Assessore Donatella Porzi: "Comitato scientifico vigilerÃÂ su opere esposte, no ad esposizioni meramente commerciali"
(Cittadino e Provincia – Perugia 10 dicembre ’09) - “Villa Fidelia e la Rocca Paolina devono rappresentare da qui in poi i massimi centri della cultura e dell’arte della Provincia di Perugia”. Con questa premessa l’assessore alla Cultura, Donatella Porzi, ha presentato all’ultimo consiglio provinciale il nuovo regolamento per l’utilizzo dei centri espositivi da parte di soggetti pubblici e privati. Il nuovo regolamento vuole centrare tre obbiettivi: diffondere la cultura e l’arte tra la popolazione, tutelare qualità e luoghi d’arte e allo stesso tempo promuovere il binomio eventi-territorio. Secondo il nuovo regolamento le domande, indirizzate al Presidente della Provincia di Perugia, per esposizioni o altre iniziative culturali, devono essere inoltrate entro il 30 settembre dell’anno precedente al periodo di interesse, affinché possa essere predisposto il calendario annuale delle mostre e delle manifestazioni. Nel caso di domande pervenute oltre il termine del 30 settembre, il Comitato tecnico-istituzionale può valutarne l’inserimento nel calendario annuale nel caso in cui vi siano state delle rinunce o risultino periodi non richiesti. Per l’utilizzo dei locali è previsto un canone. “Le mostre ospitate – ha spiegato in aula l’assessore Porzi - hanno un fine culturale, promozionale e non commerciale. L’ente deve essere garante di qualità e non un affittuario di locali per la vendita per conto terzi”. A vigilare su mostre e eventi è stato istituito il Comitato tecnico-istituzionale che è composto da cinque membri nominati con decreto del Presidente della Provincia che, nella individuazione, tiene conto sia della rappresentanza istituzionale che della competenza nell’ambito culturale e delle arti. “L’espositore – ha concluso l’assessore Porzi - non deve operare interventi di alcun genere che modifichino l’assetto del locale concesso in uso che possano arrecare danno come, a solo titolo esemplificativo, apporre chiodi o applicare altri sostegni, incollare materiali, tinteggiare, introdurre liquidi o altri materiali che per il loro genere siano suscettibili di operare danno”.
CL09132.NB
(Cittadino e Provincia – Perugia 10 dicembre ’09) - “Villa Fidelia e la Rocca Paolina devono rappresentare da qui in poi i massimi centri della cultura e dell’arte della Provincia di Perugia”. Con questa premessa l’assessore alla Cultura, Donatella Porzi, ha presentato all’ultimo consiglio provinciale il nuovo regolamento per l’utilizzo dei centri espositivi da parte di soggetti pubblici e privati. Il nuovo regolamento vuole centrare tre obbiettivi: diffondere la cultura e l’arte tra la popolazione, tutelare qualità e luoghi d’arte e allo stesso tempo promuovere il binomio eventi-territorio. Secondo il nuovo regolamento le domande, indirizzate al Presidente della Provincia di Perugia, per esposizioni o altre iniziative culturali, devono essere inoltrate entro il 30 settembre dell’anno precedente al periodo di interesse, affinché possa essere predisposto il calendario annuale delle mostre e delle manifestazioni. Nel caso di domande pervenute oltre il termine del 30 settembre, il Comitato tecnico-istituzionale può valutarne l’inserimento nel calendario annuale nel caso in cui vi siano state delle rinunce o risultino periodi non richiesti. Per l’utilizzo dei locali è previsto un canone. “Le mostre ospitate – ha spiegato in aula l’assessore Porzi - hanno un fine culturale, promozionale e non commerciale. L’ente deve essere garante di qualità e non un affittuario di locali per la vendita per conto terzi”. A vigilare su mostre e eventi è stato istituito il Comitato tecnico-istituzionale che è composto da cinque membri nominati con decreto del Presidente della Provincia che, nella individuazione, tiene conto sia della rappresentanza istituzionale che della competenza nell’ambito culturale e delle arti. “L’espositore – ha concluso l’assessore Porzi - non deve operare interventi di alcun genere che modifichino l’assetto del locale concesso in uso che possano arrecare danno come, a solo titolo esemplificativo, apporre chiodi o applicare altri sostegni, incollare materiali, tinteggiare, introdurre liquidi o altri materiali che per il loro genere siano suscettibili di operare danno”.
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