(Cittadino e Provincia) Perugia, 26 settembre ’13 - Con il patrocinio della Provincia di Perugia, sabato 28 settembre si svolgerà, a partire dalle ore 17, nella Sala Binni della Biblioteca Augusta, la manifestazione culturale "Bicentenario antivivisezionista – da Richard Wagner a Moni Ovadia" (letture attoriali seguite da una conferenza del professor Marco Mamone Capria), intesa a illustrare le motivazioni etiche e scientifiche della petizione europea STOP VIVISECTION (www.stopvivisection.eu). Mamone Capria, presidente della Fondazione "Hans Ruesch per una medicina senza vivisezione" e ricercatore all'università di Perugia, si dice soddisfatto per la sensibilità mostrata dalla Provincia e dal Comune della città di Aldo Capitini nel concedere il patrocinio alla manifestazione: “La petizione europea STOP VIVISECTION è un'importante iniziativa popolare di cui i media hanno parlato molto poco, e che permette ai cittadini di esprimere il proprio rifiuto della direttiva europea 2010/63/EU, in fase di recepimento in Italia – una direttiva che avalla un metodo obsoleto, crudele e controproducente di ricerca biomedica: quello fondato sull'ipotesi di trasferibilità all'uomo dei risultati di esperimenti su animali. Questa pratica, storicamente nota come vivisezione, non solo è stata oggetto di condanne etiche da parte delle vette della cultura dell'ultimo secolo e mezzo – da Wagner e Hugo a Tolstoj, Shaw, Gandhi, Isaac B. Singer e Coetzee –, ma ha più recentemente conosciuto valutazioni di carattere strettamente scientifico che ne hanno dimostrato la desolante inadeguatezza rispetto a quei fini medico-sanitari con cui tuttora si pretende di difenderla”. L’iniziativa è sostenuta dal vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi. “La sensibilità della Provincia nei confronti delle tematiche legate al mondo animale è ormai un patrimonio della nostra collettività – commenta Rossi -. L’azione della Fondazione Ruesch contro l’utilizzo degli animali per le sperimentazioni tocca un tasto coinvolgente che ci offre l’opportunità di ribadire la nostra ferma contrarietà a ogni forma di utilizzo improprio e di maltrattamenti degli animali. Comportamenti umani di cui la vivisezione è uno degli esempi più raccapriccianti. Anche su questo fronte il nostro Sportello a 4 Zampe metterà a disposizione dell’iniziativa le proprie energie e strutture”. A STOP VIVISECTION ha aderito anche la LAV di Perugia di cui è responsabile Graziella Crescentini Gori. “La raccolta delle firme – dichiara quest’ultima - è partita dopo l’approvazione, nel 2010, della Direttiva Europea (2010/63/UE) sulla sperimentazione animale considerata la ‘direttiva della vergogna’ vista sia come un ‘passo indietro’ rispetto alla legislazione precedente che come un’ arretramento culturale’”. A Perugia la LAV con i suoi attivisti e sostenitori sarà presente con una propria postazione il 28 Settembre in corso Vannucci.
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(Cittadino e Provincia) Perugia, 26 settembre ’13 - Con il patrocinio della Provincia di Perugia, sabato 28 settembre si svolgerà, a partire dalle ore 17, nella Sala Binni della Biblioteca Augusta, la manifestazione culturale "Bicentenario antivivisezionista – da Richard Wagner a Moni Ovadia" (letture attoriali seguite da una conferenza del professor Marco Mamone Capria), intesa a illustrare le motivazioni etiche e scientifiche della petizione europea STOP VIVISECTION (www.stopvivisection.eu). Mamone Capria, presidente della Fondazione "Hans Ruesch per una medicina senza vivisezione" e ricercatore all'università di Perugia, si dice soddisfatto per la sensibilità mostrata dalla Provincia e dal Comune della città di Aldo Capitini nel concedere il patrocinio alla manifestazione: “La petizione europea STOP VIVISECTION è un'importante iniziativa popolare di cui i media hanno parlato molto poco, e che permette ai cittadini di esprimere il proprio rifiuto della direttiva europea 2010/63/EU, in fase di recepimento in Italia – una direttiva che avalla un metodo obsoleto, crudele e controproducente di ricerca biomedica: quello fondato sull'ipotesi di trasferibilità all'uomo dei risultati di esperimenti su animali. Questa pratica, storicamente nota come vivisezione, non solo è stata oggetto di condanne etiche da parte delle vette della cultura dell'ultimo secolo e mezzo – da Wagner e Hugo a Tolstoj, Shaw, Gandhi, Isaac B. Singer e Coetzee –, ma ha più recentemente conosciuto valutazioni di carattere strettamente scientifico che ne hanno dimostrato la desolante inadeguatezza rispetto a quei fini medico-sanitari con cui tuttora si pretende di difenderla”. L’iniziativa è sostenuta dal vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi. “La sensibilità della Provincia nei confronti delle tematiche legate al mondo animale è ormai un patrimonio della nostra collettività – commenta Rossi -. L’azione della Fondazione Ruesch contro l’utilizzo degli animali per le sperimentazioni tocca un tasto coinvolgente che ci offre l’opportunità di ribadire la nostra ferma contrarietà a ogni forma di utilizzo improprio e di maltrattamenti degli animali. Comportamenti umani di cui la vivisezione è uno degli esempi più raccapriccianti. Anche su questo fronte il nostro Sportello a 4 Zampe metterà a disposizione dell’iniziativa le proprie energie e strutture”. A STOP VIVISECTION ha aderito anche la LAV di Perugia di cui è responsabile Graziella Crescentini Gori. “La raccolta delle firme – dichiara quest’ultima - è partita dopo l’approvazione, nel 2010, della Direttiva Europea (2010/63/UE) sulla sperimentazione animale considerata la ‘direttiva della vergogna’ vista sia come un ‘passo indietro’ rispetto alla legislazione precedente che come un’ arretramento culturale’”. A Perugia la LAV con i suoi attivisti e sostenitori sarà presente con una propria postazione il 28 Settembre in corso Vannucci.
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