(Cittadino e Provincia – Perugia 24 novembre 2012) – In Consiglio provinciale è stato approvato ieri il nuovo regolamento intorno alle antenne posizionate sugli immobili dell’Ente. “C’era un’anarchia assoluta, di alcune antenne non si sa nemmeno chi sia l’utente o da chi siano state installate – ha spiegato l’assessore provinciale al Patrimonio Piero Mignini – dopo una serie di incontri di commissione è stato approvato un nuovo regolamento, da noi redatto, secondo il quale ora bisogna, se si usufruisce di immobili dell’Ente, pagare un canone. Abbiamo fatto le opportune ricerche sulla eventuale pericolosità e possiamo rassicurare il Consiglio a tal proposito”. “Comunque tutto ciò permetterà di avere un guadagno sulle 180mila euro l’anno, una cifra che di questi terribili tempi ci può essere molto utile, considerando che - ha concluso Mignini – sono stato sempre un sostenitore del fatto che dobbiamo cercare di far fruttare al massimo tutte le nostre potenzialità”. Per Luca Baldelli del Prc la pratica rappresenta un forte avanzamento rispetto all’anarchia completa in vigore prima “Le zone sensibili devono essere individuate”, ha concluso. Per Enrico Bastioli dei Socialisti riformisti il riordino è importante anche perché deve essere sempre difeso il principio delle regole da rispettare chiare e precise. “Ho condotto molte battaglie contro le onde elettromagnetiche, credo che siano un pericolo, di conseguenza sono molto scettico riguardo a questa regolamentazione” ha spiegato Franco Granocchia dell’Idv. “Con questo regolamento non significa che chiunque può mettere antenne sul tetto della Provincia – ha puntualizzato Massimiliano Capitani, presidente delle prima commissione consiliare permanente – è semplicemente un adattamento alle direttive europee e un freno alla situazione nebulosa che c’era precedentemente”. Un plauso anche da parte del senatore Franco Asciutti del Pdl: “Come si farebbe in famiglia – ha spiegato – quando ci sono i problemi occorre mettersi giù e pensare come guadagnare qualcosa in più, in questo modo anche la comunità ne trae un guadagno”. Con 17 voti favorevoli i consiglieri hanno infine approvato il documento.
Oi12688.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 24 novembre 2012) – In Consiglio provinciale è stato approvato ieri il nuovo regolamento intorno alle antenne posizionate sugli immobili dell’Ente. “C’era un’anarchia assoluta, di alcune antenne non si sa nemmeno chi sia l’utente o da chi siano state installate – ha spiegato l’assessore provinciale al Patrimonio Piero Mignini – dopo una serie di incontri di commissione è stato approvato un nuovo regolamento, da noi redatto, secondo il quale ora bisogna, se si usufruisce di immobili dell’Ente, pagare un canone. Abbiamo fatto le opportune ricerche sulla eventuale pericolosità e possiamo rassicurare il Consiglio a tal proposito”. “Comunque tutto ciò permetterà di avere un guadagno sulle 180mila euro l’anno, una cifra che di questi terribili tempi ci può essere molto utile, considerando che - ha concluso Mignini – sono stato sempre un sostenitore del fatto che dobbiamo cercare di far fruttare al massimo tutte le nostre potenzialità”. Per Luca Baldelli del Prc la pratica rappresenta un forte avanzamento rispetto all’anarchia completa in vigore prima “Le zone sensibili devono essere individuate”, ha concluso. Per Enrico Bastioli dei Socialisti riformisti il riordino è importante anche perché deve essere sempre difeso il principio delle regole da rispettare chiare e precise. “Ho condotto molte battaglie contro le onde elettromagnetiche, credo che siano un pericolo, di conseguenza sono molto scettico riguardo a questa regolamentazione” ha spiegato Franco Granocchia dell’Idv. “Con questo regolamento non significa che chiunque può mettere antenne sul tetto della Provincia – ha puntualizzato Massimiliano Capitani, presidente delle prima commissione consiliare permanente – è semplicemente un adattamento alle direttive europee e un freno alla situazione nebulosa che c’era precedentemente”. Un plauso anche da parte del senatore Franco Asciutti del Pdl: “Come si farebbe in famiglia – ha spiegato – quando ci sono i problemi occorre mettersi giù e pensare come guadagnare qualcosa in più, in questo modo anche la comunità ne trae un guadagno”. Con 17 voti favorevoli i consiglieri hanno infine approvato il documento.
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