(Cittadino e Provincia – Perugia, 6 aprile ’12) - Presso l’antico borgo di Citerna (Perugia) la mostra di Renzo Scopa, ‘Nel segno del sacro’, accolta da positivi risultati di critica e di pubblico, continua durante tutto il week end di Pasqua, fino a lunedì dell’Angelo 9 aprile prossimo. Questa esposizione intensa e raffinata, mostra oltre quaranta opere, tra incisioni, dipinti e tecniche miste, realizzate da Scopa tra il 1957 e il 1997, anno della scomparsa. Personale, solitaria e profondamente intimista è stata la ricerca espressiva di Renzo Scopa, nato ad Urbino nel 1933. Un percorso artistico che coincide con quello esistenziale, nel quale l’autore ha riversato la sua urgenza creativa, traducendo in varie opere, le sensazioni, i dubbi, i tormenti e tutti quei moti del suo animo inquieto, riflessivo e poetico. La mostra, curata da Francesco Santaniello, dedicata a Renzo Scopa consente di ammirare le opere di un artista colto, che ha lasciato una vasta produzione di grande qualità nel composito panorama dell’arte contemporanea italiana. “Considerando la produzione di Renzo Scopa – osserva Francesco Santaniello curatore della mostra - mi viene spontaneo fare un riferimento alla teologica filosofia di Agostino d’Ippona, che ha scritto: “Nessuno può attraversare il mare del secolo se non è portato dalla croce di Cristo.” Ebbene, questa frase, che è stata scritta all’incirca diciassette secoli fa ma che rimane sempre di stringente attualità, richiama quello che è stato il tema cardine del percorso creativo di Scopa: la crocifissione. Un motivo iconografico, assunto come estrema metafora delle sofferenze umane e di quel male di vivere che virulento attraversa tutto il Novecento”. La sua vasta produzione documenta una continua e incessante ricerca. Percorsa attraverso sperimentazioni tecniche e formali delle pratiche artistiche. Ma Scopa oltre che artista è stato un uomo che ha saputo guardare il mondo e molti aspetti della vita attraverso il filtro della sua peculiare sensibilità e di un’intima religiosità, spingendosi non di rado oltre la mera apparenza delle cose. Le opere esposte ci mostrano quanto in tutta la sua produzione Scopa si è affidato all’icastica carica espressiva del segno, alternando l’asprezza del tratto di alcune acqueforti, all’armonia di andamenti più curvilinei quando si è trovato a descrivere elegiaci soggetti. Un segno che si fa a volte disgregante, riducendo le figurazioni all’essenza strutturale dell’immagine. Un segno altre volte, reiterato e sfilacciato, aspro e tagliente. Un segno in fine, atomizzato, negato e poi ritrovato, nelle deflagranti esplosioni cromatiche del dripping, di quelle sgocciolature di colore che in parte si ricompongono per far emergere dall’indistinto caos delle superfici (e del mondo) immagini evocative e dense di significato come i temi sacri della passione di Cristo. La mostra è promossa dal Comune di Citerna in collaborazione con la Diocesi di Città di Castello ed ha il patrocinio della Provincia di Perugia.
Info: la mostra sarà a disposizione del pubblico fino a lunedì (dell’Angelo) 9 aprile 2012 a Citerna (Perugia), Palazzo Comunale, Ammassi – Orario: da martedì a venerdì: 17.00 alle 19.00; sabato e domenica (e lunedì dell’Angelo 9 aprile): 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00
CL12035.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 6 aprile ’12) - Presso l’antico borgo di Citerna (Perugia) la mostra di Renzo Scopa, ‘Nel segno del sacro’, accolta da positivi risultati di critica e di pubblico, continua durante tutto il week end di Pasqua, fino a lunedì dell’Angelo 9 aprile prossimo. Questa esposizione intensa e raffinata, mostra oltre quaranta opere, tra incisioni, dipinti e tecniche miste, realizzate da Scopa tra il 1957 e il 1997, anno della scomparsa. Personale, solitaria e profondamente intimista è stata la ricerca espressiva di Renzo Scopa, nato ad Urbino nel 1933. Un percorso artistico che coincide con quello esistenziale, nel quale l’autore ha riversato la sua urgenza creativa, traducendo in varie opere, le sensazioni, i dubbi, i tormenti e tutti quei moti del suo animo inquieto, riflessivo e poetico. La mostra, curata da Francesco Santaniello, dedicata a Renzo Scopa consente di ammirare le opere di un artista colto, che ha lasciato una vasta produzione di grande qualità nel composito panorama dell’arte contemporanea italiana. “Considerando la produzione di Renzo Scopa – osserva Francesco Santaniello curatore della mostra - mi viene spontaneo fare un riferimento alla teologica filosofia di Agostino d’Ippona, che ha scritto: “Nessuno può attraversare il mare del secolo se non è portato dalla croce di Cristo.” Ebbene, questa frase, che è stata scritta all’incirca diciassette secoli fa ma che rimane sempre di stringente attualità, richiama quello che è stato il tema cardine del percorso creativo di Scopa: la crocifissione. Un motivo iconografico, assunto come estrema metafora delle sofferenze umane e di quel male di vivere che virulento attraversa tutto il Novecento”. La sua vasta produzione documenta una continua e incessante ricerca. Percorsa attraverso sperimentazioni tecniche e formali delle pratiche artistiche. Ma Scopa oltre che artista è stato un uomo che ha saputo guardare il mondo e molti aspetti della vita attraverso il filtro della sua peculiare sensibilità e di un’intima religiosità, spingendosi non di rado oltre la mera apparenza delle cose. Le opere esposte ci mostrano quanto in tutta la sua produzione Scopa si è affidato all’icastica carica espressiva del segno, alternando l’asprezza del tratto di alcune acqueforti, all’armonia di andamenti più curvilinei quando si è trovato a descrivere elegiaci soggetti. Un segno che si fa a volte disgregante, riducendo le figurazioni all’essenza strutturale dell’immagine. Un segno altre volte, reiterato e sfilacciato, aspro e tagliente. Un segno in fine, atomizzato, negato e poi ritrovato, nelle deflagranti esplosioni cromatiche del dripping, di quelle sgocciolature di colore che in parte si ricompongono per far emergere dall’indistinto caos delle superfici (e del mondo) immagini evocative e dense di significato come i temi sacri della passione di Cristo. La mostra è promossa dal Comune di Citerna in collaborazione con la Diocesi di Città di Castello ed ha il patrocinio della Provincia di Perugia.
Info: la mostra sarà a disposizione del pubblico fino a lunedì (dell’Angelo) 9 aprile 2012 a Citerna (Perugia), Palazzo Comunale, Ammassi – Orario: da martedì a venerdì: 17.00 alle 19.00; sabato e domenica (e lunedì dell’Angelo 9 aprile): 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00
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