Presidente Proietti: “Dobbiamo avere il coraggio di chiamarci fratelli”
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 dicembre ‘23 - “Non si può non far niente! E’ un infanticidio in grande. Per non essere complici. Per fermare la carneficina”.
Questi gli scopi per cui il “popolo della pace” si rimetterà in marcia domenica 10 dicembre ad Assisi.
E’ stata presentata questa mattina, nella Sala Falcone Borsellino della Provincia di Perugia, la prossima Marcia della Pace di Assisi, voluta nella Giornata in cui si celebra il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948-2023).
“Sarà un grande incontro delle donne, degli uomini e delle istituzioni – hanno spiegato i promotori in conferenza stampa - che non vogliono essere complici, che vogliono rompere il silenzio e, soprattutto, l’inazione che avvolge la carneficina in corso da due mesi sotto i nostri occhi terrificati. Sarà una nuova Marcia della pace e della fraternità per chiedere alla politica , tutta, di fare quello che ancora non ha fatto: fermare le stragi, soccorrere subito i feriti, proteggere i civili, far arrivare tutti gli aiuti umanitari, ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi e i prigionieri”.
All’incontro con i giornalisti ha preso parte anche Stefania Proietti, nella doppia veste di sindaco di Assisi e di presidente della Provincia di Perugia.
“Si tratta della terza Marcia in poco tempo – ha fatto notare Proietti -: questo mette alla prova il popolo della pace. E’ la speranza ciò a cui adesso dobbiamo aggrapparci. Per parlare di pace ci vuole sempre più coraggio; coraggio della pace e coraggio della fraternità, per usare le parole di Papa Francesco. La città di Assisi – ha aggiunto - aderisce convintamente, insieme alla Provincia di Perugia, a questa Marcia. Faremo tutto ciò che ci è possibile per consentire al popolo della pace di trovarsi a casa sua perché Assisi è la ‘casa del popolo della pace’. Il dramma in corso non risparmia nessuno: dobbiamo avere il coraggio di dire che siamo fratelli. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui domenica ricorre l’anniversario, deve essere conservata come faro di ogni nostra azione, nel piccolo e nel grande”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia di Assisi, Andrea De Domenico, Direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari nei Territori Palestinesi Occupati (OCHA), Giuseppe Giulietti, Fondatore di Articolo 21, Sergio Bassoli, Coalizione AssisiPaceGiusta, e Fabiana Cruciani, dirigente scolastica dell’Istituto Volta.
Pace23002.Et
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 dicembre ‘23 - “Non si può non far niente! E’ un infanticidio in grande. Per non essere complici. Per fermare la carneficina”.
Questi gli scopi per cui il “popolo della pace” si rimetterà in marcia domenica 10 dicembre ad Assisi.
E’ stata presentata questa mattina, nella Sala Falcone Borsellino della Provincia di Perugia, la prossima Marcia della Pace di Assisi, voluta nella Giornata in cui si celebra il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948-2023).
“Sarà un grande incontro delle donne, degli uomini e delle istituzioni – hanno spiegato i promotori in conferenza stampa - che non vogliono essere complici, che vogliono rompere il silenzio e, soprattutto, l’inazione che avvolge la carneficina in corso da due mesi sotto i nostri occhi terrificati. Sarà una nuova Marcia della pace e della fraternità per chiedere alla politica , tutta, di fare quello che ancora non ha fatto: fermare le stragi, soccorrere subito i feriti, proteggere i civili, far arrivare tutti gli aiuti umanitari, ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi e i prigionieri”.
All’incontro con i giornalisti ha preso parte anche Stefania Proietti, nella doppia veste di sindaco di Assisi e di presidente della Provincia di Perugia.
“Si tratta della terza Marcia in poco tempo – ha fatto notare Proietti -: questo mette alla prova il popolo della pace. E’ la speranza ciò a cui adesso dobbiamo aggrapparci. Per parlare di pace ci vuole sempre più coraggio; coraggio della pace e coraggio della fraternità, per usare le parole di Papa Francesco. La città di Assisi – ha aggiunto - aderisce convintamente, insieme alla Provincia di Perugia, a questa Marcia. Faremo tutto ciò che ci è possibile per consentire al popolo della pace di trovarsi a casa sua perché Assisi è la ‘casa del popolo della pace’. Il dramma in corso non risparmia nessuno: dobbiamo avere il coraggio di dire che siamo fratelli. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui domenica ricorre l’anniversario, deve essere conservata come faro di ogni nostra azione, nel piccolo e nel grande”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia di Assisi, Andrea De Domenico, Direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari nei Territori Palestinesi Occupati (OCHA), Giuseppe Giulietti, Fondatore di Articolo 21, Sergio Bassoli, Coalizione AssisiPaceGiusta, e Fabiana Cruciani, dirigente scolastica dell’Istituto Volta.
Pace23002.Et