(Cittadino e Provincia – Perugia 17 febbraio 2012) – Gli Stati Generali del Paese contro l’uso di sostanze stupefacenti da effettuare a Perugia dopo i dati e gli scoop nazionali che hanno ancora una volta dimostrato come il fenomeno sia fortemente radicato nel capoluogo umbro diventato scalo nazionale dello spaccio. Un segnale forte, quello del summit nazionale è stato direttamente ribadito dal consigliere del Pdl, Luigi Andreani, che ha portato in discussione l’allarme droga in Umbria nel Consiglio Provinciale di Perugia. “L’ex ministro Giovanardi – ha spiegato Andreani - aveva previsto questo evento e proprio nella nostra Perugia. Ora la formazione di Governo è cambiata e non ci sono rassicurazioni a riguardo. Spetto anche al nostro Consiglio coinvolgere tutte le istituzioni locali e il mondo sanitario per poter affrontare in modo corale un argomento drammatico che riguarda migliaia di famiglie”. Il capogruppo dell’Idv, Franco Granocchia si è detto sulla stessa linea dell’esponente dell’opposizione. “Nella precedente legislatura ero consigliere comunale a Perugia e quindi tante volte abbiamo affrontato l’emergenza droga: ora però chiedo un scatto in avanti che possa finalmente partorire soluzioni che vanno dai maggiori controlli – utilizzando anche i vigili e la polizia provinciale -, alle politiche di riduzione del danno fino ad arrivare fino ad un coordinamento con il Questore che sta svolgendo un importante opera di prevenzione e repressione. Bene anche la costituzione come parte civile del Comune nei processi per gravi fatti come il traffico internazionale della droga”. Il capogruppo del Pdl, Piero Sorcini, ha promosso un eventuale summit nazionale a Perugia ma allo stesso tempo ha invitato a togliere stavolta qualsiasi ideologie: “Non possiamo far finta di niente sulle colpe che hanno alimentato il connubio droga-clandestini. Quel poco di sicurezza garantita ad oggi spetta alle forze dell’ordine: mentre il Comune ha alimentato ghetti e spaccio sballando sia la politica urbanistica di città con forti speculazioni che quella sociale- sanitaria. Inoltre è stato indebolito il Centro storico, togliendo famiglie, servizi e alloggi per sudenti universitari provocando un così un vuoto che colmato dagli illeciti”. Anche Luca Baldelli del Prc chiede un intervento immediato ma non a scopo di lucro politico e rispettando maggiormente i cittadini di Perugia che non sono indifferenti a quello che accadendo” . Nel suo intervento il consigliere del Pdl Giampiero Panfili ha spiegato: “Perché il sindaco di Perugia, durante la famosa trasmissione, è caduto dalle nuvole? Non credo che non sapesse che Perugia è uno snodo internazionale della droga. Questa è molto radicata nel tessuto cittadino, vogliamo dimenticare i festini a base di cocaina? E’ ovunque e tocca tutte le professioni. E’ un male incurabile, va estirpato dalla base. Per quanto riguarda gli extracomunitari, c’è una sola soluzione: quelli che non riescono a dimostrare di avere uno stipendio, vanno espulsi”. Pessimista Edoardo Alunni del Pdl: “Non credo che sia possibilità di risolvere il problema, è tutto troppo difficile. Possiamo solo essere presenti il più possibile”. Laura Zampa del Pd ha invece ribadito: “Non penso mai che la droga possa essere un male incurabile, una via di uscita deve esserci. Bisogna lavorare tutti in grande sinergia per poter affrontare questa grande emergenza”. Il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha aggiunto: “La trasmissione di La 7 era volutamente artefatta: è in atto una campagna che tende ad offuscare Perugia. C’è comunque un problema serio: le leggi che fanno scarcerare lo spacciatore. All’ambasciatore tunisino, che ho incontrato di recente, ho fatto capire che le mele marce creano problemi a tutta la loro comunità, che è composta anche di gente che lavora e integrata. Possiamo lavorare con i tunisini per far sì che gli elementi negativi vengano isolati. Non sono comunque gli spacciatori ad imporre la droga: serve fare un controllo serrato nelle scuole e nei punti nevralgici collegati con i giovani. A Boccali ho detto che per questo siamo felici di mettere a disposizione la polizia provinciale. Necessario anche un controlli negli affitti degli appartamenti: non mi risulta che gli spacciatori vivano sotto i ponti. Visto che la Provincia serve? Mi si passi la battuta polemica: se le cancellano, il contributo della polizia provinciale verrà a mancare”. Luigi Andreani del Pdl, proponente dell’ordine del giorno, ha concluso gli interventi: “La discussione è stata coinvolgente e interessante. Ho un però un grande rammarico: l’anno scorso facemmo un convegno con il ministro Giovanardi e i dati forniti dal più grande esperto in materia, Serpelloni, parlavano chiaro. Nessuno invece ha fatto niente: quando si parla delle vita delle persone bisogna stare molto attenti. La situazione è veramente drammatica”. Il Consiglio ha infine votato di far passare lo scottante argomento in una speciale commissione consiliare permanente.
Oi12098. NB/MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 17 febbraio 2012) – Gli Stati Generali del Paese contro l’uso di sostanze stupefacenti da effettuare a Perugia dopo i dati e gli scoop nazionali che hanno ancora una volta dimostrato come il fenomeno sia fortemente radicato nel capoluogo umbro diventato scalo nazionale dello spaccio. Un segnale forte, quello del summit nazionale è stato direttamente ribadito dal consigliere del Pdl, Luigi Andreani, che ha portato in discussione l’allarme droga in Umbria nel Consiglio Provinciale di Perugia. “L’ex ministro Giovanardi – ha spiegato Andreani - aveva previsto questo evento e proprio nella nostra Perugia. Ora la formazione di Governo è cambiata e non ci sono rassicurazioni a riguardo. Spetto anche al nostro Consiglio coinvolgere tutte le istituzioni locali e il mondo sanitario per poter affrontare in modo corale un argomento drammatico che riguarda migliaia di famiglie”. Il capogruppo dell’Idv, Franco Granocchia si è detto sulla stessa linea dell’esponente dell’opposizione. “Nella precedente legislatura ero consigliere comunale a Perugia e quindi tante volte abbiamo affrontato l’emergenza droga: ora però chiedo un scatto in avanti che possa finalmente partorire soluzioni che vanno dai maggiori controlli – utilizzando anche i vigili e la polizia provinciale -, alle politiche di riduzione del danno fino ad arrivare fino ad un coordinamento con il Questore che sta svolgendo un importante opera di prevenzione e repressione. Bene anche la costituzione come parte civile del Comune nei processi per gravi fatti come il traffico internazionale della droga”. Il capogruppo del Pdl, Piero Sorcini, ha promosso un eventuale summit nazionale a Perugia ma allo stesso tempo ha invitato a togliere stavolta qualsiasi ideologie: “Non possiamo far finta di niente sulle colpe che hanno alimentato il connubio droga-clandestini. Quel poco di sicurezza garantita ad oggi spetta alle forze dell’ordine: mentre il Comune ha alimentato ghetti e spaccio sballando sia la politica urbanistica di città con forti speculazioni che quella sociale- sanitaria. Inoltre è stato indebolito il Centro storico, togliendo famiglie, servizi e alloggi per sudenti universitari provocando un così un vuoto che colmato dagli illeciti”. Anche Luca Baldelli del Prc chiede un intervento immediato ma non a scopo di lucro politico e rispettando maggiormente i cittadini di Perugia che non sono indifferenti a quello che accadendo” . Nel suo intervento il consigliere del Pdl Giampiero Panfili ha spiegato: “Perché il sindaco di Perugia, durante la famosa trasmissione, è caduto dalle nuvole? Non credo che non sapesse che Perugia è uno snodo internazionale della droga. Questa è molto radicata nel tessuto cittadino, vogliamo dimenticare i festini a base di cocaina? E’ ovunque e tocca tutte le professioni. E’ un male incurabile, va estirpato dalla base. Per quanto riguarda gli extracomunitari, c’è una sola soluzione: quelli che non riescono a dimostrare di avere uno stipendio, vanno espulsi”. Pessimista Edoardo Alunni del Pdl: “Non credo che sia possibilità di risolvere il problema, è tutto troppo difficile. Possiamo solo essere presenti il più possibile”. Laura Zampa del Pd ha invece ribadito: “Non penso mai che la droga possa essere un male incurabile, una via di uscita deve esserci. Bisogna lavorare tutti in grande sinergia per poter affrontare questa grande emergenza”. Il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha aggiunto: “La trasmissione di La 7 era volutamente artefatta: è in atto una campagna che tende ad offuscare Perugia. C’è comunque un problema serio: le leggi che fanno scarcerare lo spacciatore. All’ambasciatore tunisino, che ho incontrato di recente, ho fatto capire che le mele marce creano problemi a tutta la loro comunità, che è composta anche di gente che lavora e integrata. Possiamo lavorare con i tunisini per far sì che gli elementi negativi vengano isolati. Non sono comunque gli spacciatori ad imporre la droga: serve fare un controllo serrato nelle scuole e nei punti nevralgici collegati con i giovani. A Boccali ho detto che per questo siamo felici di mettere a disposizione la polizia provinciale. Necessario anche un controlli negli affitti degli appartamenti: non mi risulta che gli spacciatori vivano sotto i ponti. Visto che la Provincia serve? Mi si passi la battuta polemica: se le cancellano, il contributo della polizia provinciale verrà a mancare”. Luigi Andreani del Pdl, proponente dell’ordine del giorno, ha concluso gli interventi: “La discussione è stata coinvolgente e interessante. Ho un però un grande rammarico: l’anno scorso facemmo un convegno con il ministro Giovanardi e i dati forniti dal più grande esperto in materia, Serpelloni, parlavano chiaro. Nessuno invece ha fatto niente: quando si parla delle vita delle persone bisogna stare molto attenti. La situazione è veramente drammatica”. Il Consiglio ha infine votato di far passare lo scottante argomento in una speciale commissione consiliare permanente.
Oi12098. NB/MLF