(Cittadino e Provincia) – Perugia 21 febbraio 2012 - Attraverso un apposito ordine del giorno il Consigliere Provinciale di FLI, Valerio Bazzoffia, chiede che la Provincia di Perugia si faccia promotrice per fare chiarezza sull’iter autorizzativo e sulle garanzie di controllo in merito alle costruzioni di centrali a biomasse. “Le recenti vicende della centrale di Costano – afferma Bazzoffia in una nota - hanno portato alla luce alcune problematiche inerenti l’interpretazione delle norme che regolamentano l’intero settore; Regione, Provincia e Comuni hanno l'esigenza ed il dovere di dare risposte precise sia ai cittadini, sia alle imprese che intendono investire nel settore. Va ricordato che la produzione di energia elettrica da una fonte alternativa e rinnovabile, quale il biogas, è un opportunità di lavoro e di riqualificazione di un comparto, quale quello agricolo-zootecnico, che ha bisogno proprio in questo momento storico, di nuove prospettive. L’intera partita, però, si scontra con la diffidenza della collettività, che pone la produzione di biogas alla stregua di un industria insalubre. Per questo motivo, – conclude Bazzoffia - la politica ha il dovere di fare chiarezza nel merito, tanto più che dopo la bocciatura del nucleare, va ricercata quanto prima la via maestra che porta alla produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Gc12059.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 21 febbraio 2012 - Attraverso un apposito ordine del giorno il Consigliere Provinciale di FLI, Valerio Bazzoffia, chiede che la Provincia di Perugia si faccia promotrice per fare chiarezza sull’iter autorizzativo e sulle garanzie di controllo in merito alle costruzioni di centrali a biomasse. “Le recenti vicende della centrale di Costano – afferma Bazzoffia in una nota - hanno portato alla luce alcune problematiche inerenti l’interpretazione delle norme che regolamentano l’intero settore; Regione, Provincia e Comuni hanno l'esigenza ed il dovere di dare risposte precise sia ai cittadini, sia alle imprese che intendono investire nel settore. Va ricordato che la produzione di energia elettrica da una fonte alternativa e rinnovabile, quale il biogas, è un opportunità di lavoro e di riqualificazione di un comparto, quale quello agricolo-zootecnico, che ha bisogno proprio in questo momento storico, di nuove prospettive. L’intera partita, però, si scontra con la diffidenza della collettività, che pone la produzione di biogas alla stregua di un industria insalubre. Per questo motivo, – conclude Bazzoffia - la politica ha il dovere di fare chiarezza nel merito, tanto più che dopo la bocciatura del nucleare, va ricercata quanto prima la via maestra che porta alla produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Gc12059.red