Per l’Unione europea una cittadinanza attiva dei giovani è alla base di una vera democrazia. Infatti l’Unione sta adottando iniziative concrete per promuovere politiche che coinvolgono i giovani ad una presenza sempre più partecipata nell’ambito di diversi aspetti della vita comunitaria e degli Stati membri: cittadinanza attiva, partecipazione politica, inclusione sociale e solidarietà.
Ci sono molti ostacoli che impediscono alle nuove generazioni, soprattutto al momento dell’inserimento nel mondo lavorativo, di emergere e di essere determinanti nella gestione della cosa pubblica. I giovani si scontrano nella realtà quotidiana con diverse sfide: disoccupazione giovanile, formazione e istruzione, invecchiamento della popolazione, classe dirigente di annata e bloccata da decenni.
Coinvolgerli nella formazione di decisioni e opinioni politiche, culturali ed economiche può costituire un volano per l’innovazione in vari ambiti e, soprattutto, può creare un nuovo senso di cittadinanza e un comune sentire per una società maggiormente coesa e, attraverso l’impegno sociale e il volontariato, più solidale.
Essere maggiormente coinvolti nei processi partecipativi sta quindi diventando una priorità delle politiche pubbliche. Infatti dai dati delle ultime elezioni europee emerge nettamente una incapacità dei giovani tra i 18 e 25 anni di farsi portavoce degli interessi delle nuove generazioni.
Per questo l’Unione europea nella sua risoluzione del Consiglio del 27 novembre 2009 (OJ 2009/C 311/11) denominata “Renewed Framework for European Cooperation in the field of Youth 2010-2018” ha predisposto, in questo piano di azione, tutta una serie di obiettivi e di iniziative:
· meccanismi di sviluppo per il dialogo tra giovani
· sviluppo delle linee guida nella partecipazione giovanile
· supporto politico e finanziario alle organizzazioni giovanili
· promozione dei giovani sotto diverse forme nella democrazia rappresentativa e nella società civile
· utilizzare le nuove tecnologie per un capillare coinvolgimento dei giovani
· promuovere un’educazione alla partecipazione con metodi tradizionali e innovativi, formali e informali
L’attuale presidenza ungherese ha fatto della partecipazione giovanile un’azione prioritaria del suo governo e l’Unione europea, nel suo programma per le politiche giovanili, propone di incrementare i candidati under 30 nelle liste elettorali e promuovere campagne per favorire la partecipazione al voto e per garantire una promozione della partecipazione nelle varie organizzazioni.
Per l’Unione europea una cittadinanza attiva dei giovani è alla base di una vera democrazia. Infatti l’Unione sta adottando iniziative concrete per promuovere politiche che coinvolgono i giovani ad una presenza sempre più partecipata nell’ambito di diversi aspetti della vita comunitaria e degli Stati membri: cittadinanza attiva, partecipazione politica, inclusione sociale e solidarietà.
Ci sono molti ostacoli che impediscono alle nuove generazioni, soprattutto al momento dell’inserimento nel mondo lavorativo, di emergere e di essere determinanti nella gestione della cosa pubblica. I giovani si scontrano nella realtà quotidiana con diverse sfide: disoccupazione giovanile, formazione e istruzione, invecchiamento della popolazione, classe dirigente di annata e bloccata da decenni.
Coinvolgerli nella formazione di decisioni e opinioni politiche, culturali ed economiche può costituire un volano per l’innovazione in vari ambiti e, soprattutto, può creare un nuovo senso di cittadinanza e un comune sentire per una società maggiormente coesa e, attraverso l’impegno sociale e il volontariato, più solidale.
Essere maggiormente coinvolti nei processi partecipativi sta quindi diventando una priorità delle politiche pubbliche. Infatti dai dati delle ultime elezioni europee emerge nettamente una incapacità dei giovani tra i 18 e 25 anni di farsi portavoce degli interessi delle nuove generazioni.
Per questo l’Unione europea nella sua risoluzione del Consiglio del 27 novembre 2009 (OJ 2009/C 311/11) denominata “Renewed Framework for European Cooperation in the field of Youth 2010-2018” ha predisposto, in questo piano di azione, tutta una serie di obiettivi e di iniziative:
· meccanismi di sviluppo per il dialogo tra giovani
· sviluppo delle linee guida nella partecipazione giovanile
· supporto politico e finanziario alle organizzazioni giovanili
· promozione dei giovani sotto diverse forme nella democrazia rappresentativa e nella società civile
· utilizzare le nuove tecnologie per un capillare coinvolgimento dei giovani
· promuovere un’educazione alla partecipazione con metodi tradizionali e innovativi, formali e informali
L’attuale presidenza ungherese ha fatto della partecipazione giovanile un’azione prioritaria del suo governo e l’Unione europea, nel suo programma per le politiche giovanili, propone di incrementare i candidati under 30 nelle liste elettorali e promuovere campagne per favorire la partecipazione al voto e per garantire una promozione della partecipazione nelle varie organizzazioni.