Secondo uno studio UE, il 50% degli adolescenti europei diffonde su Internet informazioni personali che possono rimanere on line in via definitiva ed essere accessibili a chiunque. In occasione dell’ultimo Safer Internet Day (appuntamento annuale per la promozione di un uso sicuro e responsabile della rete da parte dei giovani), la Commissione europea rinnova l’invito ai ragazzi per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie tramite la campagna “Think before you post”: alcuni video mostrano come una foto pubblicata on line possa rendere molto più popolari di quanto non si desideri. Si è anche fatto il punto sull’applicazione, da parte dei grandi provider che lo scorso anno sottoscrissero un accordo con la Commissione europea, dei principi individuati per una socializzazione in rete più sicura. Dalla relazione presentata emerge che 19 siti sui 23 monitorati offrono informazioni e consigli sulla sicurezza specificatamente destinati ai bambini e/o agli adolescenti. Inoltre, la maggior parte delle società gestrici di siti di social network offre ai minori la possibilità di tutelarsi tramite la possibilità di bloccare alcuni utenti, eliminare commenti, scegliere se ciò che pubblicano debba essere visibile a chiunque o soltanto agli “amici”, far sapere se sono on line. È stata tuttavia osservata un’attuazione meno sistematica di altre importanti misure destinate a proteggere la privacy degli utilizzatori:
- solo il 40% dei siti monitorati rende le informazioni personali degli utenti minorenni automaticamente visibili soltanto ai propri “amici”
- solo 11 siti rendono impossibile trovare tramite motori di ricerca i profili privati dei minori
- in 19 siti esiste un link per le segnalazioni, ma soltanto 9 hanno risposto ai reclami inviati
I prossimi passi? Ottenere dai gestori di reti sociali regole più stringenti per gli utenti minorenni, maggiore accessibilità delle impostazioni a tutela della privacy e più informazione da parte dei soggetti preposti alla formazione su come utilizzare al meglio gli strumenti informatici, senza demonizzarli ma valorizzandoli per l’uso che consentono di fare della condivisione delle esperienze.
Secondo uno studio UE, il 50% degli adolescenti europei diffonde su Internet informazioni personali che possono rimanere on line in via definitiva ed essere accessibili a chiunque. In occasione dell’ultimo Safer Internet Day (appuntamento annuale per la promozione di un uso sicuro e responsabile della rete da parte dei giovani), la Commissione europea rinnova l’invito ai ragazzi per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie tramite la campagna “Think before you post”: alcuni video mostrano come una foto pubblicata on line possa rendere molto più popolari di quanto non si desideri. Si è anche fatto il punto sull’applicazione, da parte dei grandi provider che lo scorso anno sottoscrissero un accordo con la Commissione europea, dei principi individuati per una socializzazione in rete più sicura. Dalla relazione presentata emerge che 19 siti sui 23 monitorati offrono informazioni e consigli sulla sicurezza specificatamente destinati ai bambini e/o agli adolescenti. Inoltre, la maggior parte delle società gestrici di siti di social network offre ai minori la possibilità di tutelarsi tramite la possibilità di bloccare alcuni utenti, eliminare commenti, scegliere se ciò che pubblicano debba essere visibile a chiunque o soltanto agli “amici”, far sapere se sono on line. È stata tuttavia osservata un’attuazione meno sistematica di altre importanti misure destinate a proteggere la privacy degli utilizzatori:
- solo il 40% dei siti monitorati rende le informazioni personali degli utenti minorenni automaticamente visibili soltanto ai propri “amici”
- solo 11 siti rendono impossibile trovare tramite motori di ricerca i profili privati dei minori
- in 19 siti esiste un link per le segnalazioni, ma soltanto 9 hanno risposto ai reclami inviati
I prossimi passi? Ottenere dai gestori di reti sociali regole più stringenti per gli utenti minorenni, maggiore accessibilità delle impostazioni a tutela della privacy e più informazione da parte dei soggetti preposti alla formazione su come utilizzare al meglio gli strumenti informatici, senza demonizzarli ma valorizzandoli per l’uso che consentono di fare della condivisione delle esperienze.