"Costano agli italiani 10 miliardi l'anno. Dai tagli alle Province si risparmierÃÂ un solo miliardo"
(Cittadino e Provincia) Perugia, 8 gennaio '15 - “Mentre i tagli alle Province faranno risparmiare agli italiani non più di un miliardo, resta in piedi la colossale macchina degli Enti inutili che di miliardi ne costano almeno dieci l'anno”. E' la denuncia di Angelo Garofalo (Uil) durante l'Assemblea del personale della Provincia di Perugia. Il sindacalista entra con decisione su un argomento di cui si parla dal 1956 quando comparve la prima legge taglia-enti, “resuscitata” nel 2002, nel 2007 e via via fino al 2010, quando il Governo Monti ne aveva classificati 500, ma fino ad ora ne risultano cancellati solamente 49. “Si va dall'Istituto per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere quando ormai la categoria gestisce gran parte del traffico lagunare – precisa Garofalo – all'Istituto di beneficenza Vittorio Emanuele II fondato nel 1907 in piena monarchia; dal Centro piemontese per gli studi africani all'Ente campano per lo studio dei materiali plastici per i poteri di difesa dalla corrosione. Per non parlare di Istituti, Consorzi, Agenzie e via dicendo inizialmente chiusi e poi riaperti. L'elenco è sconcertante. Ognuno di questi Enti inutili ha il suo Cda formato quasi prevalentemente da politici in 'pensione' o 'trombati', da superburocrati barricati nei loro privilegi. Risparmi utili alla collettività – incalza Garofalo - potrebbero arrivare, ad esempio, anche dall'abolizione delle scorte a figure come il Presidente dell'Inps o ad ex parlamentari o ex segretari di partito che tra uomini impegnati e auto noleggiate pesano sui contribuenti per oltre un miliardo e 250 milioni l'anno, ma anche qui si va a cozzare contro i privilegi di intoccabili. Ad aprile l'attuale Governo aveva promesso di chiudere senza ulteriori indugi gli Enti inutili, ma per ora l'unica manovra è quella che va a staccare la spina alle Province e con essa servizi e posti di lavoro. La legge indica di spostare alcune funzioni a Comuni e Regioni senza però dare il corrispettivo finanziario. Il risultato del taglio alle Province sarà che i Comuni dovranno aumentare le tariffe e le Regioni dovranno impoverire i servizi sanitari. Ma sembra che non si voglia capire”.
Ap15001.RoMa
(Cittadino e Provincia) Perugia, 8 gennaio '15 - “Mentre i tagli alle Province faranno risparmiare agli italiani non più di un miliardo, resta in piedi la colossale macchina degli Enti inutili che di miliardi ne costano almeno dieci l'anno”. E' la denuncia di Angelo Garofalo (Uil) durante l'Assemblea del personale della Provincia di Perugia. Il sindacalista entra con decisione su un argomento di cui si parla dal 1956 quando comparve la prima legge taglia-enti, “resuscitata” nel 2002, nel 2007 e via via fino al 2010, quando il Governo Monti ne aveva classificati 500, ma fino ad ora ne risultano cancellati solamente 49. “Si va dall'Istituto per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere quando ormai la categoria gestisce gran parte del traffico lagunare – precisa Garofalo – all'Istituto di beneficenza Vittorio Emanuele II fondato nel 1907 in piena monarchia; dal Centro piemontese per gli studi africani all'Ente campano per lo studio dei materiali plastici per i poteri di difesa dalla corrosione. Per non parlare di Istituti, Consorzi, Agenzie e via dicendo inizialmente chiusi e poi riaperti. L'elenco è sconcertante. Ognuno di questi Enti inutili ha il suo Cda formato quasi prevalentemente da politici in 'pensione' o 'trombati', da superburocrati barricati nei loro privilegi. Risparmi utili alla collettività – incalza Garofalo - potrebbero arrivare, ad esempio, anche dall'abolizione delle scorte a figure come il Presidente dell'Inps o ad ex parlamentari o ex segretari di partito che tra uomini impegnati e auto noleggiate pesano sui contribuenti per oltre un miliardo e 250 milioni l'anno, ma anche qui si va a cozzare contro i privilegi di intoccabili. Ad aprile l'attuale Governo aveva promesso di chiudere senza ulteriori indugi gli Enti inutili, ma per ora l'unica manovra è quella che va a staccare la spina alle Province e con essa servizi e posti di lavoro. La legge indica di spostare alcune funzioni a Comuni e Regioni senza però dare il corrispettivo finanziario. Il risultato del taglio alle Province sarà che i Comuni dovranno aumentare le tariffe e le Regioni dovranno impoverire i servizi sanitari. Ma sembra che non si voglia capire”.
Ap15001.RoMa