuni, comunque vada la parte politica dell’Ente, il presidio rimarrà al servizio dei cittadini”. Anche per Franco Asciutti della lista omonima i servizi, comunque sia, non salteranno, la convenzione sarà utile per i piccoli Comuni che si dovranno consorziare ma che non hanno le strutture adatte. Il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli ha aggiunto: “Non possiamo stare qui ad aspettare che ‘venga Godot’ , l’importante è non compiere atti contrari alla semplificazione, e questo non è un atto del genere, anzi, è molto utile ai cittadini”. Per il capogruppo del Pdci Giampiero Fugnanesi la Provincia deve ascoltare le necessità dei Comuni, mentre il capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli ha ricordato le disposizioni ministeriali che prevedono funzioni associate tra i piccoli Comuni. Infine Giampiero Panfili del Pdl ha aggiunto: “Non bisogna dare la stura a chi vuole che la provincia passi la mano, dobbiamo invece affermare che l’Ente esiste ancora”.
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