Presentato il progetto "Contest" sulla gestione dei conflitti sociali. Porzi: "La Provincia ribadisce l'intenzione di spendersi nel sociale"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 novembre ’12 – “Il conflitto non è sinonimo di violenza, bensì la forma più evoluta della relazione. Ma in un tempo come questo, in cui si assiste alla nascita di nuove forme di conflitti sociali, occorre essere preparati a gestirli e valorizzarli”. Si fonda su questi concetti chiave il progetto europeo “CONTEST”, presentato questa mattina in Provincia. Coordinato dal Tucep con la collaborazione anche della Provincia di Perugia, nell’ambito di un partenariato transnazionale, esso mira a promuovere e sviluppare nuovi approcci e strumenti per gestire e valorizzare i conflitti interpersonali, sociali e culturali. Ciò, al fine di potenziare la coesione sociale e rafforzare l'identità europea. Si tratta di un progetto Grundtvig finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del “Lifelong Learning Programme - Call for proposal 2012”. Il progetto, come spiegato dai promotori, intende far fronte a bisogni specifici che emergono dalla situazione socioeconomica europea. La crisi economica ha determinato il crescere di una percezione sociale caratterizzata da ansia e sfiducia sul futuro; al di là degli effetti strettamente economici, un altro aspetto della crisi, non meno pericoloso, è un rischio reale di conflitto sociale. Anche in città di medie dimensioni si vivono situazioni di disagio. Questo è un fenomeno a cui guardare con costante attenzione e in merito al quale è necessario sviluppare nuovi strumenti di interpretazione e linguaggi il più possibile comuni e condivisi a livello europeo. Il progetto “Contest” parte dall'assunto che il conflitto, diversamente dalla violenza, rappresenta una risorsa straordinaria per affrontare le relazioni all'interno di una società molto complessa. È quindi necessario un approccio innovativo per la gestione creativa dei conflitti. Quattro le azioni chiave: creazione e sperimentazione di un sistema di mappatura dei conflitti sociali, culturali e interpersonali nelle aree di riferimento del progetto, al fine di definire i fattori economici e socio- culturale caratterizzanti il contesto che originano i conflitti; definizione delle competenze necessarie per la gestione e la valorizzazione dei conflitti interpersonali, sociali e culturali, e creazione, attraverso corsi di formazione sperimentali, della figura di "esperto nella valorizzazione dei conflitti" (un professionista in grado di guidare gli adulti nella scoperta del conflitto come area di apprendimento e cambiamento piuttosto che come minaccia); sviluppo di un percorso partecipativo al fine di progettare e realizzare i CONTESTlabs, laboratori per i cittadini adulti volti a facilitare l'espressione, la gestione e la valorizzazione dei conflitti nelle aree urbane coinvolte nel progetto; promozione e creazione, in collaborazione con il CESVOL - Centro Servizi per il Volontariato Perugia - di una rete europea di volontariato finalizzata a promuovere e sviluppare il concetto di responsabilità sociale condivisa, ed a potenziare approcci e strumenti per gestire e valorizzare i conflitti interpersonali, sociali e culturali. “Con questo progetto – sono state le parole dell’assessore provinciale alle politiche comunitarie Donatella Porzi – la Provincia ribadisce il suo impegno nel sociale consapevole del fatto che i conflitti siano delle problematiche di cui farsi carico. Auspichiamo che con questa esperienza europea si individuino insieme vie d’uscita per tutti e non per pochi”. Il progetto, partito lo scorso 1° ottobre, ha la durata di 24 mesi. I partner che gli hanno dato vita sono le seguenti organizzazioni italiane ed europee: TUCEP – Tiber Umbria Comett Education Programme (Italia), che è coordinatore del progetto, Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (Italia), Provincia di Perugia (Italia), Associazione Culturale Euroaccion (Spagna), Istituto per la formazione del personale nelle organizzazioni internazionali (Bulgaria), Università Wyzsza SzkolaBiznesu I Nauk o Zdrowiu (Polonia), Associazione Za in Proti, Zavod Za Kulturo Dialoga (Slovenia)
AST12049.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 novembre ’12 – “Il conflitto non è sinonimo di violenza, bensì la forma più evoluta della relazione. Ma in un tempo come questo, in cui si assiste alla nascita di nuove forme di conflitti sociali, occorre essere preparati a gestirli e valorizzarli”. Si fonda su questi concetti chiave il progetto europeo “CONTEST”, presentato questa mattina in Provincia. Coordinato dal Tucep con la collaborazione anche della Provincia di Perugia, nell’ambito di un partenariato transnazionale, esso mira a promuovere e sviluppare nuovi approcci e strumenti per gestire e valorizzare i conflitti interpersonali, sociali e culturali. Ciò, al fine di potenziare la coesione sociale e rafforzare l'identità europea. Si tratta di un progetto Grundtvig finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del “Lifelong Learning Programme - Call for proposal 2012”. Il progetto, come spiegato dai promotori, intende far fronte a bisogni specifici che emergono dalla situazione socioeconomica europea. La crisi economica ha determinato il crescere di una percezione sociale caratterizzata da ansia e sfiducia sul futuro; al di là degli effetti strettamente economici, un altro aspetto della crisi, non meno pericoloso, è un rischio reale di conflitto sociale. Anche in città di medie dimensioni si vivono situazioni di disagio. Questo è un fenomeno a cui guardare con costante attenzione e in merito al quale è necessario sviluppare nuovi strumenti di interpretazione e linguaggi il più possibile comuni e condivisi a livello europeo. Il progetto “Contest” parte dall'assunto che il conflitto, diversamente dalla violenza, rappresenta una risorsa straordinaria per affrontare le relazioni all'interno di una società molto complessa. È quindi necessario un approccio innovativo per la gestione creativa dei conflitti. Quattro le azioni chiave: creazione e sperimentazione di un sistema di mappatura dei conflitti sociali, culturali e interpersonali nelle aree di riferimento del progetto, al fine di definire i fattori economici e socio- culturale caratterizzanti il contesto che originano i conflitti; definizione delle competenze necessarie per la gestione e la valorizzazione dei conflitti interpersonali, sociali e culturali, e creazione, attraverso corsi di formazione sperimentali, della figura di "esperto nella valorizzazione dei conflitti" (un professionista in grado di guidare gli adulti nella scoperta del conflitto come area di apprendimento e cambiamento piuttosto che come minaccia); sviluppo di un percorso partecipativo al fine di progettare e realizzare i CONTESTlabs, laboratori per i cittadini adulti volti a facilitare l'espressione, la gestione e la valorizzazione dei conflitti nelle aree urbane coinvolte nel progetto; promozione e creazione, in collaborazione con il CESVOL - Centro Servizi per il Volontariato Perugia - di una rete europea di volontariato finalizzata a promuovere e sviluppare il concetto di responsabilità sociale condivisa, ed a potenziare approcci e strumenti per gestire e valorizzare i conflitti interpersonali, sociali e culturali. “Con questo progetto – sono state le parole dell’assessore provinciale alle politiche comunitarie Donatella Porzi – la Provincia ribadisce il suo impegno nel sociale consapevole del fatto che i conflitti siano delle problematiche di cui farsi carico. Auspichiamo che con questa esperienza europea si individuino insieme vie d’uscita per tutti e non per pochi”. Il progetto, partito lo scorso 1° ottobre, ha la durata di 24 mesi. I partner che gli hanno dato vita sono le seguenti organizzazioni italiane ed europee: TUCEP – Tiber Umbria Comett Education Programme (Italia), che è coordinatore del progetto, Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (Italia), Provincia di Perugia (Italia), Associazione Culturale Euroaccion (Spagna), Istituto per la formazione del personale nelle organizzazioni internazionali (Bulgaria), Università Wyzsza SzkolaBiznesu I Nauk o Zdrowiu (Polonia), Associazione Za in Proti, Zavod Za Kulturo Dialoga (Slovenia)
AST12049.ET