Guasticchi "Tante iniziative per valorizzare il nostro territorio"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 29 maggio ’12) – "Anche in Umbria la cultura di genere e delle pari opportunita' ha solcato, nella medicina territoriale, nuove strade sia nella prevenzione che nella formazione”. E’ quanto ha affermato l’assessore alle pari opportunità della Provincia di Perugia Ornella Bellini nel corso del convegno "Medicina di genere, pari opportunità" organizzato da ANAAO, Assomed ed Associazione Medici Dirigenti, . “Possiamo citare le esperienze pluridecennali dei consultori – ha sottolineato Bellini - la formazione pre e post parto, l'educazione alla genitorialità non meno che a conoscere e riconoscere le nuove malattie, a prevenirne altre connotate dal punto di vista di genere. Anche di fronte ad una societa' multietnica, il personale medico e paramedico adotta approcci e comportamenti coerenti ed adeguati alle diverse sensibilità. Mano a mano che la ricerca procede anche nella medicina specialistica sta avanzando quel concetto di cultura di genere che incide diversamente sulla nascita e sulla cura di alcune malattie. Insomma soprattutto tra le donne medico sta crescendo una forte attenzione rispetto a queste tematiche. C'e' tuttavia un punto che ancora penalizza fortemente le donne nella professione medica. Negli ultimi decenni sono sicuramente aumentate le donne medico ed il personale sanitario femminile. All'Università le studentesse in medicina prevalgono sugli studenti, ma di fronte a questi dati che comunque denotano emancipazione, se guardiamo alle apicalità professionali, troviamo soprattutto uomini. C'è quindi un gap che deve essere ancora colmato e che non ha come ostacoli le competenze o la disponibilità. E' un gap che risente di una professione tradizionalmente connessa nel nostro paese, al mondo maschile e che non permette ancora alle donne di raggiungere il cosiddetto "tetto di cristallo". Una criticita' trasversale a molte alte professioni per la quale la politica e la cultura devono ancora lavorare molto”. Molti sono stati i temi trattati da esperte, nel corso dell’incontro, che attestano come in tutta Italia stia crescendo la cultura di genere nell'esercizio della pratica medica, della diagnostica, della medicina territoriale, nella specialistica, nella farmacologia.
Pers12025.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 29 maggio ’12) – "Anche in Umbria la cultura di genere e delle pari opportunita' ha solcato, nella medicina territoriale, nuove strade sia nella prevenzione che nella formazione”. E’ quanto ha affermato l’assessore alle pari opportunità della Provincia di Perugia Ornella Bellini nel corso del convegno "Medicina di genere, pari opportunità" organizzato da ANAAO, Assomed ed Associazione Medici Dirigenti, . “Possiamo citare le esperienze pluridecennali dei consultori – ha sottolineato Bellini - la formazione pre e post parto, l'educazione alla genitorialità non meno che a conoscere e riconoscere le nuove malattie, a prevenirne altre connotate dal punto di vista di genere. Anche di fronte ad una societa' multietnica, il personale medico e paramedico adotta approcci e comportamenti coerenti ed adeguati alle diverse sensibilità. Mano a mano che la ricerca procede anche nella medicina specialistica sta avanzando quel concetto di cultura di genere che incide diversamente sulla nascita e sulla cura di alcune malattie. Insomma soprattutto tra le donne medico sta crescendo una forte attenzione rispetto a queste tematiche. C'e' tuttavia un punto che ancora penalizza fortemente le donne nella professione medica. Negli ultimi decenni sono sicuramente aumentate le donne medico ed il personale sanitario femminile. All'Università le studentesse in medicina prevalgono sugli studenti, ma di fronte a questi dati che comunque denotano emancipazione, se guardiamo alle apicalità professionali, troviamo soprattutto uomini. C'è quindi un gap che deve essere ancora colmato e che non ha come ostacoli le competenze o la disponibilità. E' un gap che risente di una professione tradizionalmente connessa nel nostro paese, al mondo maschile e che non permette ancora alle donne di raggiungere il cosiddetto "tetto di cristallo". Una criticita' trasversale a molte alte professioni per la quale la politica e la cultura devono ancora lavorare molto”. Molti sono stati i temi trattati da esperte, nel corso dell’incontro, che attestano come in tutta Italia stia crescendo la cultura di genere nell'esercizio della pratica medica, della diagnostica, della medicina territoriale, nella specialistica, nella farmacologia.
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