Guasticchi "Capiamo bene le funzioni di questi Enti, altrimenti è accanimento terapeutico" - Dario Galli "Dei 12 miliardi di bilancio, le Province ne investono 9"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 25 luglio 2011) - ‘Nessuna abolizione delle Province e neppure delle Regioni’. In un confronto acceso, nel corso della trasmissione andata in onda stamani su Rai 3, ‘Cominciamo bene’, il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha difeso l’Umbria, i suoi cittadini, le sue Istituzioni e il suo territorio, nonché il diritto ad esistere con le sue motivazioni, concordando con Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese, non solo la necessità del livello istituzionale provinciale, ma anche il fatto che abolendo le Province non si risparmia in quanto, come ha fatto notare lo stesso Galli, ‘i compiti devono essere ugualmente espletati ad altri livelli e al posto del Presidente della Provincia andrebbe un direttore con una busta paga tre volte più alta’. A fronte dei dati di Varese, Provincia virtuosa con cifre molto incoraggianti rispetto ai risparmi, Guasticchi ha esordito ricordando il proprio compenso di circa 1400 euro al mese. “Non è una scelta demagogica – ha sottolineato Guasticchi – io continuo a lavorare anche in banca. E’ difficile comprendere questo accanimento ‘terapeutico’ contro le Province. Il nostro Ente, ad esempio, ha scelto di riorganizzarsi in tema di sicurezza e di mobilità interna con un Corpo di Polizia che ha assunto funzioni di Polizia di prossimità e che, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, controlla davanti alle scuole eventuali fenomeni di spaccio e di bullismo. Non solo, ma abbiamo impostato anche una riorganizzazione dei servizi ai cittadini. Discutiamo sul ruolo delle Province: sappiamo bene a che servono? Le Regioni hanno il compito di legiferare e programmare, le Province quello di gestione del territorio con importanti compiti in tema di viabilità, edilizia scolastica, sicurezza, ambiente, sismica, turismo, cultura. La proposta della loro abolizione è retorica: si può prevedere un tetto minimo di abitanti per la loro istituzione, si può equilibrare, riaccorpare ma non mettere in discussione la loro esistenza o addirittura quella delle Regioni. Piuttosto sarebbe ora di dare voce ai cittadini e cambiare la legge elettorale, andare verso la modifica dell’assetto politico – istituzionale. La scelta di come essi vengono rappresentati in Parlamento, e soprattutto il metodo con cui questi rappresentanti vengono scelti, e’ paragonabile ad un ‘gratta e vinci’. In merito ai costi della politica dobbiamo aprire una discussione più ampia, dobbiamo parlare, ad esempio, degli stipendi di direttori di Asl o Ministeri”. Galli, che nei giorni scorsi aveva lanciato la proposta di una cura “dimagrante” per le Province e messo in discussione anche l’esistenza di regioni come Umbria e Molise per motivi di dimensione, ha ‘difeso’ in trasmissione le Province ricordando che del loro bilancio pari a 12 miliardi di euro, circa 2,5/ 3 miliardi sono gli stipendi dei dipendenti, il restanti 9 miliardi vanno per gli investimenti in infrastrutture locali. Al termine dell’incontro Galli ha accettato l’invito di Guasticchi a recarsi in Umbria.
Oi11492.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 25 luglio 2011) - ‘Nessuna abolizione delle Province e neppure delle Regioni’. In un confronto acceso, nel corso della trasmissione andata in onda stamani su Rai 3, ‘Cominciamo bene’, il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha difeso l’Umbria, i suoi cittadini, le sue Istituzioni e il suo territorio, nonché il diritto ad esistere con le sue motivazioni, concordando con Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese, non solo la necessità del livello istituzionale provinciale, ma anche il fatto che abolendo le Province non si risparmia in quanto, come ha fatto notare lo stesso Galli, ‘i compiti devono essere ugualmente espletati ad altri livelli e al posto del Presidente della Provincia andrebbe un direttore con una busta paga tre volte più alta’. A fronte dei dati di Varese, Provincia virtuosa con cifre molto incoraggianti rispetto ai risparmi, Guasticchi ha esordito ricordando il proprio compenso di circa 1400 euro al mese. “Non è una scelta demagogica – ha sottolineato Guasticchi – io continuo a lavorare anche in banca. E’ difficile comprendere questo accanimento ‘terapeutico’ contro le Province. Il nostro Ente, ad esempio, ha scelto di riorganizzarsi in tema di sicurezza e di mobilità interna con un Corpo di Polizia che ha assunto funzioni di Polizia di prossimità e che, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, controlla davanti alle scuole eventuali fenomeni di spaccio e di bullismo. Non solo, ma abbiamo impostato anche una riorganizzazione dei servizi ai cittadini. Discutiamo sul ruolo delle Province: sappiamo bene a che servono? Le Regioni hanno il compito di legiferare e programmare, le Province quello di gestione del territorio con importanti compiti in tema di viabilità, edilizia scolastica, sicurezza, ambiente, sismica, turismo, cultura. La proposta della loro abolizione è retorica: si può prevedere un tetto minimo di abitanti per la loro istituzione, si può equilibrare, riaccorpare ma non mettere in discussione la loro esistenza o addirittura quella delle Regioni. Piuttosto sarebbe ora di dare voce ai cittadini e cambiare la legge elettorale, andare verso la modifica dell’assetto politico – istituzionale. La scelta di come essi vengono rappresentati in Parlamento, e soprattutto il metodo con cui questi rappresentanti vengono scelti, e’ paragonabile ad un ‘gratta e vinci’. In merito ai costi della politica dobbiamo aprire una discussione più ampia, dobbiamo parlare, ad esempio, degli stipendi di direttori di Asl o Ministeri”. Galli, che nei giorni scorsi aveva lanciato la proposta di una cura “dimagrante” per le Province e messo in discussione anche l’esistenza di regioni come Umbria e Molise per motivi di dimensione, ha ‘difeso’ in trasmissione le Province ricordando che del loro bilancio pari a 12 miliardi di euro, circa 2,5/ 3 miliardi sono gli stipendi dei dipendenti, il restanti 9 miliardi vanno per gli investimenti in infrastrutture locali. Al termine dell’incontro Galli ha accettato l’invito di Guasticchi a recarsi in Umbria.
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