Il Presidente della Provincia commemora il 4 novembre
Il Presidente della Provincia Guasticchi ha dichiarato:
“La conclusione della tragedia della "Grande Guerra", il momento della liberazione da un sacrificio di proporzioni mai conosciute dagli italiani, è stato l'ultimo sguardo gettato sulla storia dell'unificazione nazionale da parte di generazioni che, se esse stesse non avevano vissuto in prima persona l'epopea risorgimentale, sapevano però dai racconti diretti di un padre o di un nonno ciò che realmente era accaduto, di quotidiano e di glorioso, per avverare l'antico sogno dell'unità dello Stato italiano”.
“Legami così forti ed immediati, espressione di un'Italia ancora tutta da costruire, sarebbero stati recisi, dal 1918 in poi, prima dalla retorica fascista, poi dall'inevitabile allontanamento da quell'atmosfera. A partire dalla ricorrenza del 150^ dell'unificazione, però una coscienza nuova di quel clima politico e sociale che ha per suo centro la "Grande Guerra" si è imposto nuovamente come necessità di tornare a costruire e a difendere il bene dell'unità, anche se, oggi, in un contesto europeo ben definito e con l'azione delle forze armate sviluppata su molti fronti belligeranti del mondo anziché sui confini nazionali”.
”Nel rivolgere in occasione del 4 novembre 2012, un deferente saluto alle forze armate, la Provincia di Perugia intende ricordare l'importanza di questi profondissimi legami di popolo, di nazione e di stato perché da essi s'ispirano tanto il clamore della lotta per il proprio ideale quanto la pietas che vibra intorno ai nomi dei caduti, quei caduti i cui nomi onorano le colonne del Cortile d'Onore del Palazzo della Provincia di Perugia”.
Il Presidente della Provincia Guasticchi ha dichiarato:
“La conclusione della tragedia della "Grande Guerra", il momento della liberazione da un sacrificio di proporzioni mai conosciute dagli italiani, è stato l'ultimo sguardo gettato sulla storia dell'unificazione nazionale da parte di generazioni che, se esse stesse non avevano vissuto in prima persona l'epopea risorgimentale, sapevano però dai racconti diretti di un padre o di un nonno ciò che realmente era accaduto, di quotidiano e di glorioso, per avverare l'antico sogno dell'unità dello Stato italiano”.
“Legami così forti ed immediati, espressione di un'Italia ancora tutta da costruire, sarebbero stati recisi, dal 1918 in poi, prima dalla retorica fascista, poi dall'inevitabile allontanamento da quell'atmosfera. A partire dalla ricorrenza del 150^ dell'unificazione, però una coscienza nuova di quel clima politico e sociale che ha per suo centro la "Grande Guerra" si è imposto nuovamente come necessità di tornare a costruire e a difendere il bene dell'unità, anche se, oggi, in un contesto europeo ben definito e con l'azione delle forze armate sviluppata su molti fronti belligeranti del mondo anziché sui confini nazionali”.
”Nel rivolgere in occasione del 4 novembre 2012, un deferente saluto alle forze armate, la Provincia di Perugia intende ricordare l'importanza di questi profondissimi legami di popolo, di nazione e di stato perché da essi s'ispirano tanto il clamore della lotta per il proprio ideale quanto la pietas che vibra intorno ai nomi dei caduti, quei caduti i cui nomi onorano le colonne del Cortile d'Onore del Palazzo della Provincia di Perugia”.