(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 novembre ’12) – “La giornata internazionale della lotta alla violenza sulle donne non può passare in silenzio. I numeri del fenomeno parlano da soli. Un omicidio su quattro avviene tra le mura domestiche. Sette casi di violenza su dieci hanno una donna come vittima della violenza. Il maggior numero di omicidi avviene al nord, ma anche centro e sud si posizionano su percentuali alte. E' in aumento il numero delle giovani vittime di violenza”. Lo afferma l’assessore alle pari opportunità della Provincia di Perugia Ornella Bellini la quale sostiene che “Siamo di fronte ad un fenomeno che sconta il raggiungimento di diritti mancati. Le leggi per proteggere le vittime ci sarebbero, ma non sono sufficienti. Dipendenza economica delle donne, inchieste malfatte, un sistema di istituzioni e regole frammentato, lungaggine dei processi ed inadeguata punizione dei colpevoli le rendono poco efficaci”.
“E le regole da sole – afferma Bellini - non bastano. E' necessario rimuovere gli ostacoli che incidono sull'occupazione femminile e sulla disparita' retributiva. Servono progetti educativi alla legalità ed al rispetto dei diritti umani tanto nelle scuole quanto tra la popolazione. Servono istituzioni che sappiano veicolare modelli paritari in tutte le loro azioni interne ed esterne. Servono sinergie tra tutti i soggetti coinvolti nella lotta alla violenza (magistratura, forze dell'ordine, aggregazioni sociali) affinché il fenomeno venga individuato e gestito prima che esploda”. “La firma della Convenzione di Instanbul da parte della ministra Fornero – conclude Bellini - e' un passo importante purché i sui contenuti non rimangano sulla carte. Dalla Convenzione devono discendere leggi che riconoscano effettivamente la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani ed una forma di discriminazione.
Pers12040.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 novembre ’12) – “La giornata internazionale della lotta alla violenza sulle donne non può passare in silenzio. I numeri del fenomeno parlano da soli. Un omicidio su quattro avviene tra le mura domestiche. Sette casi di violenza su dieci hanno una donna come vittima della violenza. Il maggior numero di omicidi avviene al nord, ma anche centro e sud si posizionano su percentuali alte. E' in aumento il numero delle giovani vittime di violenza”. Lo afferma l’assessore alle pari opportunità della Provincia di Perugia Ornella Bellini la quale sostiene che “Siamo di fronte ad un fenomeno che sconta il raggiungimento di diritti mancati. Le leggi per proteggere le vittime ci sarebbero, ma non sono sufficienti. Dipendenza economica delle donne, inchieste malfatte, un sistema di istituzioni e regole frammentato, lungaggine dei processi ed inadeguata punizione dei colpevoli le rendono poco efficaci”.
“E le regole da sole – afferma Bellini - non bastano. E' necessario rimuovere gli ostacoli che incidono sull'occupazione femminile e sulla disparita' retributiva. Servono progetti educativi alla legalità ed al rispetto dei diritti umani tanto nelle scuole quanto tra la popolazione. Servono istituzioni che sappiano veicolare modelli paritari in tutte le loro azioni interne ed esterne. Servono sinergie tra tutti i soggetti coinvolti nella lotta alla violenza (magistratura, forze dell'ordine, aggregazioni sociali) affinché il fenomeno venga individuato e gestito prima che esploda”. “La firma della Convenzione di Instanbul da parte della ministra Fornero – conclude Bellini - e' un passo importante purché i sui contenuti non rimangano sulla carte. Dalla Convenzione devono discendere leggi che riconoscano effettivamente la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani ed una forma di discriminazione.
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