Rossi "Disturbi che meritano attenzione, non solo da un punto di vista mediatico"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 18 Novembre 2010) – Un libro dalle molteplici voci che esprime la coralità degli intenti e dei percorsi di cura del Palazzo Francisci di Todi. E’ stato presentato ieri pomeriggio presso la Sala del Consiglio Provinciale in Piazza Italia 11, il libro dal titolo “Il vaso di Pandora” curato da Laura Dalla Ragione e Paola Bianchini e promosso dall’Associazione “MI FIDO DI TE”. Il testo, che nasce dagli incontri con i genitori e familiari di pazienti con disturbi del comportamento alimentare, è la testimonianza di un impegno nella lotta di patologie che, purtroppo, anche nella nostra regione, registrano circa 8.000 persone affette da disturbi del comportamento alimentare, senza considerare un “sommerso” riguardante maschi e persone adulte a rischio perché seguono determinati stili e modelli culturali. Alla presentazione sono intervenuti il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, la responsabile della Residenza Palazzo Francisci ASL 2 Laura Dalla Ragione e Paola Bianchini consulente filosofica Palazzo Francisci, il Direttore distretto Media Valle ASL 2 Stefano Lentini, il responsabile del dipartimento Salute mentale ASL 2 Gianpaolo Bottaccioli, Pasquale Guerra docente del Liceo Ginnasio “A. Mariotti” di Perugia e la giornalista Vanna Ugolini nella veste di moderatrice del dibattito. “Con questa iniziativa la Provincia di Perugia rinnova il suo impegno nei confronti della promozione della salute approfondendo una tematica molto delicata come quella dei disturbi del comportamento alimentare – ha esordito il Vice Presidente – si tratta di patologie non recenti, documentate dalla letteratura scientifica già dalla seconda metà dell’800, ma di cui si comincia a parlare solo da poco tempo e soprattutto con poche realtà specialistiche dedicate alle stesse come i DCA di Todi e Città della Pieve, che gli esperti considerano insufficienti rispetto al fabbisogno”. Il Vice Presidente ha inoltre sottolineato l’importanza di questa pubblicazione rivolta non solo a pazienti, ma soprattutto a genitori e docenti, i quali possono più facilmente accorgersi della presenza di qualche “campanello di allarme”, ed una volta riconosciuto il problema, affidarsi ad esperti. “Il testo è il risultato di una collegialità di scritti di voci di un’equipe terapeutica multidisciplinare – ha spiegato Bianchini – in cui sono riportate le esperienze vissute in quello che abbiamo chiamato il Palazzo della Speranza, perché è proprio al valore della speranza, inteso come percorso, che dobbiamo educare i pazienti ed i genitori”. “Questa esperienza non sarebbe stata possibile senza la sinergia con le istituzioni pubbliche – ha commentato Dalla Ragione – e la forza di queste strutture deriva proprio dalla loro familiarità, intese come luoghi dove non ci sono camici e dove i pazienti si sentano il più possibile inseriti in un ambiente familiare. Questo approccio innovativo – ha continuato - nato circa dieci anni fa da un gruppo di professionisti, ha permesso che oggi, la nascita di realtà simili tutta Italia”. Ed il testo può rappresentare un aiuto concreto soprattutto per capire queste forme di patologie, in considerazione soprattutto del fatto che la guarigione dipende soprattutto dalla tempestività dell’intervento e dalla continuità delle cure. “Oggi abbiamo acceso un microfono – ha concluso Rossi - per parlare a genitori e docenti di malattie che avrebbero bisogno di ricevere un’attenzione come tutte le altre, non solo a livello mediatico”.
Oi10661.MD
(Cittadino e Provincia – Perugia, 18 Novembre 2010) – Un libro dalle molteplici voci che esprime la coralità degli intenti e dei percorsi di cura del Palazzo Francisci di Todi. E’ stato presentato ieri pomeriggio presso la Sala del Consiglio Provinciale in Piazza Italia 11, il libro dal titolo “Il vaso di Pandora” curato da Laura Dalla Ragione e Paola Bianchini e promosso dall’Associazione “MI FIDO DI TE”. Il testo, che nasce dagli incontri con i genitori e familiari di pazienti con disturbi del comportamento alimentare, è la testimonianza di un impegno nella lotta di patologie che, purtroppo, anche nella nostra regione, registrano circa 8.000 persone affette da disturbi del comportamento alimentare, senza considerare un “sommerso” riguardante maschi e persone adulte a rischio perché seguono determinati stili e modelli culturali. Alla presentazione sono intervenuti il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, la responsabile della Residenza Palazzo Francisci ASL 2 Laura Dalla Ragione e Paola Bianchini consulente filosofica Palazzo Francisci, il Direttore distretto Media Valle ASL 2 Stefano Lentini, il responsabile del dipartimento Salute mentale ASL 2 Gianpaolo Bottaccioli, Pasquale Guerra docente del Liceo Ginnasio “A. Mariotti” di Perugia e la giornalista Vanna Ugolini nella veste di moderatrice del dibattito. “Con questa iniziativa la Provincia di Perugia rinnova il suo impegno nei confronti della promozione della salute approfondendo una tematica molto delicata come quella dei disturbi del comportamento alimentare – ha esordito il Vice Presidente – si tratta di patologie non recenti, documentate dalla letteratura scientifica già dalla seconda metà dell’800, ma di cui si comincia a parlare solo da poco tempo e soprattutto con poche realtà specialistiche dedicate alle stesse come i DCA di Todi e Città della Pieve, che gli esperti considerano insufficienti rispetto al fabbisogno”. Il Vice Presidente ha inoltre sottolineato l’importanza di questa pubblicazione rivolta non solo a pazienti, ma soprattutto a genitori e docenti, i quali possono più facilmente accorgersi della presenza di qualche “campanello di allarme”, ed una volta riconosciuto il problema, affidarsi ad esperti. “Il testo è il risultato di una collegialità di scritti di voci di un’equipe terapeutica multidisciplinare – ha spiegato Bianchini – in cui sono riportate le esperienze vissute in quello che abbiamo chiamato il Palazzo della Speranza, perché è proprio al valore della speranza, inteso come percorso, che dobbiamo educare i pazienti ed i genitori”. “Questa esperienza non sarebbe stata possibile senza la sinergia con le istituzioni pubbliche – ha commentato Dalla Ragione – e la forza di queste strutture deriva proprio dalla loro familiarità, intese come luoghi dove non ci sono camici e dove i pazienti si sentano il più possibile inseriti in un ambiente familiare. Questo approccio innovativo – ha continuato - nato circa dieci anni fa da un gruppo di professionisti, ha permesso che oggi, la nascita di realtà simili tutta Italia”. Ed il testo può rappresentare un aiuto concreto soprattutto per capire queste forme di patologie, in considerazione soprattutto del fatto che la guarigione dipende soprattutto dalla tempestività dell’intervento e dalla continuità delle cure. “Oggi abbiamo acceso un microfono – ha concluso Rossi - per parlare a genitori e docenti di malattie che avrebbero bisogno di ricevere un’attenzione come tutte le altre, non solo a livello mediatico”.
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