(Cittadino e Provincia) - Bettona, 11 aprile ‘25 – Un nuovo racconto tra identità territoriale e sviluppo sostenibile. È quanto racchiuso nella mostra "Etruschi a Bettona", inaugurata questa mattina nel Museo della Città di Bettona.
"Attraverso questo evento - sono state le parole del sindaco Valerio Bazzoffia - Bettona dialoga con la sua storia, parlando delle proprie radici, dell'identità artistica e culturale, e con rinnovato orgoglio, trova ispirazione per il futuro".
L'anteprima della mostra ha avuto luogo presso il Palazzo del Podestà, alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni civili e militari, tra cui il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco e la consigliera della Provincia di Perugia Scilla Cavanna.
Il Comune di Bettona quale città di origine etrusca, posizionata alla sinistra del Tevere, porta così all'attenzione dei cittadini e dei fruitori culturali, l'evento più importante che ha determinato la costituzione del proprio patrimonio archeologico, ovvero la scoperta della Tomba di Colle (1913), resa nota nel 1916 con le "Notizie degli Scavi" di Giuseppe Cultrera.
A seguito della scoperta tutto il corredo fu inviato a Roma (Villa Giulia) per poi tornare in Umbria intorno al 1956 con l'apertura del MANU.
Il progetto "Etruschi a Bettona" ricongiunge, dopo oltre 110 anni, la Città con il suo più importante tesoro.
L'esposizione, realizzata con il sostegno della Fondazione Perugia, è coordinata dal direttore del Museo di Bettona, prof. Francesco Federico Mancini, con la preziosa collaborazione di un ampio comitato scientifico.
I reperti in mostra sono conservati presso il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria e i depositi dell'Ipogeo dei Volumni-Necropoli del Palazzone. A questi si aggiunge un importante documento proveniente dalla Biblioteca Augusta, dal quale si evince gran parte dello studio e della ricerca archeologica del territorio di Bettona, a partire dalla metà del 1800.
La mostra avrà una durata di circa 18 mesi e sarà accompagnata da una serie di eventi correlati: un percorso tematico di "Trekking Etrusco"; laboratori didattici e culturali sostenibili e, infine, altre iniziative informative e di divulgazione culturale e scientifica.
Cultura25007.IC
(Cittadino e Provincia) - Bettona, 11 aprile ‘25 – Un nuovo racconto tra identità territoriale e sviluppo sostenibile. È quanto racchiuso nella mostra "Etruschi a Bettona", inaugurata questa mattina nel Museo della Città di Bettona.
"Attraverso questo evento - sono state le parole del sindaco Valerio Bazzoffia - Bettona dialoga con la sua storia, parlando delle proprie radici, dell'identità artistica e culturale, e con rinnovato orgoglio, trova ispirazione per il futuro".
L'anteprima della mostra ha avuto luogo presso il Palazzo del Podestà, alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni civili e militari, tra cui il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco e la consigliera della Provincia di Perugia Scilla Cavanna.
Il Comune di Bettona quale città di origine etrusca, posizionata alla sinistra del Tevere, porta così all'attenzione dei cittadini e dei fruitori culturali, l'evento più importante che ha determinato la costituzione del proprio patrimonio archeologico, ovvero la scoperta della Tomba di Colle (1913), resa nota nel 1916 con le "Notizie degli Scavi" di Giuseppe Cultrera.
A seguito della scoperta tutto il corredo fu inviato a Roma (Villa Giulia) per poi tornare in Umbria intorno al 1956 con l'apertura del MANU.
Il progetto "Etruschi a Bettona" ricongiunge, dopo oltre 110 anni, la Città con il suo più importante tesoro.
L'esposizione, realizzata con il sostegno della Fondazione Perugia, è coordinata dal direttore del Museo di Bettona, prof. Francesco Federico Mancini, con la preziosa collaborazione di un ampio comitato scientifico.
I reperti in mostra sono conservati presso il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria e i depositi dell'Ipogeo dei Volumni-Necropoli del Palazzone. A questi si aggiunge un importante documento proveniente dalla Biblioteca Augusta, dal quale si evince gran parte dello studio e della ricerca archeologica del territorio di Bettona, a partire dalla metà del 1800.
La mostra avrà una durata di circa 18 mesi e sarà accompagnata da una serie di eventi correlati: un percorso tematico di "Trekking Etrusco"; laboratori didattici e culturali sostenibili e, infine, altre iniziative informative e di divulgazione culturale e scientifica.
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