Parte il 2 giugno la manifestazione legata al territorio e che guarda alla qualitÃÂ
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 maggio ’11) - Fotografia e cultura. Quest’ultima nella sua accezione più vasta. Un’offerta diversificata, ma in fondo dalla tematica unitaria, è quella che viene offerta nella terza edizione del Festival Fotografico “CiternaFotografia”, organizzata da Enrico Milanesi per la direzione artistica di Massimo Agus e sostenuto dal Comune di Citerna e dalla Provincia di Perugia, dal 2 al 5 giugno e dal 10 al 12 giugno con incontri, laboratori ed eventi culturali e con le mostre che si protrarranno sino al 31 luglio. Mostre, tenute insieme quest’anno da un tema antico e moderno allo stesso tempo, quello di “convivenze e diversità”, ovvero diversità di culture, di religioni, di etnia, ma anche quelle create dall’esclusione e persino dalla malattia. “Mostre che abbiamo voluto anche in qualche modo legare al territorio, costringendole, ma allo stesso tempo “liberandole”, curandone gli allestimenti nei luoghi ritenuti più improbabili, nei e fuori dai confini della città” come ha affermato il sindaco di Citerna. “Mostre che - il direttore artistico Massimo Agus, ha voluto ricordare - sono di una grande qualità tecnica, ma insieme anche di una bellezza struggente e suggestiva, come quella ad esempio titolata “Genti di Dio, Viaggio nell’altra Europa” di Monika Bulaj, o quella sul fenomeno dell’immigrazione nell’Italia del Sud, titolata “Nero”, di Francesco Cocco, oppure quella dell’umbertidese Beppe Cecchetti, che riaffermano tutte insieme la vocazione localistica, nazionale ed internazionale della manifestazione”. La cultura nella sua accezione più vasta dunque, decisamente legata a quella fotografica con i vari incontri, i laboratori, la lettura dei portfolio e persino le divagazioni gastronomiche, che, insieme alla mostre, accompagneranno i visitatori in un percorso completo e da completare da essi stessi con una partecipazione emotiva e diretta che le varie offerte non possono che stimolare, “considerando come - secondo il curatore Enrico Milanesi - la caratteristica che abbiamo voluto dare al nostro lavoro è quella della qualità come segno distintivo”. “Qualità che – come afferma la Presidenza della Provincia di Perugia - crediamo possa aiutare la manifestazione ad uscire dai propri confini per arricchire ed arricchirsi con il contatto con nuove realtà che la Provincia cercherà di favorire anche mettendo in campo il suo apparato per la comunicazione, compresa la possibilità di protrarre le mostre, al di là dei termini stabiliti, nelle sale della Rocca Paolina”.
Cl11086.CC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 maggio ’11) - Fotografia e cultura. Quest’ultima nella sua accezione più vasta. Un’offerta diversificata, ma in fondo dalla tematica unitaria, è quella che viene offerta nella terza edizione del Festival Fotografico “CiternaFotografia”, organizzata da Enrico Milanesi per la direzione artistica di Massimo Agus e sostenuto dal Comune di Citerna e dalla Provincia di Perugia, dal 2 al 5 giugno e dal 10 al 12 giugno con incontri, laboratori ed eventi culturali e con le mostre che si protrarranno sino al 31 luglio. Mostre, tenute insieme quest’anno da un tema antico e moderno allo stesso tempo, quello di “convivenze e diversità”, ovvero diversità di culture, di religioni, di etnia, ma anche quelle create dall’esclusione e persino dalla malattia. “Mostre che abbiamo voluto anche in qualche modo legare al territorio, costringendole, ma allo stesso tempo “liberandole”, curandone gli allestimenti nei luoghi ritenuti più improbabili, nei e fuori dai confini della città” come ha affermato il sindaco di Citerna. “Mostre che - il direttore artistico Massimo Agus, ha voluto ricordare - sono di una grande qualità tecnica, ma insieme anche di una bellezza struggente e suggestiva, come quella ad esempio titolata “Genti di Dio, Viaggio nell’altra Europa” di Monika Bulaj, o quella sul fenomeno dell’immigrazione nell’Italia del Sud, titolata “Nero”, di Francesco Cocco, oppure quella dell’umbertidese Beppe Cecchetti, che riaffermano tutte insieme la vocazione localistica, nazionale ed internazionale della manifestazione”. La cultura nella sua accezione più vasta dunque, decisamente legata a quella fotografica con i vari incontri, i laboratori, la lettura dei portfolio e persino le divagazioni gastronomiche, che, insieme alla mostre, accompagneranno i visitatori in un percorso completo e da completare da essi stessi con una partecipazione emotiva e diretta che le varie offerte non possono che stimolare, “considerando come - secondo il curatore Enrico Milanesi - la caratteristica che abbiamo voluto dare al nostro lavoro è quella della qualità come segno distintivo”. “Qualità che – come afferma la Presidenza della Provincia di Perugia - crediamo possa aiutare la manifestazione ad uscire dai propri confini per arricchire ed arricchirsi con il contatto con nuove realtà che la Provincia cercherà di favorire anche mettendo in campo il suo apparato per la comunicazione, compresa la possibilità di protrarre le mostre, al di là dei termini stabiliti, nelle sale della Rocca Paolina”.
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