La riqualificazione è durata due anni e costata 227.708 euro
(Cittadino e Provincia) – Fratta Todina, 3 maggio ‘24 – Dopo circa due anni di lavori il parco del Centro Speranza di Fratta Todina, che nel 2024 festeggia i 40 anni di attività, è tornato a nuova vita.
La riqualificazione è costata 227.708,00 euro, di cui 200mila finanziati con i fondi del PSR 2014-2022 misura 7, intervento 7.4.1, ed il restante con le donazioni raccolte da Madre Speranza Odv, l'associazione che dal 2000 sostiene il Centro attraverso la raccolta fondi e l'organizzazione di iniziative per l'inclusione delle persone con disabilità.
L’inaugurazione dello spazio verde si è tenuta questa mattina, con i saluti iniziali di Madre Maria Gabriella Ildebrando, superiora generale della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso, che gestisce la struttura dal 1984 e la benedizione di Monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto-Todi. Dopo il taglio del nastro la cerimonia è proseguita nella tensostruttura dove Giuseppe Antonucci, presidente dell'Associazione Madre Speranza Odv, ha coordinato la mattinata. Ad illustrare quanto realizzato è stata l’architetta Giovanna Chiuini, che ha progettato i lavori di restyling del parco, mentre Maria Vittoria Ercolani, direttrice sanitaria del Centro Speranza, ha parlato dei benefici che porta il parco agli ospiti della struttura. Presenti numerosi ospiti istituzionali, religiosi e civili, tra cui i rappresentanti della Regione, della Provincia di Perugia e del Comune di Fratta Todina.
I lavori, conclusi nei mesi scorsi, si sono concentrati sui due viali che disegnano la geometria del parco (longitudinale e trasversale), sulle due vasche (la fontana monumentale e la fontana di valle), situate alle estremità del parco, e sulla terza fontana, creata ad hoc e posta al centro dell’area verde. Sono stati realizzati tenendo conto di un’idea progettuale che ha teso a fondere in maniera evidente le istanze terapeutiche e sociali con quelle della valorizzazione monumentale, che si traduce nella restituzione di un bene culturale alla collettività.
Molte sono le iniziative che possono essere svolte all’interno del parco. La costruzione dei viali, con la via d'acqua centrale, permette l'implementazione di attività all'aria aperta di alto valore percettivo ed emozionale. Il parco, che è già aperto alla comunità locale, alle famiglie, ai bambini della scuola materna, rafforza attraverso questo intervento la sua identità di luogo sociale, godibile in maniera allargata e condivisa. Il parco è diviso dai viali in quattro aree di cui la prima dedicata ai giochi per i bambini; la seconda, di circa 2mila metri quadrati, destinata all'orticoltura biologica (dal 2017), che ha risvolti di grande interesse terapeutico per qualsiasi livello di disabilità ma anche di normalità; la terza a boschetto o frutteto, con sentieri pedonali, il cui intervento è cominciato nel 2016; la quarta invece sarà oggetto di un ulteriore intervento che la farà diventare una zona sensoriale.
Il percorso è stato ridisegnato sul sedime e sulle poche tracce ancora visibili di quello che era il viale centrale seicentesco; l'asse è lo stesso e i dislivelli sono stati mantenuti.
La fontana monumentale è stata riattivata operando sul ripristino di alcuni dettagli come gli zampilli originari e sull'interno della vasca, che è stata impermeabilizzata e sistemata. Non è stato possibile in questa fase procedere al restauro della parete monumentale, rinviato ad altra azione.
Riattivata anche la vasca di valle. L'opera è stata di totale ricostruzione, a partire dal rilievo dei manufatti residui (pareti della vasca con evidenza dell'impianto polilobato). È stata creata di fatto una nuova struttura in muratura di laterizio che replica precisamente l'impianto d'origine.
Il nuovo circuito idraulico ha dato vita a dei condotti di andata e ritorno lungo l'asse centrale, supportati da pompe. Ha consentito, quindi, di inserire una terza fontana al centro del viale. La fontana è stata ideata per parlare ai sensi: attraente alla vista per foggia e colori, materica perché offre al tatto superfici diverse, lisce e rugose senza dimenticare la possibilità di toccare l'acqua, sonora per il chioccolare dello zampillo e per il leggero ruscellìo dei canaletti vicini. È una presenza percepibile anche persone con disabilità sensoriali.
Il Centro Speranza di Fratta Todina si appresta a compiere 40 anni. Un compleanno che festeggerà il prossimo 17 settembre e che sarà preceduto da una serie di eventi che si terranno fino a fine anno e che saranno organizzati insieme a Madre Speranza Odv, l'associazione che dal 2000 sostiene il Centro attraverso la raccolta fondi e l'organizzazione di iniziative per l'inclusione delle persone con disabilità.
Intanto il mese scorso è partita la campagna del 5x1000: un sostegno che contribuirà a garantire terapie riabilitative, attività educative e opportunità di inclusione sociale ai bambini e ai ragazzi del Centro Speranza. Il codice finale del beneficiario è: 94088450542.
Il Centro Speranza è una struttura sanitaria accreditata per l'erogazione di prestazioni riabilitative, socio-riabilitative ed educative in convenzione con le Usl dell'Umbria e in regime privato. La struttura opera dal 1984 gestita dalla Congregazione delle Suore Ancelle dell'Amore Misericordioso che vuole offrire al territorio un servizio riabilitativo, socioriabilitativo ed educativo specializzato, basato su evidenze scientifiche ed esperienza clinica, all'avanguardia per competenza e umanità dell'équipe. Il principio ispiratore del servizio erogato dal Centro Speranza è il concetto di "valore primario della persona umana", il rispetto della sua integrità e dignità e del suo progetto di vita. Operano in équipe per favorire il benessere psico-fisico della persona con disabilità accolta, la serenità della sua famiglia, la sua inclusione scolastica e sociale.
Sociale24016.IC
(Cittadino e Provincia) – Fratta Todina, 3 maggio ‘24 – Dopo circa due anni di lavori il parco del Centro Speranza di Fratta Todina, che nel 2024 festeggia i 40 anni di attività, è tornato a nuova vita.
La riqualificazione è costata 227.708,00 euro, di cui 200mila finanziati con i fondi del PSR 2014-2022 misura 7, intervento 7.4.1, ed il restante con le donazioni raccolte da Madre Speranza Odv, l'associazione che dal 2000 sostiene il Centro attraverso la raccolta fondi e l'organizzazione di iniziative per l'inclusione delle persone con disabilità.
L’inaugurazione dello spazio verde si è tenuta questa mattina, con i saluti iniziali di Madre Maria Gabriella Ildebrando, superiora generale della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso, che gestisce la struttura dal 1984 e la benedizione di Monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto-Todi. Dopo il taglio del nastro la cerimonia è proseguita nella tensostruttura dove Giuseppe Antonucci, presidente dell'Associazione Madre Speranza Odv, ha coordinato la mattinata. Ad illustrare quanto realizzato è stata l’architetta Giovanna Chiuini, che ha progettato i lavori di restyling del parco, mentre Maria Vittoria Ercolani, direttrice sanitaria del Centro Speranza, ha parlato dei benefici che porta il parco agli ospiti della struttura. Presenti numerosi ospiti istituzionali, religiosi e civili, tra cui i rappresentanti della Regione, della Provincia di Perugia e del Comune di Fratta Todina.
I lavori, conclusi nei mesi scorsi, si sono concentrati sui due viali che disegnano la geometria del parco (longitudinale e trasversale), sulle due vasche (la fontana monumentale e la fontana di valle), situate alle estremità del parco, e sulla terza fontana, creata ad hoc e posta al centro dell’area verde. Sono stati realizzati tenendo conto di un’idea progettuale che ha teso a fondere in maniera evidente le istanze terapeutiche e sociali con quelle della valorizzazione monumentale, che si traduce nella restituzione di un bene culturale alla collettività.
Molte sono le iniziative che possono essere svolte all’interno del parco. La costruzione dei viali, con la via d'acqua centrale, permette l'implementazione di attività all'aria aperta di alto valore percettivo ed emozionale. Il parco, che è già aperto alla comunità locale, alle famiglie, ai bambini della scuola materna, rafforza attraverso questo intervento la sua identità di luogo sociale, godibile in maniera allargata e condivisa. Il parco è diviso dai viali in quattro aree di cui la prima dedicata ai giochi per i bambini; la seconda, di circa 2mila metri quadrati, destinata all'orticoltura biologica (dal 2017), che ha risvolti di grande interesse terapeutico per qualsiasi livello di disabilità ma anche di normalità; la terza a boschetto o frutteto, con sentieri pedonali, il cui intervento è cominciato nel 2016; la quarta invece sarà oggetto di un ulteriore intervento che la farà diventare una zona sensoriale.
Il percorso è stato ridisegnato sul sedime e sulle poche tracce ancora visibili di quello che era il viale centrale seicentesco; l'asse è lo stesso e i dislivelli sono stati mantenuti.
La fontana monumentale è stata riattivata operando sul ripristino di alcuni dettagli come gli zampilli originari e sull'interno della vasca, che è stata impermeabilizzata e sistemata. Non è stato possibile in questa fase procedere al restauro della parete monumentale, rinviato ad altra azione.
Riattivata anche la vasca di valle. L'opera è stata di totale ricostruzione, a partire dal rilievo dei manufatti residui (pareti della vasca con evidenza dell'impianto polilobato). È stata creata di fatto una nuova struttura in muratura di laterizio che replica precisamente l'impianto d'origine.
Il nuovo circuito idraulico ha dato vita a dei condotti di andata e ritorno lungo l'asse centrale, supportati da pompe. Ha consentito, quindi, di inserire una terza fontana al centro del viale. La fontana è stata ideata per parlare ai sensi: attraente alla vista per foggia e colori, materica perché offre al tatto superfici diverse, lisce e rugose senza dimenticare la possibilità di toccare l'acqua, sonora per il chioccolare dello zampillo e per il leggero ruscellìo dei canaletti vicini. È una presenza percepibile anche persone con disabilità sensoriali.
Il Centro Speranza di Fratta Todina si appresta a compiere 40 anni. Un compleanno che festeggerà il prossimo 17 settembre e che sarà preceduto da una serie di eventi che si terranno fino a fine anno e che saranno organizzati insieme a Madre Speranza Odv, l'associazione che dal 2000 sostiene il Centro attraverso la raccolta fondi e l'organizzazione di iniziative per l'inclusione delle persone con disabilità.
Intanto il mese scorso è partita la campagna del 5x1000: un sostegno che contribuirà a garantire terapie riabilitative, attività educative e opportunità di inclusione sociale ai bambini e ai ragazzi del Centro Speranza. Il codice finale del beneficiario è: 94088450542.
Il Centro Speranza è una struttura sanitaria accreditata per l'erogazione di prestazioni riabilitative, socio-riabilitative ed educative in convenzione con le Usl dell'Umbria e in regime privato. La struttura opera dal 1984 gestita dalla Congregazione delle Suore Ancelle dell'Amore Misericordioso che vuole offrire al territorio un servizio riabilitativo, socioriabilitativo ed educativo specializzato, basato su evidenze scientifiche ed esperienza clinica, all'avanguardia per competenza e umanità dell'équipe. Il principio ispiratore del servizio erogato dal Centro Speranza è il concetto di "valore primario della persona umana", il rispetto della sua integrità e dignità e del suo progetto di vita. Operano in équipe per favorire il benessere psico-fisico della persona con disabilità accolta, la serenità della sua famiglia, la sua inclusione scolastica e sociale.
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