Per l'assessore Roberto Bertini occorre "trovare forme unificanti per valorizzare la complessitÃÂ del nostro territorio". Si lavora ad una grande fiera del biologico
(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 agosto 2009 - “La grande risorsa sulla quale far ripartire l’Umbria è il turismo. Bisogna mettere in campo idee che riescano a vendere la complessità della nostra regione. Voglio dire che abbiamo tanto da offrire dal punto di vista ambientale, storico ed artistico. Un “tanto” che se non viene organizzato da percorsi tematici e culturali rischia di non mostrare appieno le immense ricchezze di cui disponiamo”. La riflessione è dell’assessore provinciale al turismo, Sport, Agricoltura, controllo costruzioni e protezione civile Roberto Bertini. “E’ tanto vero quello che dico – continua l’esponente della Giunta Guasticchi – che il nostro patrimonio è spesso sconosciuto a migliaia di umbri. Quindi c’è un lavoro interno ed esterno alla regione da compiere per sviluppare questa miniera ancora in gran parte inesplorata. La Provincia intende quindi lavorare con i territori per costruire progetti di area vasta che rispondano alle caratteristiche che ho detto prima. C’è un lavoro generale da fare, ma ci sono anche aspetti particolari da curare. Uno dei più importanti è il legame con lo sport. Stiamo iniziando a prendere contatti con le varie federazioni per fare in modo che grandi manifestazioni nazionali facciano tappa in Umbria. Ma ci sono pratiche che si legano direttamente ai flussi turistici e che possono essere un filone da sfruttare. Penso alla caccia e al fenomeno dell’agriturismo in aziende faunistiche, penso alla pesca e ad impianti come quello di Umbertide, alle zone no kill, al lago Trasimeno, alla vela sul lago, al deltaplano e a discipline similari sui nostri monti. Cose che già esistono, ma che possono essere meglio pubblicizzate e potenziate. Infine penso a terreni nuovi nei quali la sinergia tra pubblico e privato potrebbe produrre effetti positivi. E’ il caso dell’ippica che può avere un nuovo sviluppo in chiave agrituristica, ma anche in chiave agonistica con la realizzazione di un ippodromo. Offrire occasioni e servizi, ma anche manufatti. Parlo naturalmente dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’agricoltura. Qui bisogna lavorare in profondità. La Provincia sta studiando di organizzare un grande evento, una manifestazione di alto livello per il settore. Parlo di una grande vetrina dei prodotti biologici. Promuovere, ma anche salvaguardare. Per questo organizzare una rete efficiente di protezione civile, diventa indispensabile, in un’area a grande rischio sismico. Il nostro compito è quello di stimolare, indirizzare e aiutare i comuni a realizzare un loro piano specifico. Inizieremo da una icona delle zone terremotate : Nocera Umbra. Partiremo da lì a Settembre per iniziare un lungo viaggio che dovrà terminare con una copertura totale del territorio. L’obbiettivo è portare sicurezza, avere un progetto preciso di cosa si deve fare, in situazioni di emergenza, in ogni luogo della nostra Provincia. Infine, in linea con i propositi che ci siamo dati dal momento del nostro insediamento, voglio ribadire che tutto questo dovrà essere fatto attraverso lo strumento della partecipazione, con un contatto diretto con istituzioni, società civile e cittadini. La Provincia non vuole più essere una realtà sconosciuta, ma un ente vissuto dal territorio”.
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(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 agosto 2009 - “La grande risorsa sulla quale far ripartire l’Umbria è il turismo. Bisogna mettere in campo idee che riescano a vendere la complessità della nostra regione. Voglio dire che abbiamo tanto da offrire dal punto di vista ambientale, storico ed artistico. Un “tanto” che se non viene organizzato da percorsi tematici e culturali rischia di non mostrare appieno le immense ricchezze di cui disponiamo”. La riflessione è dell’assessore provinciale al turismo, Sport, Agricoltura, controllo costruzioni e protezione civile Roberto Bertini. “E’ tanto vero quello che dico – continua l’esponente della Giunta Guasticchi – che il nostro patrimonio è spesso sconosciuto a migliaia di umbri. Quindi c’è un lavoro interno ed esterno alla regione da compiere per sviluppare questa miniera ancora in gran parte inesplorata. La Provincia intende quindi lavorare con i territori per costruire progetti di area vasta che rispondano alle caratteristiche che ho detto prima. C’è un lavoro generale da fare, ma ci sono anche aspetti particolari da curare. Uno dei più importanti è il legame con lo sport. Stiamo iniziando a prendere contatti con le varie federazioni per fare in modo che grandi manifestazioni nazionali facciano tappa in Umbria. Ma ci sono pratiche che si legano direttamente ai flussi turistici e che possono essere un filone da sfruttare. Penso alla caccia e al fenomeno dell’agriturismo in aziende faunistiche, penso alla pesca e ad impianti come quello di Umbertide, alle zone no kill, al lago Trasimeno, alla vela sul lago, al deltaplano e a discipline similari sui nostri monti. Cose che già esistono, ma che possono essere meglio pubblicizzate e potenziate. Infine penso a terreni nuovi nei quali la sinergia tra pubblico e privato potrebbe produrre effetti positivi. E’ il caso dell’ippica che può avere un nuovo sviluppo in chiave agrituristica, ma anche in chiave agonistica con la realizzazione di un ippodromo. Offrire occasioni e servizi, ma anche manufatti. Parlo naturalmente dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’agricoltura. Qui bisogna lavorare in profondità. La Provincia sta studiando di organizzare un grande evento, una manifestazione di alto livello per il settore. Parlo di una grande vetrina dei prodotti biologici. Promuovere, ma anche salvaguardare. Per questo organizzare una rete efficiente di protezione civile, diventa indispensabile, in un’area a grande rischio sismico. Il nostro compito è quello di stimolare, indirizzare e aiutare i comuni a realizzare un loro piano specifico. Inizieremo da una icona delle zone terremotate : Nocera Umbra. Partiremo da lì a Settembre per iniziare un lungo viaggio che dovrà terminare con una copertura totale del territorio. L’obbiettivo è portare sicurezza, avere un progetto preciso di cosa si deve fare, in situazioni di emergenza, in ogni luogo della nostra Provincia. Infine, in linea con i propositi che ci siamo dati dal momento del nostro insediamento, voglio ribadire che tutto questo dovrà essere fatto attraverso lo strumento della partecipazione, con un contatto diretto con istituzioni, società civile e cittadini. La Provincia non vuole più essere una realtà sconosciuta, ma un ente vissuto dal territorio”.
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