(Cittadino e Provincia) Deruta 23 maggio ’18 - Alla premiazione, tra le tante coppe in argento, presenti sul tavolo del closing party della 1000 Miglia tre premi locali fanno bella mostra di sé, l’Orcio della Cermica Grazia, un cesto dei Fichi Girotti “Il Dolce Frutto” (già sponsor della manifestazione negli anni ’30), l’Olio Rajo di Amelia contenuto nel prezioso coccio derutese prodotto da frantoio Italyheart e un piatto in argento della ditta Brandimarte offerto dalla rete museale umbro-laziale.
Un colpo d’occhio che premia le eccellenze dell’Umbria che arrivano dritte dritte a Brescia nella corsa più bella del mondo: La Mille Miglia 2018. Un modo diverso questo di far conoscere il territorio che premia i comuni umbri che hanno creduto nel passaggio di questa corsa diventata leggendaria tra il 1927 al 1957. Enzo Ferrari e Tazio Nuvolari furono solo alcuni dei piloti che si lanciavano a velocità altissime per l’epoca lungo percorsi cittadini cercando di percorrere il tratto Brescia-Roma e ritorno nel minor tempo possibile. L’orcio di Deruta, con dentro l’olio Rajo del frantoio Italyheart di Amelia, è stato consegnato nelle mani dei varesotti Roberto Crugnola e Marco Vida che correvano a bordo di una Rally ABC del 1928, vincitori della prova cronometrata di Baschi. “Siamo molto felici – hanno detto i due vincitori - di ricevere questo prezioso premio che viene da una terra ricca di tradizioni come l’Umbria. Presto verremo a visitare le vostre terre, in nome della 1000 Miglia cerchiamo di conoscere le regioni che attraversiamo lungo la corsa. L’accoglienza nei paesi dove arriviamo è sempre emozionante lungo tutto il percorso ci sono persone che aspettano per salutare questo museo a cielo aperto che si sposta da Brescia a Roma”. “Servono modi nuovi – ha detto Michele Toniaccini Sindaco di Deruta - per far conoscere il nostro artigianato nel mondo, per questo, con il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani abbiamo preso l’occasione per far conoscere il progetto “La Strada della ceramica” che unisce i paesi di Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto nel trovare modi per promuovere l’artigianato artistico, simbolo delle radici delle nostra città”.
Deruta18048.DB
(Cittadino e Provincia) Deruta 23 maggio ’18 - Alla premiazione, tra le tante coppe in argento, presenti sul tavolo del closing party della 1000 Miglia tre premi locali fanno bella mostra di sé, l’Orcio della Cermica Grazia, un cesto dei Fichi Girotti “Il Dolce Frutto” (già sponsor della manifestazione negli anni ’30), l’Olio Rajo di Amelia contenuto nel prezioso coccio derutese prodotto da frantoio Italyheart e un piatto in argento della ditta Brandimarte offerto dalla rete museale umbro-laziale.
Un colpo d’occhio che premia le eccellenze dell’Umbria che arrivano dritte dritte a Brescia nella corsa più bella del mondo: La Mille Miglia 2018. Un modo diverso questo di far conoscere il territorio che premia i comuni umbri che hanno creduto nel passaggio di questa corsa diventata leggendaria tra il 1927 al 1957. Enzo Ferrari e Tazio Nuvolari furono solo alcuni dei piloti che si lanciavano a velocità altissime per l’epoca lungo percorsi cittadini cercando di percorrere il tratto Brescia-Roma e ritorno nel minor tempo possibile. L’orcio di Deruta, con dentro l’olio Rajo del frantoio Italyheart di Amelia, è stato consegnato nelle mani dei varesotti Roberto Crugnola e Marco Vida che correvano a bordo di una Rally ABC del 1928, vincitori della prova cronometrata di Baschi. “Siamo molto felici – hanno detto i due vincitori - di ricevere questo prezioso premio che viene da una terra ricca di tradizioni come l’Umbria. Presto verremo a visitare le vostre terre, in nome della 1000 Miglia cerchiamo di conoscere le regioni che attraversiamo lungo la corsa. L’accoglienza nei paesi dove arriviamo è sempre emozionante lungo tutto il percorso ci sono persone che aspettano per salutare questo museo a cielo aperto che si sposta da Brescia a Roma”. “Servono modi nuovi – ha detto Michele Toniaccini Sindaco di Deruta - per far conoscere il nostro artigianato nel mondo, per questo, con il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani abbiamo preso l’occasione per far conoscere il progetto “La Strada della ceramica” che unisce i paesi di Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto nel trovare modi per promuovere l’artigianato artistico, simbolo delle radici delle nostra città”.
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