Le parole del Presidente Guasticchi: "L'ospitalita' che il Festival delle Nazioni riserva quest'anno all'Ungheria e' motivo di grande onore e titolo di indiscusso merito per Citta' di Castello e per tutto il territorio umbro..."
Le parole del Presidente Guasticchi: "L'ospitalita' che il Festival delle Nazioni riserva quest'anno all'Ungheria e' motivo di grande onore e titolo di indiscusso merito per Citta' di Castello e per tutto il territorio umbro. Un anno dopo, infatti, l'edizione dedicata all'Unita' d'Italia, si riserva lo spazio del Festival a una nazione che, come la nostra, ha vissuto un grande periodo risorgimentale”. “...la lotta per la liberta' che il popolo ungherese non ha cessato di compiere in anni novecenteschi ancora molto vicini a noi testimonia la saldezza di valori ai quali quella Nazione si ispira e si da', con il corpo e con l'anima”. “La cultura ungherese, nelle sue varie componenti etniche, e' da sempre all'altezza di tanto impegno civile. La cultura musicale, poi, lo e' in maniera del tutto particolare, soprattutto per le suggestioni che in essa tengono unite musica popolare, tradizione colta, modernita' spettacolare. Dai grandi compositori ai maestri fondatori del genere dell'operetta passando per le novita' compositive della musica contemporanea si registra la disposizione naturale del popolo ungherese verso la dignita' spirituale e il rigore intellettuale che giustificano il ruolo di questa Nazione nel processo di crescita dell'unione europea. I contenuti culturali e musicali che si esprimono durante il Festival di Citta' di Castello - presente la nazione ungherese - sono un sollievo per lo spirito e, nello stesso tempo, la garanzia che il processo di unificazione europea e' basato, al di la' dei grandissimi probemi economici e politici, su una cultura fortissimamente piena di valori e autenticamente ricca di un'idea di progresso che va oltre ogni limite si intenda porre alla liberta' dei popoli. Il piu' vivo ringraziamento va ai musicisti, agli interpreti, ai moltissimi esponenti della cultura ungherese che in questi giorni di calda estate mediterranea portano fra noi le atmosfere e i climi del cuore dell'Europa, facendoci certi che un solo cielo, tutto europeo, unisce le culture dei popoli che ne fanno parte”. “Sono molto orgoglioso di mettere a disposizione il Cerp per far conoscere questo evento culturale di respiro internazionale. Il luogo assume ancora più rilevanza se si considera che si trova alla porta della città capoluogo, visitata ogni giorno da centinaia di turisti e residenti. Quindi dopo Umbria Jazz, la Quintana di Foligno, il Festival dei Due Mondi di Spoleto anche Città di Castello con il suo Festival delle Nazioni ha il suo angolo espositivo al Cerp. La Provincia di Perugia mette a disposizione i suoi gioielli per diffondere cultura nel territorio”
Le parole del Presidente Guasticchi: "L'ospitalita' che il Festival delle Nazioni riserva quest'anno all'Ungheria e' motivo di grande onore e titolo di indiscusso merito per Citta' di Castello e per tutto il territorio umbro. Un anno dopo, infatti, l'edizione dedicata all'Unita' d'Italia, si riserva lo spazio del Festival a una nazione che, come la nostra, ha vissuto un grande periodo risorgimentale”. “...la lotta per la liberta' che il popolo ungherese non ha cessato di compiere in anni novecenteschi ancora molto vicini a noi testimonia la saldezza di valori ai quali quella Nazione si ispira e si da', con il corpo e con l'anima”. “La cultura ungherese, nelle sue varie componenti etniche, e' da sempre all'altezza di tanto impegno civile. La cultura musicale, poi, lo e' in maniera del tutto particolare, soprattutto per le suggestioni che in essa tengono unite musica popolare, tradizione colta, modernita' spettacolare. Dai grandi compositori ai maestri fondatori del genere dell'operetta passando per le novita' compositive della musica contemporanea si registra la disposizione naturale del popolo ungherese verso la dignita' spirituale e il rigore intellettuale che giustificano il ruolo di questa Nazione nel processo di crescita dell'unione europea. I contenuti culturali e musicali che si esprimono durante il Festival di Citta' di Castello - presente la nazione ungherese - sono un sollievo per lo spirito e, nello stesso tempo, la garanzia che il processo di unificazione europea e' basato, al di la' dei grandissimi probemi economici e politici, su una cultura fortissimamente piena di valori e autenticamente ricca di un'idea di progresso che va oltre ogni limite si intenda porre alla liberta' dei popoli. Il piu' vivo ringraziamento va ai musicisti, agli interpreti, ai moltissimi esponenti della cultura ungherese che in questi giorni di calda estate mediterranea portano fra noi le atmosfere e i climi del cuore dell'Europa, facendoci certi che un solo cielo, tutto europeo, unisce le culture dei popoli che ne fanno parte”. “Sono molto orgoglioso di mettere a disposizione il Cerp per far conoscere questo evento culturale di respiro internazionale. Il luogo assume ancora più rilevanza se si considera che si trova alla porta della città capoluogo, visitata ogni giorno da centinaia di turisti e residenti. Quindi dopo Umbria Jazz, la Quintana di Foligno, il Festival dei Due Mondi di Spoleto anche Città di Castello con il suo Festival delle Nazioni ha il suo angolo espositivo al Cerp. La Provincia di Perugia mette a disposizione i suoi gioielli per diffondere cultura nel territorio”