Bistocchi: “Garantire alle donne la piena realizzazione del potenziale esprimibile nel mondo del lavoro”
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 marzo ‘25 – In vista dell’avvicinarsi della Giornata internazionale della Donna, la Provincia di Perugia e la Consigliera di Parità dell’Ente hanno organizzato una tavola rotonda dal titolo “Empowerment femminile”. L’evento, che si è tenuto nel Palazzo di Piazza Italia ed è stato l’occasione per riflettere sulla parità di genere e fare il punto della situazione.
Elena Bistocchi consigliera di Parità della Provincia di Perugia nel salutare la platea ha voluto rimarcare l’importanza di discutere su questi temi legati alla donna, tutto l’anno e non solo avvicinandosi all’8 marzo. “Serve dare continuità agli argomenti che trattiamo - ha detto Bistocchi -, allo scambio e alla rete che stiamo tessendo attraverso queste tavole rotonde. L’agenda Onu 2005 all’obiettivo 5, riconosce la parità di genere come diritto umano fondamentale. Le azioni che si sono dimostrate efficaci per sviluppare l’Empowerment femminile nel mondo del lavoro sono: la formazione, l’accesso all’istruzione e lo sviluppo delle competenze per aumentare la competitività delle donne nel mondo del lavoro. Per le vittime di violenza di genere l’elemento fondamentale da tenere presente nei percorsi di uscita dalla violenza è che le donne abbiano l’opportunità di vedere tracciato un percorso che restituisca a queste donne autonomia, puntando sulle loro capacità e competenze”.
L’assessora alle politiche sociali Costanza Spera ha ricordato che troppo spesso ci troviamo a gestire interventi legati all’emergenza, sul sociale, sulla violenza e sul difficile ingresso nel mondo del lavoro delle donne. E’ ora di pensare, sì all'emergenza, ma anche a dei percorsi che permettano una programmazione di intervento a favore delle donne, quelli che vanno proprio a sviluppare l’Empowerment femminile. serve quindi parlare di metodo e di modello di lavoro.
“Dobbiamo trovare un unica strada possibile per la promozione di una effettiva parità di genere - ha affermato Francesca Pasquino consigliera della Provincia di Perugia con delega alle pari opportunità - e tutti dobbiamo andare verso questa direzione. Fare squadra oggi significa seguire quello che hanno fatto le nostre ‘Madri Costituenti’, le 21 donne che per prime entrarono in Parlamento e che, al di là dei partiti politici a cui appartenevano, costruirono una formidabile alleanza fra di loro per incidere nella formulazione della Costituzione Italiana scrivendo in essa una nuova visione di donna ancora molto attuale”.
La consigliera di Parità della Regione Umbria, Rosita Garzi, e l’esperta di Politiche del lavoro e di genere di Arpal Umbria, Enza Galluzzo, hanno esaminato la situazione del mercato del lavoro al femminile che vede le donne divise tra famiglia, cura e lavoro. In questo ultimo ambito serve andare verso una armonizzazione tra vita privata e lavoro.
Dalla discussione è emerso come il part time sia una trappola, una segregazione di genere, che si ripercuote sulle donne che accumulano minor contributi pensionistici e maggior vulnerabilità economica. Questa riflessione è stata confermata dal direttore provinciale Inps di Perugia, Stefano Lo Reche che rileva come: “il lavoro a tempo determinato sia appannaggio delle donne e quello a tempo indeterminato a favore dell’uomo, così come le retribuzioni delle donne, a pari livello, sono del 40% inferiori rispetto a quelle degli uomini. Questa disparità manifesta porta ad una pensione inferiore delle donne del 44%, quasi la metà di quella di un uomo”.
A parlare, infine, delle donne vittime di violenza di genere sono state: la presidente del Centro Pari opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi, e le associazioni che gestiscono i Centri e gli Sportelli antiviolenza nel territorio della provincia di Perugia, rappresentate da Maurita Lombardi, Simona Branchinelli e Marina Ferrando.
“Teniamo alta l’attenzione, la tensione e la passione sul tema della violenza sulle donne - ha spiegato Caterina Grechi - Empowerment è un elemento importante nella violenza di genere perché mira a rafforzare l'autonomia e la capacità decisionale delle donne che hanno subito violenza. Queste donne devono ricostruire la propria vita e tornare ad avere fiducia di poter rientrare nella società”.
Pariopportunità25005.DB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 marzo ‘25 – In vista dell’avvicinarsi della Giornata internazionale della Donna, la Provincia di Perugia e la Consigliera di Parità dell’Ente hanno organizzato una tavola rotonda dal titolo “Empowerment femminile”. L’evento, che si è tenuto nel Palazzo di Piazza Italia ed è stato l’occasione per riflettere sulla parità di genere e fare il punto della situazione.
Elena Bistocchi consigliera di Parità della Provincia di Perugia nel salutare la platea ha voluto rimarcare l’importanza di discutere su questi temi legati alla donna, tutto l’anno e non solo avvicinandosi all’8 marzo. “Serve dare continuità agli argomenti che trattiamo - ha detto Bistocchi -, allo scambio e alla rete che stiamo tessendo attraverso queste tavole rotonde. L’agenda Onu 2005 all’obiettivo 5, riconosce la parità di genere come diritto umano fondamentale. Le azioni che si sono dimostrate efficaci per sviluppare l’Empowerment femminile nel mondo del lavoro sono: la formazione, l’accesso all’istruzione e lo sviluppo delle competenze per aumentare la competitività delle donne nel mondo del lavoro. Per le vittime di violenza di genere l’elemento fondamentale da tenere presente nei percorsi di uscita dalla violenza è che le donne abbiano l’opportunità di vedere tracciato un percorso che restituisca a queste donne autonomia, puntando sulle loro capacità e competenze”.
L’assessora alle politiche sociali Costanza Spera ha ricordato che troppo spesso ci troviamo a gestire interventi legati all’emergenza, sul sociale, sulla violenza e sul difficile ingresso nel mondo del lavoro delle donne. E’ ora di pensare, sì all'emergenza, ma anche a dei percorsi che permettano una programmazione di intervento a favore delle donne, quelli che vanno proprio a sviluppare l’Empowerment femminile. serve quindi parlare di metodo e di modello di lavoro.
“Dobbiamo trovare un unica strada possibile per la promozione di una effettiva parità di genere - ha affermato Francesca Pasquino consigliera della Provincia di Perugia con delega alle pari opportunità - e tutti dobbiamo andare verso questa direzione. Fare squadra oggi significa seguire quello che hanno fatto le nostre ‘Madri Costituenti’, le 21 donne che per prime entrarono in Parlamento e che, al di là dei partiti politici a cui appartenevano, costruirono una formidabile alleanza fra di loro per incidere nella formulazione della Costituzione Italiana scrivendo in essa una nuova visione di donna ancora molto attuale”.
La consigliera di Parità della Regione Umbria, Rosita Garzi, e l’esperta di Politiche del lavoro e di genere di Arpal Umbria, Enza Galluzzo, hanno esaminato la situazione del mercato del lavoro al femminile che vede le donne divise tra famiglia, cura e lavoro. In questo ultimo ambito serve andare verso una armonizzazione tra vita privata e lavoro.
Dalla discussione è emerso come il part time sia una trappola, una segregazione di genere, che si ripercuote sulle donne che accumulano minor contributi pensionistici e maggior vulnerabilità economica. Questa riflessione è stata confermata dal direttore provinciale Inps di Perugia, Stefano Lo Reche che rileva come: “il lavoro a tempo determinato sia appannaggio delle donne e quello a tempo indeterminato a favore dell’uomo, così come le retribuzioni delle donne, a pari livello, sono del 40% inferiori rispetto a quelle degli uomini. Questa disparità manifesta porta ad una pensione inferiore delle donne del 44%, quasi la metà di quella di un uomo”.
A parlare, infine, delle donne vittime di violenza di genere sono state: la presidente del Centro Pari opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi, e le associazioni che gestiscono i Centri e gli Sportelli antiviolenza nel territorio della provincia di Perugia, rappresentate da Maurita Lombardi, Simona Branchinelli e Marina Ferrando.
“Teniamo alta l’attenzione, la tensione e la passione sul tema della violenza sulle donne - ha spiegato Caterina Grechi - Empowerment è un elemento importante nella violenza di genere perché mira a rafforzare l'autonomia e la capacità decisionale delle donne che hanno subito violenza. Queste donne devono ricostruire la propria vita e tornare ad avere fiducia di poter rientrare nella società”.
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