"La Provincia manifesta la più fattiva vicinanza confidando di instaurare il necessario dialogo culturale"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 28 giugno 2012 – “E’ oramai alla stretta finale la riforma governativa che prevede la ristrutturazione degli uffici giudiziari italiani e che porterà alla soppressione di 12 uffici dei giudici di pace in Umbria. Il capogruppo socialista Enrico Bastioli rilancia l’allarme per questi tagli che vanno a colpire una figura, quella appunto del giudice di pace che ricopre un ruolo fortemente territoriale e periferico, in quanto offre al cittadino un servizio che, anche a fronte di semplici pratiche come ad esempio una contravvenzione, non lo obbliga a grandi spostamenti e costosi iter tra i vari uffici giudiziari provinciali e regionali. Già nel mese di marzo il capogruppo aveva presentato una proposta di ordine del giorno contro la soppressione di questi uffici condividendo la “battaglia” che il Comune di Foligno, attraverso l’impegno del sindaco Mismetti e del vice sindaco Romagnoli sta portando avanti in maniera serrata e decisa per reperire le risorse necessarie affinché ai propri cittadini non venga negato questo importante servizio. Dopo le ultime notizie che danno sulla dirittura di arrivo la riforma, Bastioli ha chiesto al Consiglio provinciale di inviare subito il documento presentato all’attenzione della commissione competente per promuovere un percorso assieme agli enti locali, la Regione, i parlamentari umbri affinché venga abbandonata la logica oramai imperante da parte di Governo e Parlamento, del taglio indiscriminato dei servizi per risparmiare. L’auspicio è quello di trovare una strada alternativa che pur evitando sprechi e costi non più sostenibili al contempo non vada a colpire i cittadini e le piccole realtà comunali che in nome del risparmio e della centralizzazione forzosa di servizi, si troveranno a sostenere sempre più spese, in un circolo vizioso senza soluzione di continuità. La proposta avanzata dal gruppo consiliare socialista rientra in una più ampia iniziativa politica sostenuta dal PSI a livello nazionale attraverso una raccolta di firme per evitare la chiusura di ben 33 sedi di tribunali in Italia, un provvedimento che, se attuato rischia di peggiorare ulteriormente i servizi di giustizia, sia in termini di efficienza che di costi, costringendo milioni di cittadini a spostarsi e ad affrontare crescenti disagi da un punto di vista logistico,moltiplicando i carichi di lavoro per i pochi tribunali superstiti, con un conseguente ulteriore allungamento dei tempi della giustizia italiana”.
Gc12263.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 28 giugno 2012 – “E’ oramai alla stretta finale la riforma governativa che prevede la ristrutturazione degli uffici giudiziari italiani e che porterà alla soppressione di 12 uffici dei giudici di pace in Umbria. Il capogruppo socialista Enrico Bastioli rilancia l’allarme per questi tagli che vanno a colpire una figura, quella appunto del giudice di pace che ricopre un ruolo fortemente territoriale e periferico, in quanto offre al cittadino un servizio che, anche a fronte di semplici pratiche come ad esempio una contravvenzione, non lo obbliga a grandi spostamenti e costosi iter tra i vari uffici giudiziari provinciali e regionali. Già nel mese di marzo il capogruppo aveva presentato una proposta di ordine del giorno contro la soppressione di questi uffici condividendo la “battaglia” che il Comune di Foligno, attraverso l’impegno del sindaco Mismetti e del vice sindaco Romagnoli sta portando avanti in maniera serrata e decisa per reperire le risorse necessarie affinché ai propri cittadini non venga negato questo importante servizio. Dopo le ultime notizie che danno sulla dirittura di arrivo la riforma, Bastioli ha chiesto al Consiglio provinciale di inviare subito il documento presentato all’attenzione della commissione competente per promuovere un percorso assieme agli enti locali, la Regione, i parlamentari umbri affinché venga abbandonata la logica oramai imperante da parte di Governo e Parlamento, del taglio indiscriminato dei servizi per risparmiare. L’auspicio è quello di trovare una strada alternativa che pur evitando sprechi e costi non più sostenibili al contempo non vada a colpire i cittadini e le piccole realtà comunali che in nome del risparmio e della centralizzazione forzosa di servizi, si troveranno a sostenere sempre più spese, in un circolo vizioso senza soluzione di continuità. La proposta avanzata dal gruppo consiliare socialista rientra in una più ampia iniziativa politica sostenuta dal PSI a livello nazionale attraverso una raccolta di firme per evitare la chiusura di ben 33 sedi di tribunali in Italia, un provvedimento che, se attuato rischia di peggiorare ulteriormente i servizi di giustizia, sia in termini di efficienza che di costi, costringendo milioni di cittadini a spostarsi e ad affrontare crescenti disagi da un punto di vista logistico,moltiplicando i carichi di lavoro per i pochi tribunali superstiti, con un conseguente ulteriore allungamento dei tempi della giustizia italiana”.
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