"Dove è possibile, dove ci sono le condizioni, dove si riesce ad instaurare rapporti istituzionali di collaborazione stretta con i Comuni e le autoritàdel settore, la scelta della realizzazioni di poli scolastici avràdalla Provincia una corsia preferenziale"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 29 agosto – 2009 - “Dove è possibile, dove ci sono le condizioni, dove si riesce ad instaurare rapporti istituzionali di collaborazione stretta con i Comuni e le autorità del settore, la scelta della realizzazioni di poli scolastici avrà dalla Provincia una corsia preferenziale”. A dirlo è l’assessore provinciale all’edilizia scolastica Piero Mignini, che aggiunge : “Mettere più scuole in uno stesso posto significa ridurre costi, avere più strutture a disposizione della didattica e favorire un sistema integrato di servizi, a cominciare da quello di trasporto, meno onerose e più efficiente. E’ In questa ottica che stiamo lavorando su una ipotesi che coinvolga il capoluogo. Il luogo sul quale ci stiamo indirizzando è Pian di Massiano. L’iniziativa riguarderebbe, in primo luogo, l’eventuale costruzione di una nuova sede del liceo scientifico “Alessi”. Nel caso, avremmo un’area in cui sarebbero concentrati 4 istituti superiori, due dei quali a diretto contatto con il minimetro e tutti con indirizzi tecnico – scientifici. Un’operazione di semplificazione, di razionalizzazione e di miglioramento complessivo dell’offerta scolastica. Naturalmente, questa e altre iniziative simili, dipenderanno dalle risorse che potremo mettere in campo. Per quanto ci riguarda ci impegneremo, nelle pieghe del nostro magro bilancio, per reperire risorse da indirizzare allo scopo. Ma è chiaro che, in questo settore, occorre la messa in campo di un piano straordinario del Governo. La scuola è uno degli elementi fondamentali della società e non può essere esclusivamente caricata sulle spalle degli enti locali. Perché non c’è solo la razionalizzazione, ma anche la costante opera di messa in sicurezza degli edifici. Dalle nostre parti, per fortuna, non esistono situazioni di criticità o di pericolo. Ma i Governi sfornano continuamente nuove norme che costringono gli enti preposti ad adeguarsi alla legge. Nuove norme naturalmente prive di risorse. Ma, nonostante questo, non resteremo inerti e continueremo nel quotidiano lavoro di messa in assoluta sicurezza di tutti gli edifici di nostra competenza, che, come noto, in materia di edilizia scolastica, sono più di 100. Ma oltre alle scuole noi abbiamo un patrimonio importante da salvaguardare. Isole, ville e immobili vari. La linea che intendiamo adottare è quella di rendere il patrimonio della Provincia una risorsa e non un costo. Alcune indicazioni sono già in campo. Ne ha già parlato il Presidente Guasticchi. Ma ne stiamo elaborando delle altre con l’ausilio dei tecnici del settore. penso che la via maestra debba essere comunque quella di organizzare “appalti di idee”, per il suo utilizzo, coinvolgendo esperti e tutti i soggetti che possono essere interessati. Credo quindi, che l’argomento, per la sua complessità e per la sua ricaduta in termini economici e sociali, debba essere, necessariamente, oggetto di una o più riflessioni da parte dell’intera Giunta Provinciale e dello stesso Consiglio. Infine, rispetto ai compiti che mi sono stati affidati, mi compete, in materia di rapporti istituzionali, di mettere in campo iniziative e comportamenti che possano rilanciare il ruolo della Provincia come ente di collegamento tra Regione e Comuni, per farne il perno della messa in rete di tutte le sinergie pubbliche.
Esp0973.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 29 agosto – 2009 - “Dove è possibile, dove ci sono le condizioni, dove si riesce ad instaurare rapporti istituzionali di collaborazione stretta con i Comuni e le autorità del settore, la scelta della realizzazioni di poli scolastici avrà dalla Provincia una corsia preferenziale”. A dirlo è l’assessore provinciale all’edilizia scolastica Piero Mignini, che aggiunge : “Mettere più scuole in uno stesso posto significa ridurre costi, avere più strutture a disposizione della didattica e favorire un sistema integrato di servizi, a cominciare da quello di trasporto, meno onerose e più efficiente. E’ In questa ottica che stiamo lavorando su una ipotesi che coinvolga il capoluogo. Il luogo sul quale ci stiamo indirizzando è Pian di Massiano. L’iniziativa riguarderebbe, in primo luogo, l’eventuale costruzione di una nuova sede del liceo scientifico “Alessi”. Nel caso, avremmo un’area in cui sarebbero concentrati 4 istituti superiori, due dei quali a diretto contatto con il minimetro e tutti con indirizzi tecnico – scientifici. Un’operazione di semplificazione, di razionalizzazione e di miglioramento complessivo dell’offerta scolastica. Naturalmente, questa e altre iniziative simili, dipenderanno dalle risorse che potremo mettere in campo. Per quanto ci riguarda ci impegneremo, nelle pieghe del nostro magro bilancio, per reperire risorse da indirizzare allo scopo. Ma è chiaro che, in questo settore, occorre la messa in campo di un piano straordinario del Governo. La scuola è uno degli elementi fondamentali della società e non può essere esclusivamente caricata sulle spalle degli enti locali. Perché non c’è solo la razionalizzazione, ma anche la costante opera di messa in sicurezza degli edifici. Dalle nostre parti, per fortuna, non esistono situazioni di criticità o di pericolo. Ma i Governi sfornano continuamente nuove norme che costringono gli enti preposti ad adeguarsi alla legge. Nuove norme naturalmente prive di risorse. Ma, nonostante questo, non resteremo inerti e continueremo nel quotidiano lavoro di messa in assoluta sicurezza di tutti gli edifici di nostra competenza, che, come noto, in materia di edilizia scolastica, sono più di 100. Ma oltre alle scuole noi abbiamo un patrimonio importante da salvaguardare. Isole, ville e immobili vari. La linea che intendiamo adottare è quella di rendere il patrimonio della Provincia una risorsa e non un costo. Alcune indicazioni sono già in campo. Ne ha già parlato il Presidente Guasticchi. Ma ne stiamo elaborando delle altre con l’ausilio dei tecnici del settore. penso che la via maestra debba essere comunque quella di organizzare “appalti di idee”, per il suo utilizzo, coinvolgendo esperti e tutti i soggetti che possono essere interessati. Credo quindi, che l’argomento, per la sua complessità e per la sua ricaduta in termini economici e sociali, debba essere, necessariamente, oggetto di una o più riflessioni da parte dell’intera Giunta Provinciale e dello stesso Consiglio. Infine, rispetto ai compiti che mi sono stati affidati, mi compete, in materia di rapporti istituzionali, di mettere in campo iniziative e comportamenti che possano rilanciare il ruolo della Provincia come ente di collegamento tra Regione e Comuni, per farne il perno della messa in rete di tutte le sinergie pubbliche.
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