Rossi: "Dobbiamo pensare all'Europa come opportunità economica per le nuove generazioni"
(Cittadino e Provincia) Perugia, 13 giugno ’13 - “Le informazioni diffuse a mezzo stampa dal dr. Legato sul Punto nascite dell’Ospedale di Branca , tese a rassicurare circa ipotesi di smantellamento del medesimo, rappresentano un atto importante. Da rappresentante del territorio ho ritenuto doveroso presentare, sia nel 2011, quando si ventilò per la prima volta la soppressione del Punto nascite, sia poche settimane fa, a fronte di dichiarazioni allarmanti e notizie di “corridoio” non certo rosse, delle interrogazioni in merito, coinvolgendo anche la Provincia, in quanto Ente sovraordinato e di raccordo, in una battaglia per la difesa delle prestazioni sanitarie sul territorio. Personalmente , ho avuto anche contatti con l’Assessore regionale, ripetuti negli anni. Giudico quindi un risultato significativo le rassicurazioni offerte, che non esimono nessuno, certo, da una riflessione più ampia sul livello delle prestazioni sanitarie nel nostro territorio, ma che rappresentano comunque un punto fermo ( speriamo quello definitivo ! ) sulle volontà programmatorie della Regione Umbria in ordine ad un presidio che, se venisse meno, costringerebbe le donne del nostro comprensorio a doversi recare a Foligno, Perugia o Fabriano per partorire, elemento questo che sarebbe umiliante e penalizzante oltremisura. Il giochetto del “benaltrismo” fatto da alcune forze, pronte a sparare a zero se un servizio importante se ne va, ma altrettanto pronte a minimizzare l’importanza di quel servizio quando con l’impegno politico – istituzionale si riesce a portare a casa il suo mantenimento, è inaccettabile e va rispedito al mittente! Dopodichè il Gruppo provinciale del PRC, che ha contribuito non poco con la sua battaglia ad alcune conquiste (vedi potenziamento del 118 ), appoggiandosi a cittadini singoli e sensibilità civiche significative organizzate, è pronto a discutere di tutto, anche criticando in profondità scelte nazionali e regionali : 1) basta con quei medici che, protetti da leggi confezionate su misura, succhiano risorse e utilizzano strumentazioni e strutture pubbliche per far clienti da portare nei loro ambulatori o studi privati, allungando anche le liste d’attesa ! Ne vogliamo parlare?; 2) basta con una gestione della sanità che, anche a livello territoriale , ha preteso ridurre i livelli di ospedalizzazione senza far partire come era doveroso il motore delle cure a domicilio, della prevenzione a partire dai posti di lavoro, del sostegno economico ai familiari che decidono di tenere in casa malati cronici …..si vuole iniziare a parlarne? O si preferiscono beghe di campanile che non sono altro che la vecchia, logora, stantia e controproducente guerra tra poveri ? Il PRC è pronto! Attendiamo segnali dagli altri!”
GC13272.red
(Cittadino e Provincia) Perugia, 13 giugno ’13 - “Le informazioni diffuse a mezzo stampa dal dr. Legato sul Punto nascite dell’Ospedale di Branca , tese a rassicurare circa ipotesi di smantellamento del medesimo, rappresentano un atto importante. Da rappresentante del territorio ho ritenuto doveroso presentare, sia nel 2011, quando si ventilò per la prima volta la soppressione del Punto nascite, sia poche settimane fa, a fronte di dichiarazioni allarmanti e notizie di “corridoio” non certo rosse, delle interrogazioni in merito, coinvolgendo anche la Provincia, in quanto Ente sovraordinato e di raccordo, in una battaglia per la difesa delle prestazioni sanitarie sul territorio. Personalmente , ho avuto anche contatti con l’Assessore regionale, ripetuti negli anni. Giudico quindi un risultato significativo le rassicurazioni offerte, che non esimono nessuno, certo, da una riflessione più ampia sul livello delle prestazioni sanitarie nel nostro territorio, ma che rappresentano comunque un punto fermo ( speriamo quello definitivo ! ) sulle volontà programmatorie della Regione Umbria in ordine ad un presidio che, se venisse meno, costringerebbe le donne del nostro comprensorio a doversi recare a Foligno, Perugia o Fabriano per partorire, elemento questo che sarebbe umiliante e penalizzante oltremisura. Il giochetto del “benaltrismo” fatto da alcune forze, pronte a sparare a zero se un servizio importante se ne va, ma altrettanto pronte a minimizzare l’importanza di quel servizio quando con l’impegno politico – istituzionale si riesce a portare a casa il suo mantenimento, è inaccettabile e va rispedito al mittente! Dopodichè il Gruppo provinciale del PRC, che ha contribuito non poco con la sua battaglia ad alcune conquiste (vedi potenziamento del 118 ), appoggiandosi a cittadini singoli e sensibilità civiche significative organizzate, è pronto a discutere di tutto, anche criticando in profondità scelte nazionali e regionali : 1) basta con quei medici che, protetti da leggi confezionate su misura, succhiano risorse e utilizzano strumentazioni e strutture pubbliche per far clienti da portare nei loro ambulatori o studi privati, allungando anche le liste d’attesa ! Ne vogliamo parlare?; 2) basta con una gestione della sanità che, anche a livello territoriale , ha preteso ridurre i livelli di ospedalizzazione senza far partire come era doveroso il motore delle cure a domicilio, della prevenzione a partire dai posti di lavoro, del sostegno economico ai familiari che decidono di tenere in casa malati cronici …..si vuole iniziare a parlarne? O si preferiscono beghe di campanile che non sono altro che la vecchia, logora, stantia e controproducente guerra tra poveri ? Il PRC è pronto! Attendiamo segnali dagli altri!”
GC13272.red