Sindaci e presidenti di Provincia ora invitano la pluridecorata Alba ad accettare il confronto fra tartufi da guinnes - "Fra l'alta Umbria e l' entroterra marchigiano viene prodotta una quantità pari all'80 per cento del tartufo bianco pregiato a livello nazionale"
(Cittadino e Provincia - Pietralunga, 11 ottobre ‘10) – Finisce in parità la sfida politico-gastronomica al profumo di “trifola” tra il Comune umbro di Pietralunga (centrosinistra) e quello marchigiano di Sant’Angelo in Vado (centrodestra). Il verdetto insindacabile della giuria, composta da giornalisti e da due deputati di Pd e Pdl, (Walter Verini e Franco Asciutti) unitamente ai sindaci e Presidenti di Provincia di Perugia e Pesaro e Urbino, ha decretato un assoluto “ex aequo” che non lascia scampo ad eventuali ricorsi. Ed ora i due comuni forti del sostegno istituzionale delle province umbro-marchigiane (protagoniste anche su altri fronti come la recente clamorosa occupazione simbolica della Galleria della Guinza) hanno deciso di lanciare la sfida ad Alba, “capitale” del tartufo bianco, per una finalissima all’ultima “scaglia” di prelibata trifola. “Il nostro tartufo bianco, quello dell’Alta Umbria e dell’entroterra marchigiano al confine fra le Province di Perugia e Pesaro e Urbino – ha dichiarato orgoglioso il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, al termine della contesa culinaria-istituzionale, affiancato dall’assessore al bilancio della Provincia di Pesaro-Urbino, Renato Claudio Minardi, – non teme confronti sotto ogni profilo organolettico e gastronomico. Sfide simboliche come quella organizzata dai comuni di Pietralunga e Sant’Angelo in Vado servono indubbiamente a promuovere i nostri territori in ambito turistico ed economico. Il tartufo e’ il vero e proprio testimonial del comparto agro-alimentare che da queste parti propone un paniere ricco di prodotti di assoluta eccellenza. Dunque siamo pronti ad una nuova sfida, magari con Alba, grande territorio del tartufo bianco.” “L’unione fa la forza anche in cucina – hanno dichiarato Mirko Ceci e Settimio Bravi, sindaci di Pietralunga e Sant’Angelo in Vado, visibilmente soddisfatti dopo il “testa a testa” fra i fornelli – se Alba accetterà il confronto noi non ci tireremo certo indietro.” “Per due comuni piccoli come i nostri questi sono momenti di promozione strategici. Il territorio compreso tra Pietralunga, Città di Castello, Gubbio e Sant’Angelo in Vado produce una quantità di tartufo bianco pregiato pari quasi all’80 della produzione nazionale”. La “sfida” che è andata in scena ieri nell’ambito della 23ª edizione della Mostra mercato del tartufo e della patata bianca di Pietralunga, in provincia di Perugia, ha messo in evidenza diversi aspetti e peculiarità a dir poco inediti. Una sfida nella sfida anche sul piano strettamente politico-istituzionale e non solo. Due chef d’eccezione in rappresentanza dei rispettivi schieramenti. Lucio Valcelli, del ristorante “La botticella” di Pietralunga, regista in cucina sul versante umbro, mentre il collega Daniele Forlucci, della trattoria “Taddeo e Federico” di Sant’Angelo in Vado (paradiso di buongustai del jet-set e della politica, da Maria Grazia Cucinotta ad Andrea Roncato fino a noti deputati del Pdl) pronto a difendere il profumo e soprattutto il sapore della trifola marchigiana. Supervisore e coordinatore dell’incontro, Pierluigi Manfroni, titolare del ristorante “Il Bersaglio” di Città di Castello, meta di vip, personaggi dello spettacolo e del cinema (tra cui Monica Bellucci, Lino Banfi ed Emanuele Filiberto di Savoia) e politici di primo piano del panorama nazionale come l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema. Dall’antipasto, sfogliatina farcita di scamorza e ovuli con vellutata allo zafferano e lamelle di tartufo di Pietralunga, al carpaccio di bovino marchigiano con cuore di sedano e tartufo e soufflè di patata rossa con uova e tartufo, fino alla lombatina di agnello da latte dell’Appennino con tartufo bianco e patate novelle di Pietralunga, i giurati non sono riusciti al termine della degustazione ad individuare un vincitore. Dunque, l’unione fa la forza in vista del confronto con Alba. Tartufi da record pronti a sfidarsi. E’ senza dubbio a detta degli esperti una stagione ottima in Umbria e nelle Marche per il tartufo bianco, di grande qualità e pezzature super. Anche i prezzi sembrano tornare su livelli, si fa per dire, accettabili. Un chilo di tartufo bianco oggi sfiora 1.500 euro ben al di sotto dei 4.000 ed oltre delle scorse stagioni.
EL10011.PORT/GG
(Cittadino e Provincia - Pietralunga, 11 ottobre ‘10) – Finisce in parità la sfida politico-gastronomica al profumo di “trifola” tra il Comune umbro di Pietralunga (centrosinistra) e quello marchigiano di Sant’Angelo in Vado (centrodestra). Il verdetto insindacabile della giuria, composta da giornalisti e da due deputati di Pd e Pdl, (Walter Verini e Franco Asciutti) unitamente ai sindaci e Presidenti di Provincia di Perugia e Pesaro e Urbino, ha decretato un assoluto “ex aequo” che non lascia scampo ad eventuali ricorsi. Ed ora i due comuni forti del sostegno istituzionale delle province umbro-marchigiane (protagoniste anche su altri fronti come la recente clamorosa occupazione simbolica della Galleria della Guinza) hanno deciso di lanciare la sfida ad Alba, “capitale” del tartufo bianco, per una finalissima all’ultima “scaglia” di prelibata trifola. “Il nostro tartufo bianco, quello dell’Alta Umbria e dell’entroterra marchigiano al confine fra le Province di Perugia e Pesaro e Urbino – ha dichiarato orgoglioso il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, al termine della contesa culinaria-istituzionale, affiancato dall’assessore al bilancio della Provincia di Pesaro-Urbino, Renato Claudio Minardi, – non teme confronti sotto ogni profilo organolettico e gastronomico. Sfide simboliche come quella organizzata dai comuni di Pietralunga e Sant’Angelo in Vado servono indubbiamente a promuovere i nostri territori in ambito turistico ed economico. Il tartufo e’ il vero e proprio testimonial del comparto agro-alimentare che da queste parti propone un paniere ricco di prodotti di assoluta eccellenza. Dunque siamo pronti ad una nuova sfida, magari con Alba, grande territorio del tartufo bianco.” “L’unione fa la forza anche in cucina – hanno dichiarato Mirko Ceci e Settimio Bravi, sindaci di Pietralunga e Sant’Angelo in Vado, visibilmente soddisfatti dopo il “testa a testa” fra i fornelli – se Alba accetterà il confronto noi non ci tireremo certo indietro.” “Per due comuni piccoli come i nostri questi sono momenti di promozione strategici. Il territorio compreso tra Pietralunga, Città di Castello, Gubbio e Sant’Angelo in Vado produce una quantità di tartufo bianco pregiato pari quasi all’80 della produzione nazionale”. La “sfida” che è andata in scena ieri nell’ambito della 23ª edizione della Mostra mercato del tartufo e della patata bianca di Pietralunga, in provincia di Perugia, ha messo in evidenza diversi aspetti e peculiarità a dir poco inediti. Una sfida nella sfida anche sul piano strettamente politico-istituzionale e non solo. Due chef d’eccezione in rappresentanza dei rispettivi schieramenti. Lucio Valcelli, del ristorante “La botticella” di Pietralunga, regista in cucina sul versante umbro, mentre il collega Daniele Forlucci, della trattoria “Taddeo e Federico” di Sant’Angelo in Vado (paradiso di buongustai del jet-set e della politica, da Maria Grazia Cucinotta ad Andrea Roncato fino a noti deputati del Pdl) pronto a difendere il profumo e soprattutto il sapore della trifola marchigiana. Supervisore e coordinatore dell’incontro, Pierluigi Manfroni, titolare del ristorante “Il Bersaglio” di Città di Castello, meta di vip, personaggi dello spettacolo e del cinema (tra cui Monica Bellucci, Lino Banfi ed Emanuele Filiberto di Savoia) e politici di primo piano del panorama nazionale come l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema. Dall’antipasto, sfogliatina farcita di scamorza e ovuli con vellutata allo zafferano e lamelle di tartufo di Pietralunga, al carpaccio di bovino marchigiano con cuore di sedano e tartufo e soufflè di patata rossa con uova e tartufo, fino alla lombatina di agnello da latte dell’Appennino con tartufo bianco e patate novelle di Pietralunga, i giurati non sono riusciti al termine della degustazione ad individuare un vincitore. Dunque, l’unione fa la forza in vista del confronto con Alba. Tartufi da record pronti a sfidarsi. E’ senza dubbio a detta degli esperti una stagione ottima in Umbria e nelle Marche per il tartufo bianco, di grande qualità e pezzature super. Anche i prezzi sembrano tornare su livelli, si fa per dire, accettabili. Un chilo di tartufo bianco oggi sfiora 1.500 euro ben al di sotto dei 4.000 ed oltre delle scorse stagioni.
EL10011.PORT/GG