"Nostro dovere raccogliere il testimone delle generazioni che hanno direttamente vissuto la liberazione e la fine del genocidio"
Il Presidente della Provincia di Perugia e l'Assessore alla cultura intervengono sul doloroso tema della Shoah, in vista del Giorno della Memoria, fissato a livello internazionale il 27 gennaio per commemorare le vittime del Nazismo, dell’Olocausto e onorare chi ha rischiato la propria vita per difendere i perseguitati.:
“Il messaggio che proviene dalla fine della seconda guerra mondiale risuona come un'eco altissima anche se le generazioni che hanno potuto testimoniare direttamente la liberazione e la fine del genocidio si assottigliano fino a scomparire”.
“Così sempre più ci accorgiamo, anno dopo anno che il compito di testimoniare la memoria insanguinata e torturata delle vittime della ferocia nazista può e deve essere assunto da protagonisti di oggi che, a vari livelli di competenza e di autorità morale, si integrano in un ruolo di guida e di profezia che ha per scenario non questa o quella città, non questa o quella istituzione, ma tutto un territorio”.
Interpretando questo doveroso principio, la Provincia di Perugia ha affidato alla presenza sul proprio territorio, anziché all'invito nel luogo più rappresentativo della sua residenza, il progetto di quest'anno della celebrazione del Giorno della Memoria.
“Questo Giorno, che per necessità di calendario e per meglio far convivere le numerose iniziative si concepisce ormai come articolazione di più ‘Giornate’ della Memoria, sta diventando sempre più ‘territorio della Memoria’, consacrazione, cioè, di intere aree geografiche e culturali alla divulgazione e all'incremento del messaggio che, intorno alla Shoah, vuole redimere l'infamia e la crudeltà esercitate su ogni genere di minoranza etnica e sociale, durante la seconda guerra mondiale e, purtroppo, anche dopo, spesso fino ai nostri giorni, fino, anche, alle turpitudini che accadono nel mondo mentre stiamo scrivendo. E, sul territorio ci sono famiglie, scuole, associazioni che, in vista del Giorno della Memoria, si mobilitano per costruire momenti e attività di dialogo, di approfondimento, di dibattito, di progettualità. Così la Provincia di Perugia è intervenuta e interviene nella realizzazione di alcuni appuntamenti con il territorio e la Memoria dell'Olocausto che compongono un quadro di grande efficacia sul piano dei rapporti intergenerazionali”. Il giorno 18 gennaio si è svolto un incontro nella Scuola Media San Paolo di Perugia al quale, di pomeriggio, hanno partecipato gli alunni e i loro genitori. Insieme, al termine della proiezione del docufilm, essi hanno dibattuto sulla vicenda ricostruita ne "L'ora del tempo sognato", storia della deportazione di bambini ebrei dell'Orfanotrofio "Enrichetta Sacerdote", in Piemonte. Il giorno 25, poi, a Bettona, per volontà del Comune e della Provincia di Perugia, viene proposto agli studenti il "Reading for Shoah trainarebours" che gli alunni del "Pascal" di Perugia hanno realizzato per rappresentarlo, il 28, alla Sala dei Notari. Si tratta di una grande occasione di pedagogia gestita da studenti per studenti, attraverso la quale l'impegno e il messaggio circolano in forma immediata e diretta, coinvolgente ed emozionale, in maniera spontanea. Il giorno 26, a Nocera Umbra, è un'associazione - l'Anpi - a inaugurare la propria sede nel nome del Giorno della Memoria, tornando a sottolineare quella continuità di impegno e di sofferenza, di martirio e di resistenza che è alla base della nostra democrazia ed è garanzia di autenticità nella trasmissione della conoscenza storica alle giovani generazioni. Il giorno 31, infine, sono gli studenti del Liceo "Mariotti" di Perugia a salire sul palco del "Capitini" per interpretare la loro volontà di testimonianza e di approfondimento multiculturale a favore dell'integrazione, primo vero grande passo verso ogni altra credibile azione contro la barbarie e il razzismo che ereditiamo dal Novecento.
Sale, insomma, da tutto il territorio della nostra Provincia un profondo senso di civiltà e di dialogo, che forma l'architettura ideale in cui la testimonianza per il Giorno della Memoria riposa e cresce con fervore e dignità di progresso.
Il Presidente della Provincia di Perugia e l'Assessore alla cultura intervengono sul doloroso tema della Shoah, in vista del Giorno della Memoria, fissato a livello internazionale il 27 gennaio per commemorare le vittime del Nazismo, dell’Olocausto e onorare chi ha rischiato la propria vita per difendere i perseguitati.:
“Il messaggio che proviene dalla fine della seconda guerra mondiale risuona come un'eco altissima anche se le generazioni che hanno potuto testimoniare direttamente la liberazione e la fine del genocidio si assottigliano fino a scomparire”.
“Così sempre più ci accorgiamo, anno dopo anno che il compito di testimoniare la memoria insanguinata e torturata delle vittime della ferocia nazista può e deve essere assunto da protagonisti di oggi che, a vari livelli di competenza e di autorità morale, si integrano in un ruolo di guida e di profezia che ha per scenario non questa o quella città, non questa o quella istituzione, ma tutto un territorio”.
Interpretando questo doveroso principio, la Provincia di Perugia ha affidato alla presenza sul proprio territorio, anziché all'invito nel luogo più rappresentativo della sua residenza, il progetto di quest'anno della celebrazione del Giorno della Memoria.
“Questo Giorno, che per necessità di calendario e per meglio far convivere le numerose iniziative si concepisce ormai come articolazione di più ‘Giornate’ della Memoria, sta diventando sempre più ‘territorio della Memoria’, consacrazione, cioè, di intere aree geografiche e culturali alla divulgazione e all'incremento del messaggio che, intorno alla Shoah, vuole redimere l'infamia e la crudeltà esercitate su ogni genere di minoranza etnica e sociale, durante la seconda guerra mondiale e, purtroppo, anche dopo, spesso fino ai nostri giorni, fino, anche, alle turpitudini che accadono nel mondo mentre stiamo scrivendo. E, sul territorio ci sono famiglie, scuole, associazioni che, in vista del Giorno della Memoria, si mobilitano per costruire momenti e attività di dialogo, di approfondimento, di dibattito, di progettualità. Così la Provincia di Perugia è intervenuta e interviene nella realizzazione di alcuni appuntamenti con il territorio e la Memoria dell'Olocausto che compongono un quadro di grande efficacia sul piano dei rapporti intergenerazionali”. Il giorno 18 gennaio si è svolto un incontro nella Scuola Media San Paolo di Perugia al quale, di pomeriggio, hanno partecipato gli alunni e i loro genitori. Insieme, al termine della proiezione del docufilm, essi hanno dibattuto sulla vicenda ricostruita ne "L'ora del tempo sognato", storia della deportazione di bambini ebrei dell'Orfanotrofio "Enrichetta Sacerdote", in Piemonte. Il giorno 25, poi, a Bettona, per volontà del Comune e della Provincia di Perugia, viene proposto agli studenti il "Reading for Shoah trainarebours" che gli alunni del "Pascal" di Perugia hanno realizzato per rappresentarlo, il 28, alla Sala dei Notari. Si tratta di una grande occasione di pedagogia gestita da studenti per studenti, attraverso la quale l'impegno e il messaggio circolano in forma immediata e diretta, coinvolgente ed emozionale, in maniera spontanea. Il giorno 26, a Nocera Umbra, è un'associazione - l'Anpi - a inaugurare la propria sede nel nome del Giorno della Memoria, tornando a sottolineare quella continuità di impegno e di sofferenza, di martirio e di resistenza che è alla base della nostra democrazia ed è garanzia di autenticità nella trasmissione della conoscenza storica alle giovani generazioni. Il giorno 31, infine, sono gli studenti del Liceo "Mariotti" di Perugia a salire sul palco del "Capitini" per interpretare la loro volontà di testimonianza e di approfondimento multiculturale a favore dell'integrazione, primo vero grande passo verso ogni altra credibile azione contro la barbarie e il razzismo che ereditiamo dal Novecento.
Sale, insomma, da tutto il territorio della nostra Provincia un profondo senso di civiltà e di dialogo, che forma l'architettura ideale in cui la testimonianza per il Giorno della Memoria riposa e cresce con fervore e dignità di progresso.