Guasticchi:"Provincia vicina a famiglie che hanno bambini autistici pronti a collaborare per ogni iniziativa di sensibilizzazione e aiuto"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 settembre 2013 - “Senza voler mescolare con la politica argomenti giudiziari che solo nelle opportune sedi vanno trattati, e valendo sempre la presunzione d’innocenza fino a prova contraria come principio generale per tutti– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - credo che, qualora ricevessero conferma i fatti contenuti nelle intercettazioni telefoniche a carico delle ex Presidente della Giunta regionale Lorenzetti, si dovrebbe compiere una riflessione seria ed approfondita su alcuni nodi mai sciolti della politica del trasporto pubblico in Umbria. Si dovrebbe riflettere, in particolare, su un aspetto che da anni denuncio e che infastidisce non poco vaste aree della comunità regionale : il rifiuto , persistente e aprioristico, manifestato da gran parte dei settori politici regionali, di ragionare sull’opportunità della variante alla Orte – Falconara passante per Foligno, Bastia, Assisi, Sant’Egidio e per il comprensorio eugubino – gualdese, molto più appetibile, in termini di utenza e di collegamenti, dell’ipotesi della linea passante per l’asse Valtopina - Gualdo Tadino, asse lungo il quale l’alta velocità non potrà mai passare, vista l’esiguità dell’utenza, e che tutto soddisferebbe, quindi, meno che le esigenze reali dei cittadini e il bisogno di collegamenti infrastrutturali degni di questo nome. Dinanzi all’evidente convenienza dell’ipotesi della variante, dinanzi alla forza degli argomenti portati da chi la sostiene, i detrattori della stessa ( presenti tanto tra le forze di maggioranza quanto tra quelle dell’opposizione ) nulla di serio hanno mai potuto obiettare, né tecnicamente nè politicamente. Un muro di ignoranza e di ottusità è stato alzato a difesa dell’indifendibile . Ciò lascia adito a riflessioni e ad interrogativi che vengono naturali : tolto di mezzo l’interesse generale delle comunità, nell’interesse di chi si continua a sostenere una ipotesi progettuale, quella del raddoppio, priva di ogni senso , di ogni logica e di ogni sostenibilità economica ? Perché si va avanti su un binario morto , in tutti i sensi ? Penso proprio che è ora che si scoprano le carte ed è bene che le scopra anche chi fino ad oggi , in Umbria , ha fatto l’opposizione “ di sua Maestà “, strillando contro le maggioranze di centrosinistra su questioni dozzinali o di puro principio, salvo poi adagiarsi sistematicamente su scelte dannose per i territori e per lo sviluppo infrastrutturale degli stessi”.
Gc13461.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 settembre 2013 - “Senza voler mescolare con la politica argomenti giudiziari che solo nelle opportune sedi vanno trattati, e valendo sempre la presunzione d’innocenza fino a prova contraria come principio generale per tutti– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - credo che, qualora ricevessero conferma i fatti contenuti nelle intercettazioni telefoniche a carico delle ex Presidente della Giunta regionale Lorenzetti, si dovrebbe compiere una riflessione seria ed approfondita su alcuni nodi mai sciolti della politica del trasporto pubblico in Umbria. Si dovrebbe riflettere, in particolare, su un aspetto che da anni denuncio e che infastidisce non poco vaste aree della comunità regionale : il rifiuto , persistente e aprioristico, manifestato da gran parte dei settori politici regionali, di ragionare sull’opportunità della variante alla Orte – Falconara passante per Foligno, Bastia, Assisi, Sant’Egidio e per il comprensorio eugubino – gualdese, molto più appetibile, in termini di utenza e di collegamenti, dell’ipotesi della linea passante per l’asse Valtopina - Gualdo Tadino, asse lungo il quale l’alta velocità non potrà mai passare, vista l’esiguità dell’utenza, e che tutto soddisferebbe, quindi, meno che le esigenze reali dei cittadini e il bisogno di collegamenti infrastrutturali degni di questo nome. Dinanzi all’evidente convenienza dell’ipotesi della variante, dinanzi alla forza degli argomenti portati da chi la sostiene, i detrattori della stessa ( presenti tanto tra le forze di maggioranza quanto tra quelle dell’opposizione ) nulla di serio hanno mai potuto obiettare, né tecnicamente nè politicamente. Un muro di ignoranza e di ottusità è stato alzato a difesa dell’indifendibile . Ciò lascia adito a riflessioni e ad interrogativi che vengono naturali : tolto di mezzo l’interesse generale delle comunità, nell’interesse di chi si continua a sostenere una ipotesi progettuale, quella del raddoppio, priva di ogni senso , di ogni logica e di ogni sostenibilità economica ? Perché si va avanti su un binario morto , in tutti i sensi ? Penso proprio che è ora che si scoprano le carte ed è bene che le scopra anche chi fino ad oggi , in Umbria , ha fatto l’opposizione “ di sua Maestà “, strillando contro le maggioranze di centrosinistra su questioni dozzinali o di puro principio, salvo poi adagiarsi sistematicamente su scelte dannose per i territori e per lo sviluppo infrastrutturale degli stessi”.
Gc13461.red