Iniziativa promossa in occasione della tappa del Giro d’Italia nel capoluogo umbro
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 10 maggio ‘24 – Esperti e appassionati si sono confrontati ieri pomeriggio nella Sala dei Notari di Perugia sul tema della sicurezza stradale e quella delle gare ciclistiche, in occasione del convegno nazionale “Il futuro del ciclismo passa per la sicurezza”, organizzato dal Panathlon Club di Perugia. Un appuntamento promosso in attesa della tappa a cronometro del Giro d’Italia Foligno-Perugia, in programma oggi.
Nel corso dell’iniziativa si è discusso della necessità di migliorare la sicurezza non solo per i ciclisti urbani ma anche per gli sportivi e gli amatori.
Nonostante l'entusiasmo per il Giro, purtroppo l'Italia non si dimostra ancora un Paese a misura di ciclisti: 159 morti nel 2022 in incidenti stradali, 223mila feriti e 95 sinistri su 100 causati da veicoli a motore. Dati che sottolineano quanta strada c'è ancora da fare per immaginare un Paese che rispetti la mobilità sostenibile. E’ emersa la necessità di una maggiore attenzione alle normative, accanto alla costruzione di infrastrutture adeguate e a una svolta culturale; il tutto per proteggere coloro che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano o come attività sportiva.
Numerosi i partecipanti alla tavola rotonda, tra cui il presidente della Federazione ciclistica italiana, Cordiano Dagnoni, il presidente Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) Giordano Biserni, in videocollegamento, e Luca Panichi per la Fondazione Scarponi. Presente anche la Provincia di Perugia, con la consigliera delegata alla viabilità che nel portare un saluto istituzionale si è soffermata sulla necessità di adottare comportamenti corretti da parte di tutti gli utenti della strada e sull’impegno dell’ente per migliorare le condizioni di sicurezza della rete viaria.
Sport24003.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 10 maggio ‘24 – Esperti e appassionati si sono confrontati ieri pomeriggio nella Sala dei Notari di Perugia sul tema della sicurezza stradale e quella delle gare ciclistiche, in occasione del convegno nazionale “Il futuro del ciclismo passa per la sicurezza”, organizzato dal Panathlon Club di Perugia. Un appuntamento promosso in attesa della tappa a cronometro del Giro d’Italia Foligno-Perugia, in programma oggi.
Nel corso dell’iniziativa si è discusso della necessità di migliorare la sicurezza non solo per i ciclisti urbani ma anche per gli sportivi e gli amatori.
Nonostante l'entusiasmo per il Giro, purtroppo l'Italia non si dimostra ancora un Paese a misura di ciclisti: 159 morti nel 2022 in incidenti stradali, 223mila feriti e 95 sinistri su 100 causati da veicoli a motore. Dati che sottolineano quanta strada c'è ancora da fare per immaginare un Paese che rispetti la mobilità sostenibile. E’ emersa la necessità di una maggiore attenzione alle normative, accanto alla costruzione di infrastrutture adeguate e a una svolta culturale; il tutto per proteggere coloro che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano o come attività sportiva.
Numerosi i partecipanti alla tavola rotonda, tra cui il presidente della Federazione ciclistica italiana, Cordiano Dagnoni, il presidente Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) Giordano Biserni, in videocollegamento, e Luca Panichi per la Fondazione Scarponi. Presente anche la Provincia di Perugia, con la consigliera delegata alla viabilità che nel portare un saluto istituzionale si è soffermata sulla necessità di adottare comportamenti corretti da parte di tutti gli utenti della strada e sull’impegno dell’ente per migliorare le condizioni di sicurezza della rete viaria.
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