Presentate in Provincia le attivitÃÂ della scuola "Piccolo nuovo teatro"
(Cittadino e Provincia – Perugia 7 settembre 2012) – Di attori ingessati dietro il leggio ne esistono sempre meno. Per saper gestire il proprio corpo e per fare vero teatro occorre librarsi in aria, camminare con i trampoli, imparare la nobile arte della drammatizzazione. E’ questo quello che hanno spiegato gli insegnanti della scuola di arti teatrali del “Piccolo nuovo teatro” di Bastia, oggi in Provincia per presentare i nuovi corsi rivolti ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. L’assessore provinciale Donatella Porzi ha salutato i piccoli attori intervenuti all’incontro e ha spiegato: “L’esperienza che si fa nella scuole di recitazione è non solo fondamentale per la nostra formazione, ma permette anche una sana crescita e dona un vero equilibrio psicofisico. La drammatizzazione è infatti una delle cose più belle che si possa fare, chi di noi non ha impersonato da bambini i vari mestieri, il ruolo di mamma o papa?”. “Allora - ha concluso l’assessore – sono felicissima di avervi qui perché credo fermamente che il cosiddetto tempo libero, per voi bambini, non è mai sprecato, anzi, siamo troppo costretti al giorno d’oggi in ruoli rigidi”. Questo concetto è stato rafforzato da Giorgia Ceccarelli, presidente della scuola: “Da noi non c’è attività agonistica, abbiamo abbracciato il concetto di bandire tutti i tipi di stress”. Luca Sargenti e Alessio Papini, due docenti, hanno poi raccontato che cosa vuol dire per lo sviluppo integrale fare danza aerea e acrobatica e camminare con i trampoli: “Si forma l’equilibrio giocando, si apprendono varie tecniche teatrali, non solo la recitazione. Tutto questo al ritmo del teatro di strada”. Erano presenti anche gli altri giovani insegnati della scuola del Piccolo teatro nuovo: Valeria Marri, Laura Ugolini e Walter Sumskas. Infine la pediatra Gabriella Stangoni ha spiegato che al giorno d’oggi dobbiamo tutti reinventarci come genitori e come educatori, visto che la società è radicalmente cambiata: meno tempo libero, famiglie sempre più sole, poco spazio per il gioco libero, meno nonni-sitter.
CL12113.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 7 settembre 2012) – Di attori ingessati dietro il leggio ne esistono sempre meno. Per saper gestire il proprio corpo e per fare vero teatro occorre librarsi in aria, camminare con i trampoli, imparare la nobile arte della drammatizzazione. E’ questo quello che hanno spiegato gli insegnanti della scuola di arti teatrali del “Piccolo nuovo teatro” di Bastia, oggi in Provincia per presentare i nuovi corsi rivolti ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. L’assessore provinciale Donatella Porzi ha salutato i piccoli attori intervenuti all’incontro e ha spiegato: “L’esperienza che si fa nella scuole di recitazione è non solo fondamentale per la nostra formazione, ma permette anche una sana crescita e dona un vero equilibrio psicofisico. La drammatizzazione è infatti una delle cose più belle che si possa fare, chi di noi non ha impersonato da bambini i vari mestieri, il ruolo di mamma o papa?”. “Allora - ha concluso l’assessore – sono felicissima di avervi qui perché credo fermamente che il cosiddetto tempo libero, per voi bambini, non è mai sprecato, anzi, siamo troppo costretti al giorno d’oggi in ruoli rigidi”. Questo concetto è stato rafforzato da Giorgia Ceccarelli, presidente della scuola: “Da noi non c’è attività agonistica, abbiamo abbracciato il concetto di bandire tutti i tipi di stress”. Luca Sargenti e Alessio Papini, due docenti, hanno poi raccontato che cosa vuol dire per lo sviluppo integrale fare danza aerea e acrobatica e camminare con i trampoli: “Si forma l’equilibrio giocando, si apprendono varie tecniche teatrali, non solo la recitazione. Tutto questo al ritmo del teatro di strada”. Erano presenti anche gli altri giovani insegnati della scuola del Piccolo teatro nuovo: Valeria Marri, Laura Ugolini e Walter Sumskas. Infine la pediatra Gabriella Stangoni ha spiegato che al giorno d’oggi dobbiamo tutti reinventarci come genitori e come educatori, visto che la società è radicalmente cambiata: meno tempo libero, famiglie sempre più sole, poco spazio per il gioco libero, meno nonni-sitter.
CL12113.MLF