Granocchia "Le postazioni sopraelevate garantiscono migliore sicurezza e visibilitÃÂ "
(Cittadino e Provincia – Perugia, 20 ottobre ’11) - Sono state presentate presso un sito in località “Poggiomanente” di Umbertide le altane per la caccia al cinghiale, alla presenza del consigliere provinciale con delega alla caccia Franco Granocchia e del presidente dell’Ambito territoriale di caccia “Perugia 1” Quartilio Ciofini. Il tipo di altane montate dalla Provincia sono a scaletta, fissa e aperta. Le altane sono strutture che permettono di esercitare la caccia in modo sicuro e permettendo buone condizioni per il tiro. Proprio sul fronte della sicurezza il consigliere Granocchia ha ricordato gli sforzi della Provincia: “All’inizio della stagione venatoria abbiamo promosso corsi di formazione mirati alla caccia sicura, tra l’altro molto frequentati ed efficaci sul piano della qualità delle nozioni impartite. Il progetto pilota delle altane realizzate a Poggiomanente rientra in questo programma. Un calibro con munizione canna magnum diventa mortale anche a un chilometro di distanza, con le carabine il pericolo è ancora maggiore perché hanno tre chilometri di gittata. Viste le caratteristiche morfologiche dei nostri territori, nella stragrande maggioranza collinari, con ampi spazi aperti, l’uso dell’altana garantisce una grande sicurezza, perché il colpo punta verso terra e non rimbalza. Quindi è un sistema che aumenta di gran lunga la sicurezza”. La caccia al cinghiale è sempre più diffusa nei nostri territori. In provincia di Perugia ci sono oltre 7.500 cacciatori dediti a questo tipo di attività venatoria. Nell’Atc Perugia 1 abbiamo ben 12 distretti e 355 settori, con 93 squadre attive per 4.621 cacciatori. A queste cifre vanno aggiunte quelle dell’Atc Perugia 2, ovvero altre 66 squadre per 3.204 cacciatori. Numeri che fanno capire l’importanza di iniziative utili sul fronte della sicurezza. “Noi consideriamo – ha spiegato Granocchia - che durante la battuta i cacciatori appostati non possono abbandonare la loro postazione per nessun motivo, per evitare il pericolo di ritrovarsi nel campo di tiro del cacciatore vicino o di venir colpiti da un colpo di rimbalzo. In forza di ciò, le postazioni soprelevate (altane) garantiscono migliore sicurezza e possibilità di sparare colpi esplosi in direzione del terreno, con migliore visibilità. Grazie all’altana si possono distinguere le forme di tutto ciò che si muove intorno e diminuisce fortemente il rischio di spiacevoli incidenti. Anche perché l’altana impone al cacciatore di restare fermo e sappiamo che spesso è il movimento improvvido un membro della squadra di caccia a provocare l’incidente”. Quello di Poggiomamente è un esperimento che potrebbe essere esportato in tutto il resto del territorio provinciale: “Noi contiamo sull’esperienza dei cacciatori per avere quante più informazioni utili a capire se questo modello può essere allargato ad altri territori con le stesse caratteristiche”. La Provincia investe molto sulla sicurezza, affinché questo sport possa essere praticato evitando al massimo i rischi”. Il presidente dell’Atc Perugia 1, Quartilio Ciofini ha garantito la massima collaborazione dei cacciatori: “Per un cacciatore non c’è nulla di peggio che una battuta che finisce in tragedia. Per questo abbiamo accolto con grande spirito collaborativo l’iniziativa della Provincia”.
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(Cittadino e Provincia – Perugia, 20 ottobre ’11) - Sono state presentate presso un sito in località “Poggiomanente” di Umbertide le altane per la caccia al cinghiale, alla presenza del consigliere provinciale con delega alla caccia Franco Granocchia e del presidente dell’Ambito territoriale di caccia “Perugia 1” Quartilio Ciofini. Il tipo di altane montate dalla Provincia sono a scaletta, fissa e aperta. Le altane sono strutture che permettono di esercitare la caccia in modo sicuro e permettendo buone condizioni per il tiro. Proprio sul fronte della sicurezza il consigliere Granocchia ha ricordato gli sforzi della Provincia: “All’inizio della stagione venatoria abbiamo promosso corsi di formazione mirati alla caccia sicura, tra l’altro molto frequentati ed efficaci sul piano della qualità delle nozioni impartite. Il progetto pilota delle altane realizzate a Poggiomanente rientra in questo programma. Un calibro con munizione canna magnum diventa mortale anche a un chilometro di distanza, con le carabine il pericolo è ancora maggiore perché hanno tre chilometri di gittata. Viste le caratteristiche morfologiche dei nostri territori, nella stragrande maggioranza collinari, con ampi spazi aperti, l’uso dell’altana garantisce una grande sicurezza, perché il colpo punta verso terra e non rimbalza. Quindi è un sistema che aumenta di gran lunga la sicurezza”. La caccia al cinghiale è sempre più diffusa nei nostri territori. In provincia di Perugia ci sono oltre 7.500 cacciatori dediti a questo tipo di attività venatoria. Nell’Atc Perugia 1 abbiamo ben 12 distretti e 355 settori, con 93 squadre attive per 4.621 cacciatori. A queste cifre vanno aggiunte quelle dell’Atc Perugia 2, ovvero altre 66 squadre per 3.204 cacciatori. Numeri che fanno capire l’importanza di iniziative utili sul fronte della sicurezza. “Noi consideriamo – ha spiegato Granocchia - che durante la battuta i cacciatori appostati non possono abbandonare la loro postazione per nessun motivo, per evitare il pericolo di ritrovarsi nel campo di tiro del cacciatore vicino o di venir colpiti da un colpo di rimbalzo. In forza di ciò, le postazioni soprelevate (altane) garantiscono migliore sicurezza e possibilità di sparare colpi esplosi in direzione del terreno, con migliore visibilità. Grazie all’altana si possono distinguere le forme di tutto ciò che si muove intorno e diminuisce fortemente il rischio di spiacevoli incidenti. Anche perché l’altana impone al cacciatore di restare fermo e sappiamo che spesso è il movimento improvvido un membro della squadra di caccia a provocare l’incidente”. Quello di Poggiomamente è un esperimento che potrebbe essere esportato in tutto il resto del territorio provinciale: “Noi contiamo sull’esperienza dei cacciatori per avere quante più informazioni utili a capire se questo modello può essere allargato ad altri territori con le stesse caratteristiche”. La Provincia investe molto sulla sicurezza, affinché questo sport possa essere praticato evitando al massimo i rischi”. Il presidente dell’Atc Perugia 1, Quartilio Ciofini ha garantito la massima collaborazione dei cacciatori: “Per un cacciatore non c’è nulla di peggio che una battuta che finisce in tragedia. Per questo abbiamo accolto con grande spirito collaborativo l’iniziativa della Provincia”.
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