Primo posto per il racconto su Rita Atria di Cristiano Parafioriti
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 6 maggio ‘24 – “Io che sono Rita” è il racconto di Cristiano Parafioriti, originario di Galati Mamertino, piccolo paese montano della Sicilia, che si è aggiudicato il primo posto e il premio speciale della Giuria degli Autori del Concorso Nazionale Letterario intitolato a Rina Gatti. Un monologo coinvolgente e scritto molto bene, con attenzione a ogni dettaglio, capace di emozionare il lettore e raccontare una storia vera, quella di Rita Atria, una ragazza che ha lottato contro la mafia e oggi considerata la settima vittima di via D’Amelio.
Al secondo posto “Ora non sono più sola” di Antonella Bertoli (Villadose, Ro), mentre al terzo posto ex-aequo si sono classificati Giorgio Baro (Torino) con “Il pudore dei silenzi” e Stefania Maida (Milano) con “La casa di Bianca”.
La cerimonia di premiazione del Concorso, giunto alla settima edizione, si è svolta ieri pomeriggio (domenica 5 maggio) nella splendida cornice del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, alla presenza di una folta platea e dei vincitori di questa tornata che ha visto partecipare 76 autori con opere provenienti da 36 province di 13 regioni italiane, con in testa il Lazio, seguito da Lombardia e Umbria.
L’edizione 2024 all’interno del tema principale, che consiste nello scrivere la propria opera ispirandosi “all’universo femminile”, aveva un sotto-tema suggerito che è quello della “Solitudine”, stimolato da una poesia della Gatti dove parla di questo stato d’animo e proprio “la penna” viene vista come la miglior compagna per affrontare e sconfiggere con la creatività la solitudine. Tanti sono i tipi di solitudine a cui ci si può riferire come ben raccontato dalle opere in gara: c’è chi ha parlato della solitudine che viene dalla routine quotidiana, da uno stupro, una malattia o un lutto, chi invece ha descritto le persone troppo immerse nella tecnologia o quelle che si sentono sole nel posto di lavoro. Ad interpretare in modo egregio questo tema e vincere il premio speciale della Giuria è stata Marina Palazzetti di Perugia con il racconto “Ernesto, la solitudine e il web”; mentre il Premio del presidente di Giuria è andato a Ezio Marinoni di Torino con il racconto “Solitudini nere”.
Oltre agli autori, alla Giuria presieduta da Luciano Lepri, a Giovanni Paoletti, figlio di Rina Gatti, e Jean Luc Bertoni, presidente dell’associazione Europa Comunica Cultura che organizza il Concorso, alla cerimonia sono intervenuti la nuova direttrice del MANU Tiziana Caponi e alcuni rappresentanti delle istituzioni e degli enti patrocinanti, tra cui anche la Provincia di Perugia.
Diversi gli ospiti presenti, come l’artista Adele Lo Feudo, che ha dipinto il volto di Rina Gatti riportato nella copertina dell’antologia “Vi parlerò di Lei 2024”, e l’attore Iwan Manzoni, che ha prestato la sua voce alla lettura di brani delle opere vincitrici.
Una cerimonia bella e partecipata andata in scena al culmine delle tante iniziative realizzate in occasione dei 100 anni dalla nascita della scrittrice umbra.
A sottolineare anche quest’anno la qualità molto elevata delle opere presentate sono stati Paoletti e Bertoni, soddisfatti di essere riusciti ancora una volta a centrare l’obiettivo del concorso, ovvero offrire a tutti l'opportunità di scoprire e far conoscere il proprio talento attraverso un'opera pubblicata in una antologia a diffusione nazionale.
Infine, una dedica speciale a tutte le donne è arrivata anche dal vincitore: “Questo racconto – ha detto Parafioriti – è dedicato a Rita Atria, a sua cognata Piera e a tutte le donne che lottano quotidianamente contro ogni forma di sopruso, violenza e ingiustizia”.
Rina Gatti, nata a Torgiano nel 1923, è stata una donna coraggiosa e sensibile, che ha usato il coraggio per intraprendere un percorso di emancipazione personale che l’ha portata ad essere testimone preziosa e appassionata di un mondo nel quale la donna era la vittima privilegiata di meccanismi arretrati e strutturati in una visione uomo-centrica dell’organizzazione sociale. Attraverso la scrittura ha usato tutta la sensibilità e l’amore di donna, madre e nonna per trasmettere alle nuove generazioni un messaggio positivo e stimolante. Ha così raccontato la durezza e le contraddizioni del mondo contadino del 900, rappresentando un quadro universale sui sentimenti, sulle speranze, sulle conquiste che hanno permesso alle donne di assumere consapevolezza e di raggiungere un’emancipazione che sembrava un miraggio per le loro nonne. Seguendo la sua sensibilità e la sua vocazione, Rina Gatti, si è assunta il ruolo di testimone non solo attraverso i suoi libri, conosciuti in Italia a all’estero, ma anche attraverso la sua attività diretta con le scuole. Alle immagini e alle tematiche raccontate nei suoi volumi più famosi “Stanze vuote” e “Stanze vuote, addio” restano legate le motivazioni principali che la rendono una donna simbolo non solo dell’Umbria che fa da sfondo ai suoi racconti, ma di tutte le donne del mondo, specialmente di quelle che ancora oggi sono costrette in situazioni e legami familiari o sociali che inibiscono loro la libertà e l’autodeterminazione.
1° posto e Premio Autori - IO CHE SONO RITA, Parafioriti Cristiano - Luino (VA)
Premio Speciale della Giuria – ERNESTO, LA SOLITUDINE E IL WEB, Palazzetti Marina - Perugia
2° posto – ORA NON SONO PIU’ SOLA, Bertoli Antonella - Villadose (RO)
3° posto ex-aequo 19 - IL PUDORE DEI SILENZI, Baro Giorgio - Torino
3° posto ex-aequo - LA CASA DI BIANCA, Maida Stefania - Milano
Premio Giuria degli Autori - A FAR DI ME UNA SOLA, Di Francesco Luisa - Taranto
4° posto ex-aequo - VINO BORDEAUX, Fazi Luca - Gualdo Tadino (PG)
4° posto ex-aequo - NONNA ADALGISA, Greci Ida - Torrice (FR)
4° posto ex-aequo - ALMA E LE MEDUSE, Massari Rossana - Livorno
4° posto ex-aequo - MENTINA, Cattolico Paolo - Abbiategrasso (MI)
Premio Presidente Giuria - SOLITUDINI NERE, Marinoni Ezio - Torino
4° posto ex-aequo - L’ALTALENA DELLA SOLITUDINE, Gileno Paola - Perugia
4° posto ex-aequo - MAGARI DOMANI, Conti Ilaria - Bosisio Parini (LC)
4° posto ex-aequo - LA GABBIA DEI SOGNI, Staiti Caterina - Locate Varesino (CO)
4° posto ex-aequo - METAMORFOSI D’AMORE, Manetti Cinzia - Poggibonsi (SI)
4° posto ex-aequo – 3131, Cerronis Claudio - Roma
4° posto ex-aequo - GLI ABBRACCI DELLE DONNE, Pavia Leonardo - Quarrata (PT)
4° posto ex-aequo – DETTAGLI, Rosati Maria Pia - Roma
4° posto ex-aequo - PROPRIO QUEL GIORNO, Avanzato Wilma - Chivasso (TO)
4° posto ex-aequo – PROFUMI, Vitacchiano Giovanna - Perugia
4° posto ex-aequo – TOPAZIA, Fantini Rita Anna - Roma
4° posto ex-aequo - VELE AL VENTO, Frenguelli Sandra - Perugia
4° posto ex-aequo – REGINA, Eva Margi - Perugia
4° posto ex-aequo - DODICI SCALINI, Lopez Flores Ana Noelina - Milano
4° posto ex-aequo - IL CAMBIAMENTO, Vatteroni Emma - Rocca di Papa (RM)
Pariopportunita24013.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 6 maggio ‘24 – “Io che sono Rita” è il racconto di Cristiano Parafioriti, originario di Galati Mamertino, piccolo paese montano della Sicilia, che si è aggiudicato il primo posto e il premio speciale della Giuria degli Autori del Concorso Nazionale Letterario intitolato a Rina Gatti. Un monologo coinvolgente e scritto molto bene, con attenzione a ogni dettaglio, capace di emozionare il lettore e raccontare una storia vera, quella di Rita Atria, una ragazza che ha lottato contro la mafia e oggi considerata la settima vittima di via D’Amelio.
Al secondo posto “Ora non sono più sola” di Antonella Bertoli (Villadose, Ro), mentre al terzo posto ex-aequo si sono classificati Giorgio Baro (Torino) con “Il pudore dei silenzi” e Stefania Maida (Milano) con “La casa di Bianca”.
La cerimonia di premiazione del Concorso, giunto alla settima edizione, si è svolta ieri pomeriggio (domenica 5 maggio) nella splendida cornice del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, alla presenza di una folta platea e dei vincitori di questa tornata che ha visto partecipare 76 autori con opere provenienti da 36 province di 13 regioni italiane, con in testa il Lazio, seguito da Lombardia e Umbria.
L’edizione 2024 all’interno del tema principale, che consiste nello scrivere la propria opera ispirandosi “all’universo femminile”, aveva un sotto-tema suggerito che è quello della “Solitudine”, stimolato da una poesia della Gatti dove parla di questo stato d’animo e proprio “la penna” viene vista come la miglior compagna per affrontare e sconfiggere con la creatività la solitudine. Tanti sono i tipi di solitudine a cui ci si può riferire come ben raccontato dalle opere in gara: c’è chi ha parlato della solitudine che viene dalla routine quotidiana, da uno stupro, una malattia o un lutto, chi invece ha descritto le persone troppo immerse nella tecnologia o quelle che si sentono sole nel posto di lavoro. Ad interpretare in modo egregio questo tema e vincere il premio speciale della Giuria è stata Marina Palazzetti di Perugia con il racconto “Ernesto, la solitudine e il web”; mentre il Premio del presidente di Giuria è andato a Ezio Marinoni di Torino con il racconto “Solitudini nere”.
Oltre agli autori, alla Giuria presieduta da Luciano Lepri, a Giovanni Paoletti, figlio di Rina Gatti, e Jean Luc Bertoni, presidente dell’associazione Europa Comunica Cultura che organizza il Concorso, alla cerimonia sono intervenuti la nuova direttrice del MANU Tiziana Caponi e alcuni rappresentanti delle istituzioni e degli enti patrocinanti, tra cui anche la Provincia di Perugia.
Diversi gli ospiti presenti, come l’artista Adele Lo Feudo, che ha dipinto il volto di Rina Gatti riportato nella copertina dell’antologia “Vi parlerò di Lei 2024”, e l’attore Iwan Manzoni, che ha prestato la sua voce alla lettura di brani delle opere vincitrici.
Una cerimonia bella e partecipata andata in scena al culmine delle tante iniziative realizzate in occasione dei 100 anni dalla nascita della scrittrice umbra.
A sottolineare anche quest’anno la qualità molto elevata delle opere presentate sono stati Paoletti e Bertoni, soddisfatti di essere riusciti ancora una volta a centrare l’obiettivo del concorso, ovvero offrire a tutti l'opportunità di scoprire e far conoscere il proprio talento attraverso un'opera pubblicata in una antologia a diffusione nazionale.
Infine, una dedica speciale a tutte le donne è arrivata anche dal vincitore: “Questo racconto – ha detto Parafioriti – è dedicato a Rita Atria, a sua cognata Piera e a tutte le donne che lottano quotidianamente contro ogni forma di sopruso, violenza e ingiustizia”.
Rina Gatti, nata a Torgiano nel 1923, è stata una donna coraggiosa e sensibile, che ha usato il coraggio per intraprendere un percorso di emancipazione personale che l’ha portata ad essere testimone preziosa e appassionata di un mondo nel quale la donna era la vittima privilegiata di meccanismi arretrati e strutturati in una visione uomo-centrica dell’organizzazione sociale. Attraverso la scrittura ha usato tutta la sensibilità e l’amore di donna, madre e nonna per trasmettere alle nuove generazioni un messaggio positivo e stimolante. Ha così raccontato la durezza e le contraddizioni del mondo contadino del 900, rappresentando un quadro universale sui sentimenti, sulle speranze, sulle conquiste che hanno permesso alle donne di assumere consapevolezza e di raggiungere un’emancipazione che sembrava un miraggio per le loro nonne. Seguendo la sua sensibilità e la sua vocazione, Rina Gatti, si è assunta il ruolo di testimone non solo attraverso i suoi libri, conosciuti in Italia a all’estero, ma anche attraverso la sua attività diretta con le scuole. Alle immagini e alle tematiche raccontate nei suoi volumi più famosi “Stanze vuote” e “Stanze vuote, addio” restano legate le motivazioni principali che la rendono una donna simbolo non solo dell’Umbria che fa da sfondo ai suoi racconti, ma di tutte le donne del mondo, specialmente di quelle che ancora oggi sono costrette in situazioni e legami familiari o sociali che inibiscono loro la libertà e l’autodeterminazione.
1° posto e Premio Autori - IO CHE SONO RITA, Parafioriti Cristiano - Luino (VA)
Premio Speciale della Giuria – ERNESTO, LA SOLITUDINE E IL WEB, Palazzetti Marina - Perugia
2° posto – ORA NON SONO PIU’ SOLA, Bertoli Antonella - Villadose (RO)
3° posto ex-aequo 19 - IL PUDORE DEI SILENZI, Baro Giorgio - Torino
3° posto ex-aequo - LA CASA DI BIANCA, Maida Stefania - Milano
Premio Giuria degli Autori - A FAR DI ME UNA SOLA, Di Francesco Luisa - Taranto
4° posto ex-aequo - VINO BORDEAUX, Fazi Luca - Gualdo Tadino (PG)
4° posto ex-aequo - NONNA ADALGISA, Greci Ida - Torrice (FR)
4° posto ex-aequo - ALMA E LE MEDUSE, Massari Rossana - Livorno
4° posto ex-aequo - MENTINA, Cattolico Paolo - Abbiategrasso (MI)
Premio Presidente Giuria - SOLITUDINI NERE, Marinoni Ezio - Torino
4° posto ex-aequo - L’ALTALENA DELLA SOLITUDINE, Gileno Paola - Perugia
4° posto ex-aequo - MAGARI DOMANI, Conti Ilaria - Bosisio Parini (LC)
4° posto ex-aequo - LA GABBIA DEI SOGNI, Staiti Caterina - Locate Varesino (CO)
4° posto ex-aequo - METAMORFOSI D’AMORE, Manetti Cinzia - Poggibonsi (SI)
4° posto ex-aequo – 3131, Cerronis Claudio - Roma
4° posto ex-aequo - GLI ABBRACCI DELLE DONNE, Pavia Leonardo - Quarrata (PT)
4° posto ex-aequo – DETTAGLI, Rosati Maria Pia - Roma
4° posto ex-aequo - PROPRIO QUEL GIORNO, Avanzato Wilma - Chivasso (TO)
4° posto ex-aequo – PROFUMI, Vitacchiano Giovanna - Perugia
4° posto ex-aequo – TOPAZIA, Fantini Rita Anna - Roma
4° posto ex-aequo - VELE AL VENTO, Frenguelli Sandra - Perugia
4° posto ex-aequo – REGINA, Eva Margi - Perugia
4° posto ex-aequo - DODICI SCALINI, Lopez Flores Ana Noelina - Milano
4° posto ex-aequo - IL CAMBIAMENTO, Vatteroni Emma - Rocca di Papa (RM)
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