Su 25 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica che circolano ogni anno in Europa, solo il 21,3% viene riciclato. Sono i dati del Libro Verde, appena pubblicato dalla Commissione europea per rilanciare il dibattito su una gestione più sostenibile della plastica. In base ai dati pubblicati, il 48,7% della plastica raccolta viene mandato in discarica, mentre il 51,3% viene incenerito per produrre energia. Da un lato la plastica ha un’enorme importanza per applicazioni industriali, dall’altro la pratica del riciclo non è solo un incentivo per ridurre i costi di produzione industriale, ma è un imperativo per questioni ambientali: ogni anno, infatti, finiscono in mare fino a 10 milioni di tonnellate di rifiuti. Le discariche sono sempre più fonte d’inquinamento, sia per le sostanze pericolose contenute nella spazzatura che per residui nocivi. Con l’aumento costante della popolazione e la scarsità di risorse naturali, aumentare il riciclo della plastica è una delle azioni più concrete che si possano fare per ridurre il nostro impatto sul pianeta. Secondo il Libro Verde, sono Svizzera, Germania, Austria, Svezia, Danimarca, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Norvegia, i Paesi Ue che riciclano più plastica. La Commissione europea sottolinea i casi in cui vi sono ampi margini per aumentare la quota di plastica riciclata, come la Germania, dove viene incenerito il 60% dei rifiuti. Per aumentare i tassi di riciclo il Libro Verde punta sia a stimolare la progettazione ecocompatibile che a fornire un quadro normativo quanto più possibile innovativo. Lo scopo della Commissione è quello di raccogliere dati e pareri per valutare i problemi specifici e definire, insieme ai soggetti interessati, una strategia europea comune. Per questo motivo, la Commissione ha lanciato, insieme al Libro Verde, una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 7 giugno 2013.
Su 25 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica che circolano ogni anno in Europa, solo il 21,3% viene riciclato. Sono i dati del Libro Verde, appena pubblicato dalla Commissione europea per rilanciare il dibattito su una gestione più sostenibile della plastica. In base ai dati pubblicati, il 48,7% della plastica raccolta viene mandato in discarica, mentre il 51,3% viene incenerito per produrre energia. Da un lato la plastica ha un’enorme importanza per applicazioni industriali, dall’altro la pratica del riciclo non è solo un incentivo per ridurre i costi di produzione industriale, ma è un imperativo per questioni ambientali: ogni anno, infatti, finiscono in mare fino a 10 milioni di tonnellate di rifiuti. Le discariche sono sempre più fonte d’inquinamento, sia per le sostanze pericolose contenute nella spazzatura che per residui nocivi. Con l’aumento costante della popolazione e la scarsità di risorse naturali, aumentare il riciclo della plastica è una delle azioni più concrete che si possano fare per ridurre il nostro impatto sul pianeta. Secondo il Libro Verde, sono Svizzera, Germania, Austria, Svezia, Danimarca, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Norvegia, i Paesi Ue che riciclano più plastica. La Commissione europea sottolinea i casi in cui vi sono ampi margini per aumentare la quota di plastica riciclata, come la Germania, dove viene incenerito il 60% dei rifiuti. Per aumentare i tassi di riciclo il Libro Verde punta sia a stimolare la progettazione ecocompatibile che a fornire un quadro normativo quanto più possibile innovativo. Lo scopo della Commissione è quello di raccogliere dati e pareri per valutare i problemi specifici e definire, insieme ai soggetti interessati, una strategia europea comune. Per questo motivo, la Commissione ha lanciato, insieme al Libro Verde, una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 7 giugno 2013.