Guasticchi e Porzi "Mostra, non solo religiosa, che rafforza coesione"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 28 novembre ’11) - L’intramontabile fascino del presepe. Che si rinnova da dodici anni, anche nella mostra d’Arte Presepiale Internazionale di Città di Castello, presentata per la sua XII edizione nella Sala Pagliacci della Provincia di Perugia, alla presenza del Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, dell’Assessore alla Cultura Donatella Porzi, del Presidente dell’Associazione “Amici del presepe” organizzatrice della mostra Gualtiero Angelini, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Michele Bettarelli e arricchita da una lettera inviata dal Sua Eminenza. Monsignor Domenico Cancian, Vescovo di Città di Castello, in cui si ricorda la straordinarietà dell’evento della Natività e la sua valenza universale, di cui il Presepe ricorda il valore fondante per la comunità umana, e cioè la nascita di Cristo, il suo farsi uomo. Un evento la cui celebrazione è inevitabilmente elemento ispiratore della mostra di Città di Castello, di cui Gualtiero Angelini, presidente dell’Associazione “Amici del Presepe”, organizzatrice della Mostra stessa, ha voluto ricordare sia il successo di pubblico che l’intrinseco valore culturale, puntualizzando come la Mostra sia la 3° in Italia per importanza e si qualifichi ormai come una sorta di silloge delle tradizioni presepiali più importanti, nonché, andando all’edizione di quest’anno, facendo presente lo spessore qualitativo della stessa, dedicata, nell’occasione, alla Spagna, con le opere, tra le altre, del grande Manuel Serena e dei fratelli Castells, che vedrà però anche le mirabili opere della tradizione napoletana, sorrentina e numerose altre, non ultima quella umbra, presente, tra l’altro, con un bellissimo presepio in miniatura di Gennaro Corona proveniente da Penna in Teverina. Opere esposte in una sorta di itinerario virtuoso che, partendo dalla Basilica Inferiore, centro dell’evento, percorrerà tutti i punti museali della città, per culminare nella piazza centrale che aprirà, per l’occasione, anche le proprie chiese. Evento che, per l’assessore alla cultura del Comune di Città di Castello, Michele Bettarelli, -che ha voluto anche ricordare l’importanza della collaborazione della Diocesi locale- riesce ad immergere l’intera città in un’atmosfera natalizia più intensa del solito “Una mostra che - ha detto l’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi - si articola su di un tema, quello dell’allestimento dei Presepi, che, è bene ricordarlo, nell’anno delle celebrazioni, contribuì a rafforzare quella coesione morale e materiale, alla base dell’Unità d’Italia”. “Una mostra - ha ricordato il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi - che ha valenza non solo religiosa, ma anche, in qualche modo, laica, se è vero che, nell’allestimento del Presepe, si può valutare anche la perizia tecnica degli artigiani e che, lo stesso, riveste un’importanza storica non indifferente, visto che affonda le sue radici nelle tradizioni del paese” “Inoltre - ha concluso Guasticchi - intendiamo celebrare il presepe, anche includendolo in un progetto più vasto di cui tra breve tempo illustreremo le coordinate”.
Oi11783.CC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 28 novembre ’11) - L’intramontabile fascino del presepe. Che si rinnova da dodici anni, anche nella mostra d’Arte Presepiale Internazionale di Città di Castello, presentata per la sua XII edizione nella Sala Pagliacci della Provincia di Perugia, alla presenza del Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, dell’Assessore alla Cultura Donatella Porzi, del Presidente dell’Associazione “Amici del presepe” organizzatrice della mostra Gualtiero Angelini, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Michele Bettarelli e arricchita da una lettera inviata dal Sua Eminenza. Monsignor Domenico Cancian, Vescovo di Città di Castello, in cui si ricorda la straordinarietà dell’evento della Natività e la sua valenza universale, di cui il Presepe ricorda il valore fondante per la comunità umana, e cioè la nascita di Cristo, il suo farsi uomo. Un evento la cui celebrazione è inevitabilmente elemento ispiratore della mostra di Città di Castello, di cui Gualtiero Angelini, presidente dell’Associazione “Amici del Presepe”, organizzatrice della Mostra stessa, ha voluto ricordare sia il successo di pubblico che l’intrinseco valore culturale, puntualizzando come la Mostra sia la 3° in Italia per importanza e si qualifichi ormai come una sorta di silloge delle tradizioni presepiali più importanti, nonché, andando all’edizione di quest’anno, facendo presente lo spessore qualitativo della stessa, dedicata, nell’occasione, alla Spagna, con le opere, tra le altre, del grande Manuel Serena e dei fratelli Castells, che vedrà però anche le mirabili opere della tradizione napoletana, sorrentina e numerose altre, non ultima quella umbra, presente, tra l’altro, con un bellissimo presepio in miniatura di Gennaro Corona proveniente da Penna in Teverina. Opere esposte in una sorta di itinerario virtuoso che, partendo dalla Basilica Inferiore, centro dell’evento, percorrerà tutti i punti museali della città, per culminare nella piazza centrale che aprirà, per l’occasione, anche le proprie chiese. Evento che, per l’assessore alla cultura del Comune di Città di Castello, Michele Bettarelli, -che ha voluto anche ricordare l’importanza della collaborazione della Diocesi locale- riesce ad immergere l’intera città in un’atmosfera natalizia più intensa del solito “Una mostra che - ha detto l’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi - si articola su di un tema, quello dell’allestimento dei Presepi, che, è bene ricordarlo, nell’anno delle celebrazioni, contribuì a rafforzare quella coesione morale e materiale, alla base dell’Unità d’Italia”. “Una mostra - ha ricordato il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi - che ha valenza non solo religiosa, ma anche, in qualche modo, laica, se è vero che, nell’allestimento del Presepe, si può valutare anche la perizia tecnica degli artigiani e che, lo stesso, riveste un’importanza storica non indifferente, visto che affonda le sue radici nelle tradizioni del paese” “Inoltre - ha concluso Guasticchi - intendiamo celebrare il presepe, anche includendolo in un progetto più vasto di cui tra breve tempo illustreremo le coordinate”.
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