Eventi - A Gubbio doppio appuntamento "SITUAZIONI. Notturni nelle isole archeologiche e sui confini della storia" e "Impronte di danza"- edizione 2012

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(Cittadino e Provincia – Gubbio, 24 luglio ’12) - Il prossimo giovedì 26 luglio, nella cornice della 52^ Stagione Estiva del Teatro romano ed in collaborazione con il Comune ed il teatro Stabile dell'Umbria, si intrecciano a Gubbio i due cartelloni della Provincia di Perugia "SITUAZIONI. Notturni nelle isole archeologiche e sui confini della storia" e "Impronte di danza"- edizione 2012, quest'ultimo organizzato in collaborazione con l'OPLAS - Centro Regionale della Danza Umbria. Il primo appuntamento è alle ore 19.30 presso l'Antiquarium del Teatro Romano per una visita guidata a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria nel corso della quale verranno illustrati, in particolare, i più recenti studi condotti sull'area archeologica della Guastuglia, poco distante dal teatro romano, da cui provengono molti dei materiali raccolti ed in mostra presso l'Antiquarium, che è stato inaugurato appena lo scorso aprile. La visita riveste pertanto un interesse particolare per il suo carattere di novità, anche per chi già conosce il sito archeologico eugubino. Nello spirito del progetto "Situazioni", che è quello di utilizzare le suggestioni dei siti archeologici per inscenarvi forme di spettacolo capaci di porsi in assoluta continuità, oggi, con suggestioni ed emozioni che appartengono a millenni di distanza, dopo la visita, alle ore 21.15, il suggestivo scenario del teatro romano si apre ad accogliere la rappresentazione dello spettacolo di danza contemporanea “FRANCESCO. Lo stato naturale delle cose”, ultima produzione dell’OPLAS, debuttato con successo in prima assoluta sabato scorso al Castello dell'Isola Polvese. Per questo spettacolo l’OPLAS si avvale della collaborazione con la coreografa Paola Sorressa e della sua compagnia Mandala Dance Company: “un connubio artistico – si legge in una nota - che ha permesso la realizzazione di uno spettacolo di grande livello quanto alla scelta musicale, la bravura e la preparazione dei danzatori – 6 uomini in scena, per una compagnia tutta al maschile –, la minuziosa costruzione drammaturgica che traccia le possibili affinità fra due grandi personaggi storici come Siddharta e San Francesco. Spunto di riflessione coreografica, infatti, sono state le similitudini iconografiche fra le immagini che da una parte (ad Assisi, presso la Basilica superiore) raccontano la vita ed i miracoli di San Francesco e dall’altra (in quasi tutti i tempi buddisti dell’Asia) descrivono la vita del principe Siddharta”.