Guasticchi "Un nuovo futuro per l'Isola che è patrimonio dell'umanità" - Mignini "Valutiamo le idee dei privati che dovranno avere anche una forte valenza manageriale"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 30 aprile 2010) – Né svenderla ai privati, né ristrutturarla semplicemente per lasciarla poi inutilizzata per anni. Sul futuro dell’Isola Polvese, gioiello del Trasimeno, il Presidente Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore provinciale al Patrimonio Piero Mignini hanno le idee chiare: premiare il miglior progetto proveniente dai privati per far vivere e far diventare un simbolo quest’isola ricca di strutture storiche come il Monastero di San Secondo, la Chiesa di San Giuliano e la casa Merlata. “Mentre stavamo portando avanti i lavori di recupero del Monastero – ha spiegato l’assessore Mignini – per i quali avevamo una previsione di spesa divisa in due stralci dal valore di 2milioni e mezzo di risorse, ci siamo posti un interrogativo: basta una semplice opera di recupero per far vivere l’Isola? No. Decisamente no, come già sperimentato in passato. Da qui la decisione di aprire un bando che vuole raccogliere i migliori progetti per rilanciare questo territorio e che abbia alla base una managerialità vincente”. La migliore idea poi verrà trasformata, con una gara, in un appalto di gestione delle strutture presenti nell’Isola. Il tutto, ovviamente, resterà saldamente in mano alla Provincia. “La Polvese è percepita ad oggi come un museo ambientale e storico – ha aggiunto l’assessore Mignini - e da questa consapevolezza non ci vogliamo spostare più di tanto. Ma allo stesso tempo siamo sicuri che strutture come il Monastero, l’Ostello, la Casa Merlata e altri immobili ancora possono accogliere un numero adeguato di ospiti in grado di conoscere anche da qui il senso dell’Umbria”. Il rilancio dell’Isola Polvese rientra in una strategia molto più complessa di tutto il Trasimeno che la Provincia ha adottato con un Piano Quinquennale. Dal potenziamento dei moli e pontili alle corse anche in notturna delle navette verso le isole. “Siamo consapevoli che con questo bando – ha spiegato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi – non trasformeremo il Trasimeno e l’Isola Polvese in una sorta di Riviera in fatto di masse turistiche. Abbiamo un altro obiettivo: quello di mantenere in vita, inserendo nuove energie, una delle Isole che per bellezza e storia è patrimonio dell’umanità. Non svendiamo a privati ma chiediamo ai privati di lavorare insieme a noi perché l’Isola Polvese possa essere una grande vetrina delle bellezze e dei prodotti tipici della nostra Provincia”. L’intero complesso di Isola Polvese è stata dichiarata nel1974 “Oasi di Protezione Faunistica”. Poi dal 1995 Parco Scientifico Didattico. La Polvese, anche in fatto di depurazione delle acque che in fatto di smaltimento dei rifiuti, è praticamente un territorio autonomo tutto incentrato sui processi a impatto zero. La Provincia, stando al bando di prossima pubblicazione, una volta individuata l’idea vincente parteciperà all’investimento sull’immobile Convento degli Olivetani con 1milione 400mila euro. Ai privati si richiede anche un piano gestionale dell’impresa che si vuole portare avanti. La Commissione Provinciale potrà anche assemblare una proposta complessiva scaturita dalle singole idee progettuali pervenute e analizzate”.
Lag10014.NB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 30 aprile 2010) – Né svenderla ai privati, né ristrutturarla semplicemente per lasciarla poi inutilizzata per anni. Sul futuro dell’Isola Polvese, gioiello del Trasimeno, il Presidente Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore provinciale al Patrimonio Piero Mignini hanno le idee chiare: premiare il miglior progetto proveniente dai privati per far vivere e far diventare un simbolo quest’isola ricca di strutture storiche come il Monastero di San Secondo, la Chiesa di San Giuliano e la casa Merlata. “Mentre stavamo portando avanti i lavori di recupero del Monastero – ha spiegato l’assessore Mignini – per i quali avevamo una previsione di spesa divisa in due stralci dal valore di 2milioni e mezzo di risorse, ci siamo posti un interrogativo: basta una semplice opera di recupero per far vivere l’Isola? No. Decisamente no, come già sperimentato in passato. Da qui la decisione di aprire un bando che vuole raccogliere i migliori progetti per rilanciare questo territorio e che abbia alla base una managerialità vincente”. La migliore idea poi verrà trasformata, con una gara, in un appalto di gestione delle strutture presenti nell’Isola. Il tutto, ovviamente, resterà saldamente in mano alla Provincia. “La Polvese è percepita ad oggi come un museo ambientale e storico – ha aggiunto l’assessore Mignini - e da questa consapevolezza non ci vogliamo spostare più di tanto. Ma allo stesso tempo siamo sicuri che strutture come il Monastero, l’Ostello, la Casa Merlata e altri immobili ancora possono accogliere un numero adeguato di ospiti in grado di conoscere anche da qui il senso dell’Umbria”. Il rilancio dell’Isola Polvese rientra in una strategia molto più complessa di tutto il Trasimeno che la Provincia ha adottato con un Piano Quinquennale. Dal potenziamento dei moli e pontili alle corse anche in notturna delle navette verso le isole. “Siamo consapevoli che con questo bando – ha spiegato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi – non trasformeremo il Trasimeno e l’Isola Polvese in una sorta di Riviera in fatto di masse turistiche. Abbiamo un altro obiettivo: quello di mantenere in vita, inserendo nuove energie, una delle Isole che per bellezza e storia è patrimonio dell’umanità. Non svendiamo a privati ma chiediamo ai privati di lavorare insieme a noi perché l’Isola Polvese possa essere una grande vetrina delle bellezze e dei prodotti tipici della nostra Provincia”. L’intero complesso di Isola Polvese è stata dichiarata nel1974 “Oasi di Protezione Faunistica”. Poi dal 1995 Parco Scientifico Didattico. La Polvese, anche in fatto di depurazione delle acque che in fatto di smaltimento dei rifiuti, è praticamente un territorio autonomo tutto incentrato sui processi a impatto zero. La Provincia, stando al bando di prossima pubblicazione, una volta individuata l’idea vincente parteciperà all’investimento sull’immobile Convento degli Olivetani con 1milione 400mila euro. Ai privati si richiede anche un piano gestionale dell’impresa che si vuole portare avanti. La Commissione Provinciale potrà anche assemblare una proposta complessiva scaturita dalle singole idee progettuali pervenute e analizzate”.
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