Si chiama Equality Pays Off l’iniziativa lanciata dalla Commissione europea per promuovere i talenti femminili nel mercato lavorativo europeo. Il programma, promosso dalla Dg giustizia, si rivolge alle grandi aziende europee con l’intento di soddisfare la crescente richiesta di lavoratori qualificati, a fronte di un’offerta spesso insufficiente. La soluzione proposta è la seguente: assumere lavoratrici di talento, spesso lasciate nell’ombra, promuovendo l’eguaglianza retributiva tra donne e uomini, a favore della crescita dell’Ue.
I cambiamenti demografici in corso (calo delle nasciate, aumento delle persone anziane, ecc.) e la carenza di personale specializzato rappresentano ostacoli rilevanti per la crescita del mercato Ue. Non solo. Si deve tener conto anche del sotto-utilizzo del potenziale lavorativo delle donne, che costituiscono il 59 per cento della forza lavoro nell’Ue (a fronte del 70 per cento degli uomini).
Si tratta di lavoratrici che difficilmente riescono a sedersi nei CdA delle aziende europee (solo il 14 per cento dei posti è ricoperto da donne) e il cui stipendio stenta ancora ad eguagliare quello dei colleghi uomini, a parità di mansione e di professione (il gender pay gap, divario salariale, è del 16 per cento).
In tale contesto, l’iniziativa Equality Pays Off intende porre fine a queste disuguaglianze sostenendo gli imprenditori europei nello sfruttamento dei talenti delle lavoratrici. A tal fine, il progetto contribuirà ad accrescere la consapevolezza sul concetto di eguaglianza uomo-donna nel mondo del lavoro fornendo assistenza, attraverso vari strumenti, alle aziende di 34 paesi europei, compresa l’Italia.
Pubblicato il 5 settembre 2012
Si chiama Equality Pays Off l’iniziativa lanciata dalla Commissione europea per promuovere i talenti femminili nel mercato lavorativo europeo. Il programma, promosso dalla Dg giustizia, si rivolge alle grandi aziende europee con l’intento di soddisfare la crescente richiesta di lavoratori qualificati, a fronte di un’offerta spesso insufficiente. La soluzione proposta è la seguente: assumere lavoratrici di talento, spesso lasciate nell’ombra, promuovendo l’eguaglianza retributiva tra donne e uomini, a favore della crescita dell’Ue.
I cambiamenti demografici in corso (calo delle nasciate, aumento delle persone anziane, ecc.) e la carenza di personale specializzato rappresentano ostacoli rilevanti per la crescita del mercato Ue. Non solo. Si deve tener conto anche del sotto-utilizzo del potenziale lavorativo delle donne, che costituiscono il 59 per cento della forza lavoro nell’Ue (a fronte del 70 per cento degli uomini).
Si tratta di lavoratrici che difficilmente riescono a sedersi nei CdA delle aziende europee (solo il 14 per cento dei posti è ricoperto da donne) e il cui stipendio stenta ancora ad eguagliare quello dei colleghi uomini, a parità di mansione e di professione (il gender pay gap, divario salariale, è del 16 per cento).
In tale contesto, l’iniziativa Equality Pays Off intende porre fine a queste disuguaglianze sostenendo gli imprenditori europei nello sfruttamento dei talenti delle lavoratrici. A tal fine, il progetto contribuirà ad accrescere la consapevolezza sul concetto di eguaglianza uomo-donna nel mondo del lavoro fornendo assistenza, attraverso vari strumenti, alle aziende di 34 paesi europei, compresa l’Italia.
Pubblicato il 5 settembre 2012