Il Presidente Guasticchi, in una lettera aperta indirizzata a tutte le dipendenti dell’ente, ha scritto:
“Il giorno della festa è diventato il giorno del lutto. La ferita mortale del Broletto pesa come un macigno sulle coscienze di quanti, giorno dopo giorno, tra difficoltà di ogni genere, assicurano l'andamento delle istituzioni, dando al lavoro degli amministratori tutto l'apporto e l'intelligenza, tutta la moralità e la dignità di cui c'è bisogno.”
“La Festa della donna, quest'anno, si dà come ulteriore, immenso sacrificio di vittime femminili per mano di un uomo reso cieco da pulsioni di vendetta di inenarrabile violenza. Il mio pensiero torna di nuovo a tutti i dipendenti della Provincia di Perugia, al loro senso di smarrimento, alla necessità di mettere in opera, da parte della Giunta, tutte le possibili forme di salvaguardia delle condizioni lavorative giornaliere.”
“I dipendenti sanno possono testimoniare, quanta disponibilità mettono nell'ascolto delle ragioni dei cittadini e degli utenti dei nostri servizi. E i riscontri da parte del pubblico sono numerosi e costanti, pur senza negare l'esistenza di malumori e di aree di insoddisfazione. Per questo, il presentarsi a uno sportello, l'entrare in un ufficio, il recarsi a un appuntamento devono e possono tornare ad essere, di qua e di là dal ruolo, già da domani momenti di incontro, di dialogo, di chiarimento, di soddisfazione anche quando la pubblica amministrazione è nelle condizioni giuridiche e normative di dire dei no”.
“Dobbiamo questo impegno alle vittime della strage del Broletto e a tutta l'opinione pubblica rimasta incredula e sgomenta di fronte a tanto spargimento di sangue in una sede istituzionale.
I dipendenti della Provincia di Perugia devono superare il loro sgomento di oggi e puntare a un nuovo 8 marzo, quando potremo di nuovo celebrarlo e dedicarlo alle due donne perite, in un abbraccio che vince la morte e dà vita a nuove forme di solidarietà fra uomini e donne.”
Marco Vinicio Guasticchi
Il Presidente Guasticchi, in una lettera aperta indirizzata a tutte le dipendenti dell’ente, ha scritto:
“Il giorno della festa è diventato il giorno del lutto. La ferita mortale del Broletto pesa come un macigno sulle coscienze di quanti, giorno dopo giorno, tra difficoltà di ogni genere, assicurano l'andamento delle istituzioni, dando al lavoro degli amministratori tutto l'apporto e l'intelligenza, tutta la moralità e la dignità di cui c'è bisogno.”
“La Festa della donna, quest'anno, si dà come ulteriore, immenso sacrificio di vittime femminili per mano di un uomo reso cieco da pulsioni di vendetta di inenarrabile violenza. Il mio pensiero torna di nuovo a tutti i dipendenti della Provincia di Perugia, al loro senso di smarrimento, alla necessità di mettere in opera, da parte della Giunta, tutte le possibili forme di salvaguardia delle condizioni lavorative giornaliere.”
“I dipendenti sanno possono testimoniare, quanta disponibilità mettono nell'ascolto delle ragioni dei cittadini e degli utenti dei nostri servizi. E i riscontri da parte del pubblico sono numerosi e costanti, pur senza negare l'esistenza di malumori e di aree di insoddisfazione. Per questo, il presentarsi a uno sportello, l'entrare in un ufficio, il recarsi a un appuntamento devono e possono tornare ad essere, di qua e di là dal ruolo, già da domani momenti di incontro, di dialogo, di chiarimento, di soddisfazione anche quando la pubblica amministrazione è nelle condizioni giuridiche e normative di dire dei no”.
“Dobbiamo questo impegno alle vittime della strage del Broletto e a tutta l'opinione pubblica rimasta incredula e sgomenta di fronte a tanto spargimento di sangue in una sede istituzionale.
I dipendenti della Provincia di Perugia devono superare il loro sgomento di oggi e puntare a un nuovo 8 marzo, quando potremo di nuovo celebrarlo e dedicarlo alle due donne perite, in un abbraccio che vince la morte e dà vita a nuove forme di solidarietà fra uomini e donne.”
Marco Vinicio Guasticchi