(Cittadino e Probincia – Perugia, 7 novembre ’12) - Dopo una lunga Marcia nel deserto, sono rientrati sabato scorso i 212 partecipanti alla Missione di Pace in Israele e Palestina organizzata dal “Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani” nello spirito della Perugia-Assisi. Il cammino di sette giorni, nel cuore del Medio Oriente, è iniziato sabato 27 ottobre, ha attraversato Israele e i territori palestinesi occupati, da Ramallah a Hebron, da Sderot a Ramla e Tel Aviv, da Gerico fino a Gerusalemme e Betlemme. Una Marcia per parlare con le persone rinchiuse nelle città e nei campi profughi e cercare di capire in che modo si possa agire concretamente per porre fine all’attuale stato di tensione. In rappresentanza della Provincia di Perugia hanno partecipato a questa esperienza il vice presidente Aviano Rossi e l’assessore Stefano Feligioni. Presso la sede centrale dell’Ente è stato presentato stamani alla stampa il resoconto dell’iniziativa. All’incontro, insieme ai due amministratori provinciali, erano presenti il Coordinatore del comitato organizzatore Flavio Lotti e il Dirigente Rapporti Internazionali e Cooperazione Regione Umbria Alessandro Maria Vestrelli. “Questa marcia è un piccolo capolavoro – ha detto il vice presidente Rossi – un investimento per le nostre comunità. Siamo riusciti a coinvolgere tante persone, anche giovani – ha continuato Rossi – siamo stati in un territorio dove le popolazioni soffrono e le tensioni sono simboleggiate da un muro che divide Gerusalemme Est da Gerusalemme Ovest. Questo muro è segno dell’instabilità di tutto il mondo, è un muro che si sposta, visto che gli israeliani sottraggono a poco a poco territori ai palestinesi che vivono in superfici sempre più ristrette e vengono privati dello spazio vitale. E’ importante dare voce – ha concluso Rossi – a quello che abbiamo visto per riportare la pace in Terra Santa e come Provincia l’impegno in questo percorso proseguirà”. “E’ stata un’iniziativa importante – ha riconosciuto l’assessore Stefano Feligioni – e impegnativa per tutti i partecipanti. Abbiamo ascoltato le famiglie di Betlemme – ha detto Feligioni – incontrato i Beduini, parlato con il Sindaco di Gerico e altre realtà sociali, rendendoci conto che in questa terra c’è una negazione dei diritti umani viste le condizioni di miseria e di reclusione in cui i suoi abitanti sono costretti a vivere. Dare un contributo – ha aggiunto l’assessore – per poter cambiare questa dura realtà, può essere d’aiuto per uscire dalla crisi economica e finanziaria che in questo momento stiamo vivendo”. Alessandro Maria Vestrelli ha ricordato “l’impegno della Regione per iniziative di pace ed evidenziato che, soprattutto dopo averle vissute, si è ancora più motivati e determinati ad agire”. “Portiamo a casa l’immagine di una realtà drammatica – è stato il commento di Flavio Lotti – la marcia nel deserto, sotto il sole, è stata motivo di riflessione sul tempo difficile che viviamo, come la perdita dei valori , della solidarietà e del senso di appartenenza ad una comunità. La marcia è stata un’opportunità per ricaricarci e trovare il coraggio di raccontare quello che abbiamo visto e rilanciare l’impegno dell’Umbria per la pace in Medio Oriente. A seguito della marcia – ha concluso il Coordinatore del comitato organizzatore – un primo intervento consisterà nel realizzare ad Attuwani, a sud di Hebron, una tenda per dare riparo ai bambini che aspettano i soldati israeliani per andare, senza correre il rischio di essere attaccati dai coloni, a scuola”.
Pac12010.IC
(Cittadino e Probincia – Perugia, 7 novembre ’12) - Dopo una lunga Marcia nel deserto, sono rientrati sabato scorso i 212 partecipanti alla Missione di Pace in Israele e Palestina organizzata dal “Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani” nello spirito della Perugia-Assisi. Il cammino di sette giorni, nel cuore del Medio Oriente, è iniziato sabato 27 ottobre, ha attraversato Israele e i territori palestinesi occupati, da Ramallah a Hebron, da Sderot a Ramla e Tel Aviv, da Gerico fino a Gerusalemme e Betlemme. Una Marcia per parlare con le persone rinchiuse nelle città e nei campi profughi e cercare di capire in che modo si possa agire concretamente per porre fine all’attuale stato di tensione. In rappresentanza della Provincia di Perugia hanno partecipato a questa esperienza il vice presidente Aviano Rossi e l’assessore Stefano Feligioni. Presso la sede centrale dell’Ente è stato presentato stamani alla stampa il resoconto dell’iniziativa. All’incontro, insieme ai due amministratori provinciali, erano presenti il Coordinatore del comitato organizzatore Flavio Lotti e il Dirigente Rapporti Internazionali e Cooperazione Regione Umbria Alessandro Maria Vestrelli. “Questa marcia è un piccolo capolavoro – ha detto il vice presidente Rossi – un investimento per le nostre comunità. Siamo riusciti a coinvolgere tante persone, anche giovani – ha continuato Rossi – siamo stati in un territorio dove le popolazioni soffrono e le tensioni sono simboleggiate da un muro che divide Gerusalemme Est da Gerusalemme Ovest. Questo muro è segno dell’instabilità di tutto il mondo, è un muro che si sposta, visto che gli israeliani sottraggono a poco a poco territori ai palestinesi che vivono in superfici sempre più ristrette e vengono privati dello spazio vitale. E’ importante dare voce – ha concluso Rossi – a quello che abbiamo visto per riportare la pace in Terra Santa e come Provincia l’impegno in questo percorso proseguirà”. “E’ stata un’iniziativa importante – ha riconosciuto l’assessore Stefano Feligioni – e impegnativa per tutti i partecipanti. Abbiamo ascoltato le famiglie di Betlemme – ha detto Feligioni – incontrato i Beduini, parlato con il Sindaco di Gerico e altre realtà sociali, rendendoci conto che in questa terra c’è una negazione dei diritti umani viste le condizioni di miseria e di reclusione in cui i suoi abitanti sono costretti a vivere. Dare un contributo – ha aggiunto l’assessore – per poter cambiare questa dura realtà, può essere d’aiuto per uscire dalla crisi economica e finanziaria che in questo momento stiamo vivendo”. Alessandro Maria Vestrelli ha ricordato “l’impegno della Regione per iniziative di pace ed evidenziato che, soprattutto dopo averle vissute, si è ancora più motivati e determinati ad agire”. “Portiamo a casa l’immagine di una realtà drammatica – è stato il commento di Flavio Lotti – la marcia nel deserto, sotto il sole, è stata motivo di riflessione sul tempo difficile che viviamo, come la perdita dei valori , della solidarietà e del senso di appartenenza ad una comunità. La marcia è stata un’opportunità per ricaricarci e trovare il coraggio di raccontare quello che abbiamo visto e rilanciare l’impegno dell’Umbria per la pace in Medio Oriente. A seguito della marcia – ha concluso il Coordinatore del comitato organizzatore – un primo intervento consisterà nel realizzare ad Attuwani, a sud di Hebron, una tenda per dare riparo ai bambini che aspettano i soldati israeliani per andare, senza correre il rischio di essere attaccati dai coloni, a scuola”.
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