(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 aprile ‘24 – “Ci siamo anche noi”: è questo lo slogan, o meglio il grido, che è stato ripetuto più volte nel corso della presentazione del volume “Dietro la maschera… noi”, edito da Cesvol Umbria per l’associazione “Nel nome del rispetto”, avvenuta ieri nel Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia.
La pubblicazione ricca di emozioni, poesie e racconti dà voce alle detenute che hanno partecipato al Corso di scrittura creativa tenuto da Francesca Gosti dell’associazione “Nel nome del rispetto”, che con dedizione ha portato all’interno del carcere la sua passione per la scrittura. Il progetto va avanti da otto anni, come spiegato dalla stessa curatrice, e coinvolge “poetesse e poeti speciali”, in quanto la poesia nei luoghi di reclusione è creatività che aiuta a sopravvivere, portando uno scampolo di libertà. “All’interno del carcere ci sono esseri umani, per questo quando si parla di rispetto – ha precisato Gosti – ricordiamoci di includere anche loro, Rispetto uguale Rieducazione. Con il corso si sono aperti per le detenute percorsi e opportunità di visibilità, infatti le loro emozioni partecipano a tanti Concorsi letterari, ottenendo prestigiosi premi. All’interno di queste mura si scrive per capirsi di più, esprimere speranza e senso di libertà. Durante i nostri incontri le parole sono musica che si libera nell’aria e ognuna può volare con la fantasia in attesa di iniziare un cammino di rinascita”.
A sottolineare l’importanza di coinvolgere soggetti esterni alla Casa circondariale è stata la direttrice Antonella Grella, definendo i volontari come parte della comunità: “Solo attraverso un dialogo costante del mondo penitenziario con l’esterno si può aiutare una persona che ha commesso degli errori a reinserirsi nella società”. Proprio per questo la direttrice ha invitato le detenute a “cogliere queste occasioni di contatto con l’esterno per andare avanti e credere in un futuro migliore”.
Per la Provincia di Perugia, sempre vicina e pronta a sostenere i percorsi promossi nelle carceri dall’associazione, ha partecipato la consigliera Erika Borghesi, rimasta particolarmente colpita anche dalla presenza di numerosi disegni che accompagnano la bellissima opera: “Questa esperienza, resa possibile grazie alla sensibilità di tutta la struttura penitenziaria e alla disponibilità dei volontari, rappresenta un arricchimento per tutti i soggetti coinvolti. Nelle pagine della raccolta ho trovato sentimenti, ricordi, sogni, desideri di libertà, di gioia e spensieratezza. Parole capaci di toccare il cuore di chi legge, frutto di un intenso lavoro. Il mio augurio per tutte voi – ha concluso la consigliera provinciale, rivolgendosi alle detenute – è che la vita possa darvi un’altra occasione e farvi respirare pienamente tutto ciò che desiderate”.
Presente anche la consigliera del Cesvol Umbria Deanna Mannaioli, che ha definito il volume un lavoro prestigioso pieno di contenuti interessanti, ma soprattutto capace di mettere in luce l’obiettivo principale del progetto: offrire una possibilità di reinserimento.