Si rafforza l’impegno della Provincia per la sicurezza degli studenti
(Cittadino e Provincia) – Giano dell’Umbria, 7 luglio ‘23 – Una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva. Sono questi i criteri che porteranno alla realizzazione del nuovo edificio dell’Istituto secondario di secondo grado IPC di Giano dell’Umbria.
La Provincia di Perugia ha infatti ottenuto un finanziamento, pari a € 3.456.000,00, per l’attuazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici”.
Il progetto, che prevede la demolizione e la ricostruzione dell’edificio, è stato presentato questa mattina, all’interno della sede scolastica stessa, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, affiancata dalla consigliera delegata in materia, Erika Borghesi, e dal dirigente del Servizio progettazione edilizia, Andrea Rapicetta, il sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli, il dirigente scolastico dell’I.O. Giano-Bastardo, Maurizio Madonia Ferraro, i due progettisti, Stefano e Antonio Scalabrino, e i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, tra cui Miriam Lepore che cura le campagne di comunicazione dei progetti finanziati nell’ambito del PNNR, legati alla riqualificazione delle scuole.
“Abbiamo deciso di investire energie e risorse in un progetto che il Ministero ha voluto premiare e ne siamo orgogliosi – ha detto la presidente Proietti -. Questo spazio presto si trasformerà in un edificio innovativo, a consumo di energia zero, con delle soluzioni assolutamente innovative. Accanto a questo un’altra parte del complesso, che è la palazzina risalente agli anni Venti, dove si trovavano gli uffici della centrale termoelettrica, verrà mantenuta e riqualificata con altri fondi. Diventeranno così due corpi di un unico campus, con uno spazio aperto di collegamento, che vivrà anche oltre l’orario scolastico, per dare sia ai ragazzi che alla comunità la possibilità di vivere questo luogo e tenerlo vivo. Protagonisti di questo traguardo saranno i giovani che da qui, auspichiamo, spiccheranno il volo verso il loro futuro professionale. Crediamo – ha concluso la presidente - che questo possa diventare un progetto pilota per le nostre scuole, puntando sulla scuola che è il nostro futuro già nel presente”.
Soddisfatto, il dirigente scolastico Madonia Ferraro si è soffermato sulla capacità del nuovo edificio di potenziare l’offerta formativa, ritenendo l’intervento un valido strumento per creare nuove opportunità e sinergie.
La proposta mira alla realizzazione di una nuova scuola, mediante sostituzione edilizia, che stimoli per forma con le sue spazialità l’incontro fra le persone e lo scambio delle idee in una dimensione di relazione visiva con il contesto.
Dopo l’intervento di demolizione si passerà alla ricostruzione di un edificio che consegua un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito NZEB (nearly zero energy building), previsto dalla normativa italiana.
L’idea alla base è quella di immaginare una scuola attiva, un vero e proprio hub culturale che condivida con il contesto e la città funzioni e spazi, come ad esempio eventi socio-culturali, esposizioni pubbliche e tanto altro ancora.
La Provincia sta lavorando a pieno ritmo con l’obiettivo di rispettare le stringenti tempistiche dettate dal finanziamento, le quali impongono l’avvio dei lavori entro il 31 marzo 2024 e la relativa conclusione entro il 31 marzo 2026.
L’ingresso principale alla nuova scuola avverrà dallo spazio pavimentato prospiciente gli edifici scolastici. Esso sarà un elemento che identificherà un sistema di spazi aperti capaci non solo di accogliere ed ordinare le relazioni tra i diversi edifici, ma anche trasformarlo in un luogo dello stare, destinato all’incontro quotidiano dei ragazzi fino a divenire spazio di aggregazione sociale, destinato alle iniziative culturali aperte alla vita della comunità.
La forma e l’organizzazione dell’edificio scolastico sono volti a valorizzare il plesso ospitante l’I.P.I.A., che risale agli anni 1930 ed avente valenza storica.
All’interno dell’edificio gli spazi godranno di un elevato livello di accessibilità. Il polo di servizio al quartiere comprende la sala polivalente/biblioteca con accesso indipendente anche fuori dall’orario scolastico. Gli spazi a piano terra con i laboratori didattici, previsti dal programma funzionale, potranno essere usati in molti modi (piccole mostre, workshop, ecc.) e aggregabili tra loro con pareti mobili. Gli ulteriori laboratori al piano primo potranno ospitare attività didattiche o consentire accorpamenti con la massima flessibilità d’uso. Le aule destinate alla didattica, sono previste al terzo livello.
L’accessibilità e la fruibilità degli spazi sarà garantita anche per gli utenti con difficoltà motorie, ipovedenti e con disabilità in generale.
Esp23014.IC
(Cittadino e Provincia) – Giano dell’Umbria, 7 luglio ‘23 – Una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva. Sono questi i criteri che porteranno alla realizzazione del nuovo edificio dell’Istituto secondario di secondo grado IPC di Giano dell’Umbria.
La Provincia di Perugia ha infatti ottenuto un finanziamento, pari a € 3.456.000,00, per l’attuazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici”.
Il progetto, che prevede la demolizione e la ricostruzione dell’edificio, è stato presentato questa mattina, all’interno della sede scolastica stessa, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, affiancata dalla consigliera delegata in materia, Erika Borghesi, e dal dirigente del Servizio progettazione edilizia, Andrea Rapicetta, il sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli, il dirigente scolastico dell’I.O. Giano-Bastardo, Maurizio Madonia Ferraro, i due progettisti, Stefano e Antonio Scalabrino, e i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, tra cui Miriam Lepore che cura le campagne di comunicazione dei progetti finanziati nell’ambito del PNNR, legati alla riqualificazione delle scuole.
“Abbiamo deciso di investire energie e risorse in un progetto che il Ministero ha voluto premiare e ne siamo orgogliosi – ha detto la presidente Proietti -. Questo spazio presto si trasformerà in un edificio innovativo, a consumo di energia zero, con delle soluzioni assolutamente innovative. Accanto a questo un’altra parte del complesso, che è la palazzina risalente agli anni Venti, dove si trovavano gli uffici della centrale termoelettrica, verrà mantenuta e riqualificata con altri fondi. Diventeranno così due corpi di un unico campus, con uno spazio aperto di collegamento, che vivrà anche oltre l’orario scolastico, per dare sia ai ragazzi che alla comunità la possibilità di vivere questo luogo e tenerlo vivo. Protagonisti di questo traguardo saranno i giovani che da qui, auspichiamo, spiccheranno il volo verso il loro futuro professionale. Crediamo – ha concluso la presidente - che questo possa diventare un progetto pilota per le nostre scuole, puntando sulla scuola che è il nostro futuro già nel presente”.
Soddisfatto, il dirigente scolastico Madonia Ferraro si è soffermato sulla capacità del nuovo edificio di potenziare l’offerta formativa, ritenendo l’intervento un valido strumento per creare nuove opportunità e sinergie.
La proposta mira alla realizzazione di una nuova scuola, mediante sostituzione edilizia, che stimoli per forma con le sue spazialità l’incontro fra le persone e lo scambio delle idee in una dimensione di relazione visiva con il contesto.
Dopo l’intervento di demolizione si passerà alla ricostruzione di un edificio che consegua un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito NZEB (nearly zero energy building), previsto dalla normativa italiana.
L’idea alla base è quella di immaginare una scuola attiva, un vero e proprio hub culturale che condivida con il contesto e la città funzioni e spazi, come ad esempio eventi socio-culturali, esposizioni pubbliche e tanto altro ancora.
La Provincia sta lavorando a pieno ritmo con l’obiettivo di rispettare le stringenti tempistiche dettate dal finanziamento, le quali impongono l’avvio dei lavori entro il 31 marzo 2024 e la relativa conclusione entro il 31 marzo 2026.
L’ingresso principale alla nuova scuola avverrà dallo spazio pavimentato prospiciente gli edifici scolastici. Esso sarà un elemento che identificherà un sistema di spazi aperti capaci non solo di accogliere ed ordinare le relazioni tra i diversi edifici, ma anche trasformarlo in un luogo dello stare, destinato all’incontro quotidiano dei ragazzi fino a divenire spazio di aggregazione sociale, destinato alle iniziative culturali aperte alla vita della comunità.
La forma e l’organizzazione dell’edificio scolastico sono volti a valorizzare il plesso ospitante l’I.P.I.A., che risale agli anni 1930 ed avente valenza storica.
All’interno dell’edificio gli spazi godranno di un elevato livello di accessibilità. Il polo di servizio al quartiere comprende la sala polivalente/biblioteca con accesso indipendente anche fuori dall’orario scolastico. Gli spazi a piano terra con i laboratori didattici, previsti dal programma funzionale, potranno essere usati in molti modi (piccole mostre, workshop, ecc.) e aggregabili tra loro con pareti mobili. Gli ulteriori laboratori al piano primo potranno ospitare attività didattiche o consentire accorpamenti con la massima flessibilità d’uso. Le aule destinate alla didattica, sono previste al terzo livello.
L’accessibilità e la fruibilità degli spazi sarà garantita anche per gli utenti con difficoltà motorie, ipovedenti e con disabilità in generale.
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