Porzi "Presto un tavolo di coordinamento per i progetti proposti dai singoli comuni"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 25 novembre ’10 - Una riunione con gli assessori alla cultura di tutti i comuni della provincia è stata indetta dall’assessore alla cultura della Provincia Perugia per un momento di confronto-riflessione con il territorio. “Questo percorso partecipativo – ha affermato l’assessore Donatella Porzi - è iniziato con la riunione del 25 maggio 2010 ed intende proseguire coinvolgendo il territorio come attore principale”. Questo incontro può essere visto come un punto di partenza per confrontarsi e riflettere su una linea metodologica che l’Assessore vuole porre in essere nell’ottica delle strategie europee. Per andare verso un dimensione europea - ha spiegato Porzi - ritengo che vadano rispettate alcune priorità come: scegliere dei temi conduttori sui quali proporre eventi organizzati in maniera sinergica con il territorio; inoltre non possiamo non tener presente il concetto che l’Europa sostiene in merito a «la città e i cittadini» in tendendo per «cittadini» i cittadini europei e tutti coloro i quali vivono nell'Unione Europea in maniera permanente o temporanea. Pertanto per coinvolgere fattivamente la "cittadinanza" sarebbe auspicabile incoraggiare di tutti. Per questo motivo l’assessore - ha chiarito - che da parte della Provincia di Perugia è impellente la necessità di fare sistema con il territorio di riferimento, non in un’ottica di ente sovraordinato ai Comuni, ma in una logica di confronto, rendendo a disposizione anche le strutture provinciali. L’assessore ha sottolineato che dopo il primo anno del suo mandato, rivolto a portare a termine gli impegni assunti dalla precedente amministrazione, è giunto il momento di delineare una strategia per razionalizzare le risorse e rendere più competitiva la nostra regione, a fronte anche dei tagli della finanziaria.
Potremmo riassumere le parole chiave emerse dagli interventi nel modo seguente: messa in rete dei territori, valorizzazioni delle proprie peculiarità, ottimizzazione delle risorse, definizioni di strategie per un attività capillare sui territori, non più vista come “campanilismo”, ma come un salto di qualità per confrontarsi e coordinarsi anche perché ogni territorio ha le sue attrattive che se potenziate e rese visibili possono essere potenziali fonti di attrazione in termini di filiera turismo ambiente e cultura. Esempi di progetti che potrebbero avere una valenza europea sono: Percorso Annibalico (Tuoro sul Trasimeno), l’anniversario dell’Editto di Costantino (Spello), Il ricamo e il tessuto, Le ceramiche, La rassegna di Operetta, Danza, il Festival della chitarra classica e il progetto per la Legalità “Lo Stato siamo noi”.
“Ritengo inoltre – continua Porzi che l'Umbria debba sottolineare il ruolo che hanno svolto nella cultura europea le testimonianze dell'appartenenza all'Europa come imonasteri benedettini, sparsi in tutta Europa, San Francesco, Aldo Capitini, nonché l'attuale partecipazione alla vita artistica e culturale europea dell’Università per stranieri, del Festival dei due Mondi, del Festival delle Nazioni, di Umbria Jazz, etc”.
Ad intervenire sul tema sono stati molti dei comuni presenti che hanno espresso la volontà di collaborare con l’assessore Porzi in modo da diventare “un esercito di piccoli comuni a supporto del progetto”. Tra gli altri è intervenuto l’Assessore alla cultura del Comune di Assisi Paoletti che ha ricordato l’incontro avvenuto all’aeroporto di Sant’Egidio per la presentazione congiunta della candidatura a capitale della cultura europea Perugia-Assisi. Inoltre la Provincia propone un tavolo di coordinamento che dovrebbe avere come primo compito quello di identificare le linee guida e i temi sui quali impostare le attività. Alla luce di quanto detto l’assessore Porzi ha stabilito che a breve verranno indette riunioni tematiche da affrontare congiuntamente. Grande apprezzamento è stato espresso nei confronti dell’iniziativa non solo dai piccoli comuni, ma anche dai grandi. Si auspica che questa metodologia innovativa possa avere un riscontro concreto in modo da portare avanti le idee progettuali del territorio con una visione europeista.
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(Cittadino e Provincia) – Perugia, 25 novembre ’10 - Una riunione con gli assessori alla cultura di tutti i comuni della provincia è stata indetta dall’assessore alla cultura della Provincia Perugia per un momento di confronto-riflessione con il territorio. “Questo percorso partecipativo – ha affermato l’assessore Donatella Porzi - è iniziato con la riunione del 25 maggio 2010 ed intende proseguire coinvolgendo il territorio come attore principale”. Questo incontro può essere visto come un punto di partenza per confrontarsi e riflettere su una linea metodologica che l’Assessore vuole porre in essere nell’ottica delle strategie europee. Per andare verso un dimensione europea - ha spiegato Porzi - ritengo che vadano rispettate alcune priorità come: scegliere dei temi conduttori sui quali proporre eventi organizzati in maniera sinergica con il territorio; inoltre non possiamo non tener presente il concetto che l’Europa sostiene in merito a «la città e i cittadini» in tendendo per «cittadini» i cittadini europei e tutti coloro i quali vivono nell'Unione Europea in maniera permanente o temporanea. Pertanto per coinvolgere fattivamente la "cittadinanza" sarebbe auspicabile incoraggiare di tutti. Per questo motivo l’assessore - ha chiarito - che da parte della Provincia di Perugia è impellente la necessità di fare sistema con il territorio di riferimento, non in un’ottica di ente sovraordinato ai Comuni, ma in una logica di confronto, rendendo a disposizione anche le strutture provinciali. L’assessore ha sottolineato che dopo il primo anno del suo mandato, rivolto a portare a termine gli impegni assunti dalla precedente amministrazione, è giunto il momento di delineare una strategia per razionalizzare le risorse e rendere più competitiva la nostra regione, a fronte anche dei tagli della finanziaria.
Potremmo riassumere le parole chiave emerse dagli interventi nel modo seguente: messa in rete dei territori, valorizzazioni delle proprie peculiarità, ottimizzazione delle risorse, definizioni di strategie per un attività capillare sui territori, non più vista come “campanilismo”, ma come un salto di qualità per confrontarsi e coordinarsi anche perché ogni territorio ha le sue attrattive che se potenziate e rese visibili possono essere potenziali fonti di attrazione in termini di filiera turismo ambiente e cultura. Esempi di progetti che potrebbero avere una valenza europea sono: Percorso Annibalico (Tuoro sul Trasimeno), l’anniversario dell’Editto di Costantino (Spello), Il ricamo e il tessuto, Le ceramiche, La rassegna di Operetta, Danza, il Festival della chitarra classica e il progetto per la Legalità “Lo Stato siamo noi”.
“Ritengo inoltre – continua Porzi che l'Umbria debba sottolineare il ruolo che hanno svolto nella cultura europea le testimonianze dell'appartenenza all'Europa come imonasteri benedettini, sparsi in tutta Europa, San Francesco, Aldo Capitini, nonché l'attuale partecipazione alla vita artistica e culturale europea dell’Università per stranieri, del Festival dei due Mondi, del Festival delle Nazioni, di Umbria Jazz, etc”.
Ad intervenire sul tema sono stati molti dei comuni presenti che hanno espresso la volontà di collaborare con l’assessore Porzi in modo da diventare “un esercito di piccoli comuni a supporto del progetto”. Tra gli altri è intervenuto l’Assessore alla cultura del Comune di Assisi Paoletti che ha ricordato l’incontro avvenuto all’aeroporto di Sant’Egidio per la presentazione congiunta della candidatura a capitale della cultura europea Perugia-Assisi. Inoltre la Provincia propone un tavolo di coordinamento che dovrebbe avere come primo compito quello di identificare le linee guida e i temi sui quali impostare le attività. Alla luce di quanto detto l’assessore Porzi ha stabilito che a breve verranno indette riunioni tematiche da affrontare congiuntamente. Grande apprezzamento è stato espresso nei confronti dell’iniziativa non solo dai piccoli comuni, ma anche dai grandi. Si auspica che questa metodologia innovativa possa avere un riscontro concreto in modo da portare avanti le idee progettuali del territorio con una visione europeista.
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