(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 gennaio 2014 - “Il disdicevole episodio della rottura del bassorilievo in gesso del Canova, raffigurante l’uccisione di Priamo, episodio verificatosi l’estate scorsa nel contesto di una mostra tenutasi ad Assisi, è stato oggetto di una mia interrogazione, discussa nel Consiglio provinciale di giovedì 19 dicembre– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Lo spostamento dell’opera da Perugia ad Assisi, a fini espositivi, con tutti i rischi impliciti nell’operazione, ha rappresentato per me l’ennesima leggerezza commessa in campo artistico da chi ritiene che le mostre itineranti siano possibili sempre, ovunque, a prescindere dalle opere artistiche interessate. Avendo a cuore il patrimonio di arte e cultura italiano e locale, considerando lo stesso come specchio della nostra identità di popolo , come tesoro da tutelare in ogni modo, mi sono sentito in dovere di rivolgere un’interrogazione all’Assessore Porzi per chiarire i contorni del fatto e sapere se la Provincia avesse concesso o meno il patrocinio alla mostra in questione. Dalla risposta dell’Assessore Porzi, completa ed esaustiva in ogni suo aspetto, sono emersi i particolari organizzativi dell’evento ( con la regia dell’Accademia delle Belle Arti ), la questione delle polizza assicurativa attivata prima ( che dovrebbe rifondere 700.000 euro ), la dinamica dell’incidente che ha portato alla rottura del gesso del grande artista italiano e altri aspetti importanti sui quali non mi dilungo. La mia interrogazione era volta a conoscere anche se la Provincia avesse concesso o meno il patrocinio all’evento : su tale questione, l’Assessore Porzi ha risposto comunicando che l’Ente aveva accordato tale patrocinio, come in altri casi analoghi . Nella replica finale, ho sottolineato l’esigenza di non concedere più patrocini a iniziative ( mostre itineranti e altro ) in cui sia alto il rischio di compromissione del patrimonio artistico, privilegiando la fruizione da parte del pubblico di determinate opere , di intrinseca fragilità e vulnerabilità, nelle loro proprie sedi . Non è concepibile che si tirino in ballo assicurazioni e polizze : certi capolavori non sono riproducibili, nemmeno con la migliore delle volontà, pertanto è del tutto fuori luogo incentivare forme di “consumismo artistico “ a scapito della qualità degli eventi e della corretta preservazione dei capolavori” .
Gc13610.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 gennaio 2014 - “Il disdicevole episodio della rottura del bassorilievo in gesso del Canova, raffigurante l’uccisione di Priamo, episodio verificatosi l’estate scorsa nel contesto di una mostra tenutasi ad Assisi, è stato oggetto di una mia interrogazione, discussa nel Consiglio provinciale di giovedì 19 dicembre– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Lo spostamento dell’opera da Perugia ad Assisi, a fini espositivi, con tutti i rischi impliciti nell’operazione, ha rappresentato per me l’ennesima leggerezza commessa in campo artistico da chi ritiene che le mostre itineranti siano possibili sempre, ovunque, a prescindere dalle opere artistiche interessate. Avendo a cuore il patrimonio di arte e cultura italiano e locale, considerando lo stesso come specchio della nostra identità di popolo , come tesoro da tutelare in ogni modo, mi sono sentito in dovere di rivolgere un’interrogazione all’Assessore Porzi per chiarire i contorni del fatto e sapere se la Provincia avesse concesso o meno il patrocinio alla mostra in questione. Dalla risposta dell’Assessore Porzi, completa ed esaustiva in ogni suo aspetto, sono emersi i particolari organizzativi dell’evento ( con la regia dell’Accademia delle Belle Arti ), la questione delle polizza assicurativa attivata prima ( che dovrebbe rifondere 700.000 euro ), la dinamica dell’incidente che ha portato alla rottura del gesso del grande artista italiano e altri aspetti importanti sui quali non mi dilungo. La mia interrogazione era volta a conoscere anche se la Provincia avesse concesso o meno il patrocinio all’evento : su tale questione, l’Assessore Porzi ha risposto comunicando che l’Ente aveva accordato tale patrocinio, come in altri casi analoghi . Nella replica finale, ho sottolineato l’esigenza di non concedere più patrocini a iniziative ( mostre itineranti e altro ) in cui sia alto il rischio di compromissione del patrimonio artistico, privilegiando la fruizione da parte del pubblico di determinate opere , di intrinseca fragilità e vulnerabilità, nelle loro proprie sedi . Non è concepibile che si tirino in ballo assicurazioni e polizze : certi capolavori non sono riproducibili, nemmeno con la migliore delle volontà, pertanto è del tutto fuori luogo incentivare forme di “consumismo artistico “ a scapito della qualità degli eventi e della corretta preservazione dei capolavori” .
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