Guasticchi: "Sì a cabina di regia pubblica e privata per vigilare sulla situazione. La centralitàdel credito umbro va difesa"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 settembre 2013 – L’Abi (Associazione bancaria italiana) ha formalizzato, in questi giorni, la disdetta anticipata del contratto dei bancari la cui scadenza sarebbe stata il prossimo giugno 2014. Ed è proprio su questa vicenda che interviene il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, ma lo fa anche nelle ulteriori vesti di Presidente Upi Umbria e quadro direttivo di un importante istituto di credito della nostra regione, e pertanto conoscitore da vicino delle problematiche della categoria. “Le istituzioni sono vicine a tutti i dipendenti del settore bancario – ha affermato – che in questo momento, al pari di altre categorie di lavoratori, sta attraversando un periodo difficile per la crisi economica tuttora in corso”. Sulla decisione “unilaterale e senza la minima partecipazione sindacale” da parte dell’Abi si è espresso Guasticchi, appoggiando appieno le prese di posizione delle segreterie sindacali regionali (Fabi, Fiba Cisl, CGIL Fisac, Ugl credito, Uilca) che in un incontro con i giornalisti hanno espresso “il loro disappunto per la situazione bancaria che si viene affermando nella realtà regionale”. Da parte di Guasticchi la piena disponibilità di far parte della cabina di regia regionale, pubblica e privata, insieme alle altre istituzioni regionale, Fondazioni, Associazioni di categoria, le forze della società civile, come chiesto dalle rappresentanze sindacali, per affrontare questa vicenda che investe tanti dipendenti e le loro famiglie”. A tal proposito Guasticchi apre ai sindacati per un incontro, da tenersi a breve, anche all’inizio della prossima settimana. Il perché di tanta urgenza è giustificato dall’importanza che questo settore assume per l’economia non solo dei privati cittadini ma anche per le aziende che quotidianamente devono fare i conti con un settore in profonda trasformazione. “Un settore – aggiunge – che nella nostra regione sta perdendo i centri decisionali che creano problemi organizzativi per i dipendenti che spesso sono costretti trasferirsi altrove per mantenere il posto di lavoro, ma anche per gli imprenditori che non hanno più un punto di riferimento per la loro attività con conseguenti notevoli ripercussioni”. “La perdita di riferimento di una centralità del credito umbro – conclude Guasticchi – apre la strada a possibili tentativi di speculazione. È per questi motivi che occorre agire in fretta”.
Eco130013.Port/GG/RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 settembre 2013 – L’Abi (Associazione bancaria italiana) ha formalizzato, in questi giorni, la disdetta anticipata del contratto dei bancari la cui scadenza sarebbe stata il prossimo giugno 2014. Ed è proprio su questa vicenda che interviene il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, ma lo fa anche nelle ulteriori vesti di Presidente Upi Umbria e quadro direttivo di un importante istituto di credito della nostra regione, e pertanto conoscitore da vicino delle problematiche della categoria. “Le istituzioni sono vicine a tutti i dipendenti del settore bancario – ha affermato – che in questo momento, al pari di altre categorie di lavoratori, sta attraversando un periodo difficile per la crisi economica tuttora in corso”. Sulla decisione “unilaterale e senza la minima partecipazione sindacale” da parte dell’Abi si è espresso Guasticchi, appoggiando appieno le prese di posizione delle segreterie sindacali regionali (Fabi, Fiba Cisl, CGIL Fisac, Ugl credito, Uilca) che in un incontro con i giornalisti hanno espresso “il loro disappunto per la situazione bancaria che si viene affermando nella realtà regionale”. Da parte di Guasticchi la piena disponibilità di far parte della cabina di regia regionale, pubblica e privata, insieme alle altre istituzioni regionale, Fondazioni, Associazioni di categoria, le forze della società civile, come chiesto dalle rappresentanze sindacali, per affrontare questa vicenda che investe tanti dipendenti e le loro famiglie”. A tal proposito Guasticchi apre ai sindacati per un incontro, da tenersi a breve, anche all’inizio della prossima settimana. Il perché di tanta urgenza è giustificato dall’importanza che questo settore assume per l’economia non solo dei privati cittadini ma anche per le aziende che quotidianamente devono fare i conti con un settore in profonda trasformazione. “Un settore – aggiunge – che nella nostra regione sta perdendo i centri decisionali che creano problemi organizzativi per i dipendenti che spesso sono costretti trasferirsi altrove per mantenere il posto di lavoro, ma anche per gli imprenditori che non hanno più un punto di riferimento per la loro attività con conseguenti notevoli ripercussioni”. “La perdita di riferimento di una centralità del credito umbro – conclude Guasticchi – apre la strada a possibili tentativi di speculazione. È per questi motivi che occorre agire in fretta”.
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