Presente anche Mirella Alloisio
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 6 maggio ‘24 – Dalla ricerca storica, alla riscoperta di luoghi e testimonianze del periodo della Resistenza, passando per le passioni e i sentimenti che hanno mosso le scelte delle partigiane dei nostri territori e non solo: questi gli elementi del filo conduttore che ha legato i lavori delle scuole secondarie di secondo grado che hanno aderito al progetto dal titolo “Le nostre partigiane. Storie di donne che hanno fatto la Resistenza nei territori della provincia di Perugia”, voluto e promosso dall’ufficio Pari Opportunità della Provincia di di Perugia per valorizzare il protagonismo femminile nella storia a partire dalla nascita della Repubblica e trasferirne la memoria alle nuove generazioni.
Nella mattinata odierna, in una gremita sala del Consiglio provinciale l’Istituto d’Istruzione Superiore Campus “Leonardo Da Vinci” di Umbertide, l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Italo Calvino” di Città della Pieve, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Cassata-Gattapone” di Gubbio e il liceo statale “A. Pieralli” di Perugia hanno illustrato i loro elaborati.
Ospite d’eccezione la partigiana Mirella Alloisio insieme a Mari Franceschini, presidente dell’A.N.P.I. provinciale di Perugia.
Per la Provincia “ Questo Progetto è pensato per dare il giusto riconoscimento al contributo delle donne nella Resistenza in Italia e in Umbria dando il doveroso valore al loro impegno civile e politico perché a livello storiografico ed istituzionale il loro contributo alla Resistenza è stato a lungo taciuto o relegato a ruolo secondario. Donne che a lungo sono state dimenticate, ma che invece hanno animato le diverse forme della Resistenza, anche armata, dando un contributo essenziale alla lotta di Liberazione, alla riconquista della civile convivenza e alla nascita della nostra democrazia. Ed è stato anche grazie a questa acquisita consapevolezza di sé, del proprio valore e della voglia di contare che ha portato ad ottenere per la prima volta il diritto al voto”.
Mari Franceschini, rivolgendosi agli studenti ha rimarcato come “lavorando sulla memoria avete fatto un lavoro di costruzione per una nuova memoria, perché tutti questi elaborati vanno a costruire e a rendere più luminoso il mosaico della grande storia arricchendola con la soggettività di ciascuna scuola”. La presidente provinciale di ANPI Perugia ha esortato le nuove generazioni a recarsi al voto “per non disperdere il lavoro dei partigiani che lottarono per questo ed ha concluso con un appello alla pace poiché le guerre di oggi vedono sempre di più il coinvolgimento di civili e cittadini inermi”.
Pariopportunità24014.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 6 maggio ‘24 – Dalla ricerca storica, alla riscoperta di luoghi e testimonianze del periodo della Resistenza, passando per le passioni e i sentimenti che hanno mosso le scelte delle partigiane dei nostri territori e non solo: questi gli elementi del filo conduttore che ha legato i lavori delle scuole secondarie di secondo grado che hanno aderito al progetto dal titolo “Le nostre partigiane. Storie di donne che hanno fatto la Resistenza nei territori della provincia di Perugia”, voluto e promosso dall’ufficio Pari Opportunità della Provincia di di Perugia per valorizzare il protagonismo femminile nella storia a partire dalla nascita della Repubblica e trasferirne la memoria alle nuove generazioni.
Nella mattinata odierna, in una gremita sala del Consiglio provinciale l’Istituto d’Istruzione Superiore Campus “Leonardo Da Vinci” di Umbertide, l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Italo Calvino” di Città della Pieve, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Cassata-Gattapone” di Gubbio e il liceo statale “A. Pieralli” di Perugia hanno illustrato i loro elaborati.
Ospite d’eccezione la partigiana Mirella Alloisio insieme a Mari Franceschini, presidente dell’A.N.P.I. provinciale di Perugia.
Per la Provincia “ Questo Progetto è pensato per dare il giusto riconoscimento al contributo delle donne nella Resistenza in Italia e in Umbria dando il doveroso valore al loro impegno civile e politico perché a livello storiografico ed istituzionale il loro contributo alla Resistenza è stato a lungo taciuto o relegato a ruolo secondario. Donne che a lungo sono state dimenticate, ma che invece hanno animato le diverse forme della Resistenza, anche armata, dando un contributo essenziale alla lotta di Liberazione, alla riconquista della civile convivenza e alla nascita della nostra democrazia. Ed è stato anche grazie a questa acquisita consapevolezza di sé, del proprio valore e della voglia di contare che ha portato ad ottenere per la prima volta il diritto al voto”.
Mari Franceschini, rivolgendosi agli studenti ha rimarcato come “lavorando sulla memoria avete fatto un lavoro di costruzione per una nuova memoria, perché tutti questi elaborati vanno a costruire e a rendere più luminoso il mosaico della grande storia arricchendola con la soggettività di ciascuna scuola”. La presidente provinciale di ANPI Perugia ha esortato le nuove generazioni a recarsi al voto “per non disperdere il lavoro dei partigiani che lottarono per questo ed ha concluso con un appello alla pace poiché le guerre di oggi vedono sempre di più il coinvolgimento di civili e cittadini inermi”.
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