Sabato 13 marzo l'inaugurazione al Cerp della mostra, domenica 14 marzo inaugura Penombre al Teatro della Concordia a Monte Castello di Vibio
(Cittadino e Provincia – Perugia, 13 marzo ’10) – ‘Due segnali forti e importanti, due direttrici di lavoro che indicano come e in quali direzioni, specie nella stagione estiva, vogliamo muoverci sul territorio per caratterizzare gli interventi della Provincia di Perugia in campo culturale’. Così l’Assessorato provinciale alle attività culturali annuncia la mostra di opere recenti di Luigi Frappi al Cerp e a Bevagna e la nona edizione di ‘Penombre’, la rassegna di cinema muto. La mostra di Frappi, la cui inaugurazione è in programma al CERP sabato 13 marzo, alle ore 17.00, si intitola ‘Il rumore dell’acqua’. Dal 13 marzo al 5 aprile a Perugia, al Cerp e dall’8 maggio al 5 giugno nell’ex Chiesa di Santa Maria Laurentia, a Bevagna, vi sono ordinate 86 opere appartenenti agli anni fra il 1998 e il 2009. La produzione più recente, dunque, del maestro bevanate, che fa scoprire evoluzioni di non poco conto applicate a un tessuto pittorico immutatamente bello ed emozionante, con paesaggi che sembrano volersi scrollare di dosso l’inverno e far sentire, con il ‘rumore dell’acqua’, i profumi della primavera. “È la prima volta del maestro al Cerp – è il commento dei promotori - ed è la prima volta che l’ex Chiesa di Santa Maria Laurentia ospita, dopo i recenti restauri, una mostra così importante. Per tutti, istituzioni e cittadini, visitatori umbri e turisti, è l’occasione per rinsaldare quei legami fra l’arte e il suo territorio che arricchiscono il patrimonio culturale dei singoli e delle comunità locali. Non a caso l’evento espositivo e il catalogo che lo accompagna – in cui figura un acuto saggio di Paolo Portoghesi – sono stati inseriti nel programma, continuamente in divenire, di ‘Terra di maestri’”.
Ritorna anche ‘Penombre’, la cui inaugurazione è in programma a Monte Castello di Vibio, domenica 14 marzo, ore 17.30. Il suo sottotitolo stavolta è ‘Storie di fantasia nell’Italia ‘dal vero’ del cinema muto’ dal 14 al 25 marzo 2010. Sembra un frutto ‘fuori stagione’, poiché per otto edizioni la rassegna di ‘silent’ si è svolta in pieno periodo invernale. Ritorna sapendo di avere alle spalle un’edizione biennale letteralmente monumentale, come quella dedicata al genio di Charlie Chaplin. Ritorna, perciò, ricollegandosi ad una tradizione di appuntamenti costruiti intorno al richiamo molto popolare che il cinema muto continua a esercitare sulle generazioni. Per l’occasione, sono stati costruiti quattro spettacoli, centrati sull’utilizzo dei “dal vero”, cioè dei primi documentari che un secolo fa cercavano di illustrare, con ‘fotografie animate’, l’Italia e i suoi abitanti. Gli spettacoli sono ‘storie di fantasia’ che un attore e un gruppo di musicisti cercheranno di tessere fra le immagini e i fotogrammi rotti e spezzati di una pellicola ormai centenaria. I luoghi di ‘Penombre’, perciò, non potevano che essere i teatri: Monte Castello di Vibio il 14 marzo, Umbertide il 17 marzo, Panicale il 21 marzo e Roccaporena di Cascia il 25, con appuntamenti nel pomeriggio alle 17, tranne l’ultimo, che sarà una matinée per le scuole e prevede l’intervento dello storico del cinema Aldo Bernardini. Il tutto per la regia di Giampiero Frondini.
Perugia – CERP- Centro espositivo Rocca Paolina - 13 marzo/5 aprile 2010
L’Umbria, di certo, non scopre oggi Luigi Frappi, ma l’occasione di questa grande immersione nelle sue opere è, per Perugia e per Bevagna, un evento straordinario, di potenza e significato pari a un’antologica, simile a una prima mostra quanto a emozioni e novità scatenate.
La nona edizione di Penombre, curata dall’Assessorato alle attività culturali della Provincia di Perugia, è titolata” storie di fantasia nell’Italia “dal vero” del cinema muto”. Essa esce solo apparentemente dal solco tracciato negli anni precedenti in quanto riprende in qualche modo quel “seduzioni sonore e cinema muto” che ha caratterizzato le altre. Lo riprende, perché anche qui il cinema muto è presente con gli splendidi documentari d’inizio novecento che ripercorrono la vita quotidiana dell’Italia di quel periodo. “La produzione dal vero italiana d’inizio novecento - è scritto nella nota della Provincia di Perugia – gli antesignani in qualche modo dei nostri documentari- restituisce per frammenti una miriade di “corti” senza vicende, storie, personaggi, interpreti, spesso senza una regia da ricordare. Filmati nati “solo” per documentare l’Italia - quella del turismo possibile e del costume quotidiano di un popolo non sempre aristocratico e borghese- hanno oggi su di noi l’impatto emotivo di un singhiozzante flashback sui luoghi che, nell’infanzia, possiamo avere vissuto nei racconti senza immagine di un nonno o di un bisnonno”. Torniamo così ad una vita quotidiana accompagnata da paesaggi indimenticabili di un paese preindustriale rimasto forse solo nel nostro immaginario, con itinerari persino d’acqua “festosamente” romantici, in un bianco e nero che colora paradossalmente come non mai le immagini che scorrono lentamente, ma non “noiosamente” sullo schermo. Una vita quotidiana in cui la durezza dei lavori e la fatica del vivere si stemperano proprio appunto in un quadro complessivo più dolce, più tenue, secondo forse una certa cultura dell’epoca, ma anche secondo i canoni estetici delle riprese rudimentali fatte dai pionieri del documentarismo cinematografico. Una vita quotidiana che si ritrova, seppure sotto la forma dell’invenzione, nelle storie raccontate a supporto delle immagini e che vanno a significare una perfetta continuità con il mondo delle immagini visive da cui traggono spunto e supporto per il viaggio della fantasia. E dunque, nei quattro aventi in programma, ritroviamo la magia del cinema muto, la forza della storia raccontata insieme all’accompagnamento musicale che riprende le suggestioni sonore presenti nel titolo e nelle pieghe delle precedenti edizioni. Che poi tutto questo accada in quattro stupendi teatri della nostra terra, Monte Castello di Vibio, Umbertide, Panicale, Rocca Porena di Cascia, è in perfetta continuità con quanto avveniva nelle precedenti edizioni nei musei e o nelle aule scolastiche. Ché, anzi, il teatro tende a chiudere perfettamente il cerchio della rappresentazione, in quanto antesignano del cinema ed in qualche modo sua continuazione. Infine la linea tracciata dalle precedenti edizioni viene ripresa anche, se vogliamo, dal punto di vista pedagogico. Nel senso non solo che comunque in ogni opera, ogni rassegna, ogni manifestazione culturale c’è di sicuro quest’intento, ma soprattutto perché, come nelle altre edizioni si cercava di trasmettere il senso di un mondo complessivo che andasse oltre il dato dell’opera d’arte, in questa rassegna si cerca anche di trasmettere soprattutto alle nuove generazioni il sapore, seppure inevitabilmente attenuato, di un’epoca, delle sue specificità e soprattutto del ritmo in cui la realtà stessa pulsava, così diverso da quello percepito dai giovani internauti di oggi, che proprio dai tempi scanditi dalla cinepresa dal muoversi stesso delle figure e, non da ultimo, dall’atmosfera ricreata dalla musica e dalla performance teatrale possono ricondurre a sé l’immagine e lo scandirsi ritmico di un tempo così lontano. L’ingresso ad ogni spettacolo è gratuito.
Domenica 14 Marzo 2010
Ore 17.30
La donna misteriosa.
Umbertide
Teatro dei Riuniti
Domenica 21 Marzo 2010
Panicale
Teatro Cesare Caporali
Ore 17.30
Cascia -Rocca Porena
Teatro di Rocca Porena
CL100039.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 13 marzo ’10) – ‘Due segnali forti e importanti, due direttrici di lavoro che indicano come e in quali direzioni, specie nella stagione estiva, vogliamo muoverci sul territorio per caratterizzare gli interventi della Provincia di Perugia in campo culturale’. Così l’Assessorato provinciale alle attività culturali annuncia la mostra di opere recenti di Luigi Frappi al Cerp e a Bevagna e la nona edizione di ‘Penombre’, la rassegna di cinema muto. La mostra di Frappi, la cui inaugurazione è in programma al CERP sabato 13 marzo, alle ore 17.00, si intitola ‘Il rumore dell’acqua’. Dal 13 marzo al 5 aprile a Perugia, al Cerp e dall’8 maggio al 5 giugno nell’ex Chiesa di Santa Maria Laurentia, a Bevagna, vi sono ordinate 86 opere appartenenti agli anni fra il 1998 e il 2009. La produzione più recente, dunque, del maestro bevanate, che fa scoprire evoluzioni di non poco conto applicate a un tessuto pittorico immutatamente bello ed emozionante, con paesaggi che sembrano volersi scrollare di dosso l’inverno e far sentire, con il ‘rumore dell’acqua’, i profumi della primavera. “È la prima volta del maestro al Cerp – è il commento dei promotori - ed è la prima volta che l’ex Chiesa di Santa Maria Laurentia ospita, dopo i recenti restauri, una mostra così importante. Per tutti, istituzioni e cittadini, visitatori umbri e turisti, è l’occasione per rinsaldare quei legami fra l’arte e il suo territorio che arricchiscono il patrimonio culturale dei singoli e delle comunità locali. Non a caso l’evento espositivo e il catalogo che lo accompagna – in cui figura un acuto saggio di Paolo Portoghesi – sono stati inseriti nel programma, continuamente in divenire, di ‘Terra di maestri’”.
Ritorna anche ‘Penombre’, la cui inaugurazione è in programma a Monte Castello di Vibio, domenica 14 marzo, ore 17.30. Il suo sottotitolo stavolta è ‘Storie di fantasia nell’Italia ‘dal vero’ del cinema muto’ dal 14 al 25 marzo 2010. Sembra un frutto ‘fuori stagione’, poiché per otto edizioni la rassegna di ‘silent’ si è svolta in pieno periodo invernale. Ritorna sapendo di avere alle spalle un’edizione biennale letteralmente monumentale, come quella dedicata al genio di Charlie Chaplin. Ritorna, perciò, ricollegandosi ad una tradizione di appuntamenti costruiti intorno al richiamo molto popolare che il cinema muto continua a esercitare sulle generazioni. Per l’occasione, sono stati costruiti quattro spettacoli, centrati sull’utilizzo dei “dal vero”, cioè dei primi documentari che un secolo fa cercavano di illustrare, con ‘fotografie animate’, l’Italia e i suoi abitanti. Gli spettacoli sono ‘storie di fantasia’ che un attore e un gruppo di musicisti cercheranno di tessere fra le immagini e i fotogrammi rotti e spezzati di una pellicola ormai centenaria. I luoghi di ‘Penombre’, perciò, non potevano che essere i teatri: Monte Castello di Vibio il 14 marzo, Umbertide il 17 marzo, Panicale il 21 marzo e Roccaporena di Cascia il 25, con appuntamenti nel pomeriggio alle 17, tranne l’ultimo, che sarà una matinée per le scuole e prevede l’intervento dello storico del cinema Aldo Bernardini. Il tutto per la regia di Giampiero Frondini.
Perugia – CERP- Centro espositivo Rocca Paolina - 13 marzo/5 aprile 2010
L’Umbria, di certo, non scopre oggi Luigi Frappi, ma l’occasione di questa grande immersione nelle sue opere è, per Perugia e per Bevagna, un evento straordinario, di potenza e significato pari a un’antologica, simile a una prima mostra quanto a emozioni e novità scatenate.
La nona edizione di Penombre, curata dall’Assessorato alle attività culturali della Provincia di Perugia, è titolata” storie di fantasia nell’Italia “dal vero” del cinema muto”. Essa esce solo apparentemente dal solco tracciato negli anni precedenti in quanto riprende in qualche modo quel “seduzioni sonore e cinema muto” che ha caratterizzato le altre. Lo riprende, perché anche qui il cinema muto è presente con gli splendidi documentari d’inizio novecento che ripercorrono la vita quotidiana dell’Italia di quel periodo. “La produzione dal vero italiana d’inizio novecento - è scritto nella nota della Provincia di Perugia – gli antesignani in qualche modo dei nostri documentari- restituisce per frammenti una miriade di “corti” senza vicende, storie, personaggi, interpreti, spesso senza una regia da ricordare. Filmati nati “solo” per documentare l’Italia - quella del turismo possibile e del costume quotidiano di un popolo non sempre aristocratico e borghese- hanno oggi su di noi l’impatto emotivo di un singhiozzante flashback sui luoghi che, nell’infanzia, possiamo avere vissuto nei racconti senza immagine di un nonno o di un bisnonno”. Torniamo così ad una vita quotidiana accompagnata da paesaggi indimenticabili di un paese preindustriale rimasto forse solo nel nostro immaginario, con itinerari persino d’acqua “festosamente” romantici, in un bianco e nero che colora paradossalmente come non mai le immagini che scorrono lentamente, ma non “noiosamente” sullo schermo. Una vita quotidiana in cui la durezza dei lavori e la fatica del vivere si stemperano proprio appunto in un quadro complessivo più dolce, più tenue, secondo forse una certa cultura dell’epoca, ma anche secondo i canoni estetici delle riprese rudimentali fatte dai pionieri del documentarismo cinematografico. Una vita quotidiana che si ritrova, seppure sotto la forma dell’invenzione, nelle storie raccontate a supporto delle immagini e che vanno a significare una perfetta continuità con il mondo delle immagini visive da cui traggono spunto e supporto per il viaggio della fantasia. E dunque, nei quattro aventi in programma, ritroviamo la magia del cinema muto, la forza della storia raccontata insieme all’accompagnamento musicale che riprende le suggestioni sonore presenti nel titolo e nelle pieghe delle precedenti edizioni. Che poi tutto questo accada in quattro stupendi teatri della nostra terra, Monte Castello di Vibio, Umbertide, Panicale, Rocca Porena di Cascia, è in perfetta continuità con quanto avveniva nelle precedenti edizioni nei musei e o nelle aule scolastiche. Ché, anzi, il teatro tende a chiudere perfettamente il cerchio della rappresentazione, in quanto antesignano del cinema ed in qualche modo sua continuazione. Infine la linea tracciata dalle precedenti edizioni viene ripresa anche, se vogliamo, dal punto di vista pedagogico. Nel senso non solo che comunque in ogni opera, ogni rassegna, ogni manifestazione culturale c’è di sicuro quest’intento, ma soprattutto perché, come nelle altre edizioni si cercava di trasmettere il senso di un mondo complessivo che andasse oltre il dato dell’opera d’arte, in questa rassegna si cerca anche di trasmettere soprattutto alle nuove generazioni il sapore, seppure inevitabilmente attenuato, di un’epoca, delle sue specificità e soprattutto del ritmo in cui la realtà stessa pulsava, così diverso da quello percepito dai giovani internauti di oggi, che proprio dai tempi scanditi dalla cinepresa dal muoversi stesso delle figure e, non da ultimo, dall’atmosfera ricreata dalla musica e dalla performance teatrale possono ricondurre a sé l’immagine e lo scandirsi ritmico di un tempo così lontano. L’ingresso ad ogni spettacolo è gratuito.
Domenica 14 Marzo 2010
Ore 17.30
La donna misteriosa.
Umbertide
Teatro dei Riuniti
Domenica 21 Marzo 2010
Panicale
Teatro Cesare Caporali
Ore 17.30
Cascia -Rocca Porena
Teatro di Rocca Porena
CL100039.GC